Avremmo tutti (o quasi) bisogno di una disintossicazione da cortisolo: i dati dell’Osservatorio sanità di Unisalute dicono che 4 italiani su 10 si sentono stressati, e che lo stress è lo stato d’animo negativo più diffuso con il 38% che dice di sentirsi stressato di cui “spesso” il 29% e addirittura “regolarmente, quasi ogni giorno” il 9%. Ciascuno ne sente i sintomi a modo proprio – nervosismo (32%) e ansia (27%) i più comuni – e tutti sono consapevoli del fatto che lo stress è uno dei fattori che più di ogni altro influiscono sulla propria salute.
Disintossicazione da cortisolo: i consigli della nutrizionista
Cosa c’entra il cortisolo? È strettamente legato allo stress. «Il cortisolo, infatti, è un ormone steroideo, detto anche “ormone dello stress” perché la sua produzione aumenta in condizioni di stress psicofisico, più o meno severo» spiega la dottoressa Elisabetta Macorsini, nutrizionista e diet coach, tra gli esperti del gruppo Humanitas. Le abbiamo chiesto di spiegarci come funziona e come “disintossicarsi” (anche) mangiando.
A cosa serve il cortisolo
«Il cortisolo» spiega la dottoressa Macorsini, «ha diverse funzioni. La più nota è che regola il ritmo circadiano: al mattino, per esempio, poco dopo la sveglia, è al suo picco, e in questo modo prepara l’organismo ad affrontare la giornata stimolando il metabolismo e migliorando la vigilanza. È il momento in cui contribuisce all’aumento degli zuccheri e degli acidi grassi, fornendo ai muscoli e al cervello le energie necessarie per affrontare la giornata. In condizioni normali, dopo questa fase tende a un progressivo abbassamento favorendo il rilassamento e facilitando il sonno verso la sera».
Cosa succede se il cortisolo è alto
«Quando il cortisolo è continuamente alto è come se il nostro organismo vivesse continuamente in questa fase di allerta, per cui» prosegue Macorsini, «possono verificarsi diversi tipi di disturbi: il più evidente è un peggioramento dell’umore con condizioni di ansia e irritabilità frequente. In questi casi si verificano spesso anche aumenti di peso, della pressione sanguigna, sbalzi del ciclo mestruale nelle donne e disturbi articolari: le ossa diventano più fragili perché un’elevata produzione di cortisolo ne può ridurre la densità. Sono i tipici sintomi dello stress cronico, che alla lunga espone al maggior rischio di malattie come l’ipertensione».
Cosa succede se il cortisolo è basso
«Quando il cortisolo è basso i sintomi tipici, invece, sono la stanchezza cronica, la perdita di peso dovuta alla diminuzione del livello di glicemia nel sangue, difficoltà di concentrazione. Spesso» dice la dottoressa Macorsini, «è una condizione passeggera, ma quando questi disturbi sono permanenti bisogna rivolgersi al medico».
Come si misurano i livelli di cortisolo
«Per misurare i livelli di cortisolo bastano delle semplici analisi di laboratorio del sangue, delle urine o della saliva. Valori di corsolo nel sangue superiori ai 23 mcg (milionesimo di grammo) di mattina sono considerati alti, così come 100 mcg nelle urine».
Come prevenire gli sbalzi di cortisolo
«Il modo migliore per prevenire sbalzi cronici di cortisolo è prendersi cura di se stessi: prendersi del tempo da dedicare alle proprie passioni, sfruttare il potere di tecniche di rilassamento, avere una buona routine del sonno cercando di riposare 7/8 ore a notte, fare sport e alimentarsi correttamente».
Cosa mangiare per disintossicarsi dal cortisolo
«Non ci sono diete specifiche: anche per combattere e prevenire gli sbalzi di cortisolo, bisogna ricordare i principi di un’alimentazione equilibrata. Una dieta ricca di frutta, verdura, proteine magre come quelle dei legumi, del pesce e della carne bianca, aiuta anche a ridurre lo stress. Ci sono cibi particolarmente ricchi di magnesio, la cui carenza è associata spesso a sbalzi cronici di cortisolo, da non farsi mancare, come i semi oleosi, le verdure a foglia verde, la frutta secca e i legumi. Oltre a questo è fondamentale limitare i carboidrati raffinati e quindi gli zuccheri perché causano picchi glicemici che possono ulteriormente aumentare i livelli di cortisolo. Poi, riducete la caffeina: limitatevi alle 2 o 3 tazzine consigliate, cercando di non bere caffè al pomeriggio per non rischiare che interferisca con il sonno. Infine, e non da ultimo, niente alcol».
Qual è l’integratore migliore per abbassare il cortisolo
«Tra gli integratori più diffusi per abbassare il cortisolo c’è il magnesio, che ha una funzione nel regolare l’equilibrio ormonale con ricadute positive sull’umore e sui muscoli. Ci sono anche diverse erbe, come l’Ashwagandha e Rhodiola Rosea. Ma ognuno ha il proprio integratore, da scegliere dopo un consulto medico».
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