I trasporti europei incrementano la quota di energia rinnovabile. Con moderazione…

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Il settore di cui ci accingiamo a parlare è quello dei trasporti nel nostro continente, ed allora in questo contesto è appropriato paragonare il ricorso all’energia rinnovabile ad un veicolo che si muove sulla strada che porta a raggiungere gli obiettivi green fissati dall’Unione Europea. Un veicolo che sta accelerando, ma ancora troppo lentamente, con il rischio di non arrivare puntuale alla meta prefissata.

Incidenza sulle emissioni totali UE

Tutto questo ce lo racconta l’ultima edizione del Barometro di EurObserv’ER dedicato al settore dei trasporti. La premessa è che la decarbonizzazione dei trasporti è una delle principali sfide del cambiamento climatico. Considerando tutte le componenti in gioco, ovvero trasporto stradale, ferroviario, aereo e marittimo, le relative emissioni climalteranti ammontano a circa un quarto del totale dell’Unione Europea (inclusi CO2, CH4, N2O e HFC).

“Date le scelte tecnologiche da attuare a lungo termine – si legge nel Barometro –, nonché le implicazioni per l’industria e l’economia dei trasporti europei, alle prese con una concorrenza internazionale estremamente aggressiva a partire da quella cinese, questa sfida rappresenta anche un argomento strategico della politica dell’Unione Europea”.

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Le rinnovabili utilizzate nei trasporti

In questo contesto è sempre più importante il ruolo ricoperto dalle energie rinnovabili che vengono utilizzate nei trasporti, peraltro in modo molto variegato. Infatti, si parla di biocarburanti miscelati con benzina e gasolio, di biogas utilizzato nei veicoli che funzionano a gas naturale, nonché del biocherosene utilizzato nell’aviazione.

Accanto a queste risorse energetiche rinnovabili utilizzate nei trasporti, ancora relativamente poco conosciute, c’è poi quella arcinota, ovvero l’elettricità. Quest’ultima è utilizzata da moltissimo tempo nel trasporto ferroviario e sempre più nel trasporto su strada, con un aumento esponenziale della diffusione di veicoli elettrici e ibridi.

Le rilevazioni preliminari

Si arriva quindi ai dati del Barometro, con le rilevazioni preliminari di EurObserv’ER che mostrano come il consumo di energia rinnovabile nei trasporti dell’Unione europea – siano essi stradali, ferroviari, marittimi o aerei, alimentati da motori a combustione o elettrici – è aumentato di circa il 6,3% tra il 2022 e il 2023, raggiungendo un ammontare di quasi 20,9 Mtoe, per la precisione 20.882 ktoe.

Le rinnovabili utilizzate nei trasporti europei

Ed ancora, nello studio viene evidenziato che la quota di energia rinnovabile utilizzata nel settore dei trasporti dell’Unione Europea dovrebbe facilmente superare il 10% nel 2023, il che significa superare l’incidenza del 9,6% che era stata misurata nell’anno precedente.

La metodologia utilizzata

In relazione alle modalità con cui viene realizzato il Barometro, EurObserv’ER spiega che “basa le sue cifre sui calcoli e sui dati preliminari di alcuni Stati membri e tiene conto degli incentivi per l’utilizzo di biocarburanti avanzati ed elettricità rinnovabile nei trasporti su strada e su rotaia”.

La quota leggermente superiore al 10% di energia rinnovabile impiegata nei trasporti nel 2023 è in realtà frutto della media di quote nazionali in taluni casi molto differenti. Si va infatti dal 4% che è stato rilevato in Lettonia e Croazia fino al 29,5% per la Svezia.

Il gap da colmare verso il 2030

Va comunque sottolineato che l’incidenza delle rinnovabili nei trasporti europei risulta “di 3,9 punti percentuali al di sotto dell’obiettivo iniziale del 14% per il 2030 stabilito nella direttiva 2018/2001”. Fra i grandi Paesi dell’Unione Europea quello più in linea con il target al 2030 è la Germania, i cui dati preliminari indicano che nel 2023 l’incidenza dell’energia rinnovabile è passata dall’11,1 all’11,9%.

Più indietro si colloca invece la Francia, comunque con un aumento di quasi un punto percentuale, dal 9% al 9,9%, fra il 2022 e il 2023. Fra gli altri Paesi (nel Barometro manca l’indicazione aggiornata per l’Italia) spicca la crescita della Spagna, il cui utilizzo dell’energia rinnovabile nei trasporti è passato dal 9,7 al 12%. Un andamento simile è stato registrato anche nei Paesi Bassi, dall’11,1 al 13,4%, in Belgio, dal 10,4 al 12,1% e in Austria, dal 10,1 al 13,2%.

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