Aggiornamento dati ASD, SSD, APS e ODV: guida RAS e RUNTS

Mantenere i dati aggiornati nei registri ufficiali è un obbligo essenziale per le Associazioni, le Società Sportive e gli Enti del Terzo Settore. In questa guida pratica analizziamo le scadenze e i passaggi chiave per rispettare gli obblighi di aggiornamento relativi al Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS) e al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).

Cosa sono il RAS e il RUNTS e perché è importante aggiornare i dati

Il Registro Nazionale delle Attività Sportive Dilettantistiche (RAS) è dedicato ad Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD) e Società Sportive Dilettantistiche (SSD), che vi si devono iscrivere per ottenere il riconoscimento della natura sportiva dilettantistica del proprio Ente (ex art. 5 co. 2 del D. Lgs. 39/2021) e delle attività in esso organizzate. Analogamente, il Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) rappresenta l’omonimo per gli Enti del Terzo Settore (ETS), le Associazioni di Promozione Sociale (APS), le Organizzazioni di Volontariato (ODV), le imprese sociali e tutti gli altri Enti individuati dalle sezioni dello stesso Registro ex art. 46 n. 1 del D. Lgs. 117/2017.

L’aggiornamento periodico dei dati è obbligatorio per assicurare la conformità normativa e mantenere la propria iscrizione, pena la cancellazione dal relativo registro.

Aggiornamento annuale dei dati RAS per ASD e SSD: cosa fare entro il 31 gennaio 

Entro il 31 gennaio di ogni anno, ASD e SSD devono trasmettere, tramite l’organismo sportivo di affiliazione o direttamente attraverso la piattaforma RAS raggiungibile da registro.sportesalute.eu, l’aggiornamento dei dati e le eventuali modifiche intervenute nell’anno precedente. In particolare:
– informazioni anagrafiche dell’ente;
– composizione degli organi direttivi e amministrativi;
– attività sportive, didattiche e formative svolte;
– numero di tesserati e affiliati;
– compensi erogati ai collaboratori sportivi;
– rimborsi forfettari corrisposti ai volontari.

In caso di mancato o incompleto deposito degli aggiornamenti, il Dipartimento per lo Sport invierà una diffida all’ente, cui saranno concessi 180 giorni per adempiere, decorsi i quali, in mancanza, l’ASD o SSD sarà cancellata dal RAS.

Aggiornamento annuale dei dati RUNTS per ODV e APS: cosa fare entro il 30 giugno

Parimenti, gli enti iscritti al RUNTS, come ODV e APS, devono procedere con la verifica annuale dei dati, questa volta entro il 30 giugno, facendo riferimento alla situazione al 31 dicembre dell’anno precedente. Per questi, l’obbligo di aggiornamento dei dati riguarda il numero di:
– associati (distinguendo tra persone fisiche ed enti giuridici);
– volontari attivi nell’ente;
– lavoratori impiegati, se presenti, alla luce dei chiarimenti contenuti nella nota ministeriale 18244 del 30.11.2021, posto che nelle ODV tale numero non può essere superiore al 50% dei volontari mentre nelle APS non può essere superiore al 50% dei volontari o al 20% degli associati.

Per effettuare l’aggiornamento occorre:
– accedere alla piattaforma del RUNTS con SPID o CIE;
– selezionare l’opzione per l’aggiornamento dei dati e compilare i campi richiesti;
– caricare eventuali documenti necessari;
– firmare digitalmente e inviare la pratica.

Anche in questo caso, il mancato aggiornamento dei dati può comportare sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, la cancellazione dell’ente dal RUNTS.

Conseguenze del mancato aggiornamento dati nei registri RAS e RUNTS

Non rispettare gli obblighi di aggiornamento dei dati precedentemente comunicati a RAS e RUNTS può comportare diffide ufficiali da parte delle autorità competenti, perdita dell’iscrizione (con conseguente decadenza dai relativi benefici, fiscali e giuridici) oltreché i conseguenti danni reputazionali e di immagine che inevitabilmente ne deriverebbero.

Per questo invitiamo i nostri lettori a prestare molta attenzione a questi obblighi (in aggiunta agli altri) di aggiornamento, dal momento che il loro rispetto non solo garantisce la doverosa conformità normativa, ma contribuisce a rafforzare la trasparenza e l’affidabilità dell’ente nei confronti di soci, collaboratori e stakeholder esterni.

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