Un’importante occasione di confronto sul tema dei cammini religiosi e dei pellegrinaggi si è svolta mercoledì 22 gennaio nella Sala Bernabei di Modigliana. L’incontro ha evidenziato il valore di queste esperienze per la promozione del territorio, favorendo la collaborazione tra le amministrazioni locali e il mondo del volontariato.
Un impegno congiunto per la promozione del territorio
La serata ha visto una grande partecipazione di pubblico, con la presenza di amministratori, esperti e volontari impegnati nella valorizzazione dei cammini religiosi.
L’assessore al Turismo del Comune di Modigliana, Sabrina Samorì, ha aperto l’incontro ringraziando i relatori, Luca Nati e tutti i volontari del CAI Val Tramazzo e della sezione di Faenza, insieme a tutte le altre associazioni coinvolte.
Il sindaco di Tredozio, Giovanni Ravagli, ha sottolineato le difficoltà che sta attraversando il territorio, colpito da eventi calamitosi, e la necessità di promuovere nuove attività per contrastare lo spopolamento.
Il lavoro congiunto con Modigliana punta proprio a valorizzare il prodotto Val Tramazzo, unendo la promozione dei cammini religiosi al turismo sostenibile.
Il volontario Gurioli di Lutirano, dell’Associazione Volontari per la Valle Acerreta, ha raccontato invece il lavoro svolto per mantenere il territorio vivibile e attrattivo. La riscoperta di questa valle ha portato alcuni giovani a trasferirsi qui da Milano e altre città, contribuendo alla rinascita dell’area.
Per fortuna, le zone della Valle Acerreta sono state riscoperte, una famiglia di giovani offre ospitalità a Trebbana e Luca Nati ha segnato sentieri, fino a Gamogna.
Si segnala però che uno dei luoghi di San Pier Damiani, Badia della Valle, è tuttora inagibile a seguito del terremoto del 18 settembre 2023, in attesa di finanziamenti pubblici e privati.
Il valore spirituale del pellegrinaggio
Nel corso della serata poi, il parroco di Modigliana, don Marco Corradini, ha portato i saluti della parrocchia, aggiungendo: «Quest’incontro è come la parrocchia: ci siamo perché ci sta a cuore la stessa cosa, vogliamo prenderci cura del territorio e della sua bellezza. Vale la pena di scoprire anche i pellegrinaggi a Roma, con i ragazzi, gli scout. Il Giubileo è un’occasione per muoversi ».
Giancarlo Buccioli, nuovo presidente del CAI Faenza, ha invece informato i presenti, sulla firma di una convenzione con l’amministrazione comunale di Modigliana.
Un intervento significativo è stato quello di don Tiziano Zoli, incaricato diocesano per i pellegrinaggi della diocesi di Faenza-Modigliana, che ha offerto una riflessione sul senso spirituale del camminare: «Dio dopo il settimo giorno della Creazione, nel terzo capitolo della Genesi, cammina alla brezza… anche noi siamo chiamati a camminare, si crea così un forte legame col territorio.
Il pellegrino non è un turista. Il pellegrinaggio è sempre personale, richiede libertà, fatica e una finalità spirituale». Ha poi ricordato come l’Emilia-Romagna sia una regione ricca di cammini, grazie alla sua posizione strategica tra la pianura e gli Appennini ma non si può ridurre un cammino ad una semplice esperienza di trekking.
I cammini religiosi della Val Tramazzo
Durante la serata sono stati illustrati alcuni cammini che attraversano il territorio, tra cui:
- Il cammino di Sant’Antonio, presentato da Luciano Albonetti della Pro Loco di Brisighella. Nato su iniziativa dei Frati della Basilica di Padova, è stato poi ampliato fino a La Verna, Cassino e Gemona. Nel territorio di Forlì è stato creato un percorso ad anello per valorizzare le tappe locali.
- La Viae Misericordiae, illustrata da Paolo Brigadeci. Questo itinerario è nato nel Giubileo della Misericordia del 2015, collegando Porto Garibaldi a Gamogna e a Montepaolo, con un ritorno verso Faenza.
- La Viae Sancti Romualdi, promossa da Ciro Costa di Trail Romagna. Nato nel 2012, il percorso ha oggi 30 tappe, grazie alla collaborazione con i Monaci Camaldolesi, che hanno voluto estendere il cammino fino a Fabriano.
Sentieri agrourbani e nuove iniziative
L’architetto Rosa Grasso ha illustrato il progetto dei Sentieri Agrourbani, nato nel 2021 con il contributo di giovani volontari.
Questi percorsi uniscono Modigliana alle valli limitrofe, promuovendo un turismo lento con contenuti storici e culturali. Inizialmente erano stati tracciati 9 percorsi per oltre 180 km, ma il festival dedicato, previsto per il 2024, è stato rimandato al 2025 a causa dei danni provocati dalle frane e dalle alluvioni.
Il festival dei Sentieri Agrourbani 2025 sarà dedicato agli esploratori e prevede attività originali come la creazione di un carnet di viaggio, con disegni e racconti delle esperienze sui cammini.
Gli appuntamenti principali saranno:
- 9 e 23 marzo – 6 aprile 2025: laboratori di scrittura e disegno
- 7-8 giugno 2025: festival dei Sentieri Agrourbani e workshop
Le iscrizioni saranno aperte presso la Biblioteca Comunale di Modigliana.
Un progetto di comunità per il futuro
L’incontro si è concluso con l’intervento di Antonia Torchi di Brisighella, responsabile della Via Francigena e dei cammini della Madonna del Monticino, che ha presentato quattro percorsi ad anello attorno al Santuario del Monticino, con una tappa prevista verso Modigliana.
Durante la serata sono stati proiettati video promozionali sui cammini e annunciati prossimi incontri a Tredozio e Lutirano, per continuare a rafforzare la collaborazione tra i Comuni della zona.
Roberta Tomba
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