Il ministro Giorgetti in visita alla PMP di Coseano
Coseano, 27-01-2025. Risorse umane ed immigrazione qualificata, innovazione della sicurezza sul lavoro, sostegno agli investimenti, infrastrutture e riqualificazione delle zone industriali: sono questi i temi principali che, a nome degli Industriali friulani, il presidente di Confindustria Udine, Luigino Pozzo, ha portato, nel pomeriggio di lunedì 27 gennaio, all’attenzione del ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, nel corso della visita dell’esponente del Governo al quartier generale della PMP Group di Coseano, accompagnato dal governatore Massimiliano Fedriga.
Il presidente Pozzo – insieme a lui, tra gli altri ospiti, il vicepresidente Nicola Cescutti, la presidente di Ance Udine Angela Martina e il direttore generale di Confindustria Udine Michele Nencioni, e il sindaco del Comune di Coseano, David Asquini –, dopo avere ringraziato Giorgetti e Fedriga per questa opportunità, ha infatti voluto cogliere l’occasione della presenza del ministro Giorgetti nell’azienda da lui fondata nel 1991 e oggi player mondiale nei sistemi di trasmissione meccanica a trazione elettrica e idraulica per mezzi industriali per illustrargli l’andamento dell’impresa e dell’economia del territorio, oltre ad avanzare alcune concrete e puntuali istanze della categoria, che sono appena confluite nel programma della nuova presidenza di Confindustria Udine.
“Le imprese e gli imprenditori devono essere il fulcro del sistema – ha evidenziato Pozzo –. Senza le aziende non c’è sviluppo, futuro o occupazione. È essenziale riconoscere alle nostre imprese il ruolo centrale che meritano, un ruolo di primaria importanza”.
Tra i temi affrontati, è emersa con forza la questione delle risorse umane. “Si tratta di un tema cruciale – ha dichiarato il presidente di Confindustria Udine –. La crescita delle nostre imprese sarà proporzionale alla qualità e alla quantità del capitale umano a disposizione. Sviluppo e crescita passano necessariamente dalla creazione di sistemi che attraggano forza lavoro, nazionale ed estera, trattenendo e valorizzando quella già presente. Per colmare il divario crescente tra domanda e offerta – nel 2030 si stima che in Friuli-Venezia Giulia mancheranno 100.000 lavoratori – sarà indispensabile adottare modelli di integrazione e qualificazione per l’immigrazione. Le imprese e gli imprenditori avranno un ruolo chiave nella gestione di questa forza lavoro, puntando a garantire agli immigrati integrazione sociale, una vita dignitosa e, al contempo, lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e sociale”.
Un altro tema particolarmente sensibile è quello della sicurezza sul lavoro. “Dobbiamo affrontarlo con determinazione – ha affermato Pozzo – per raggiungere un obiettivo condiviso: una drastica riduzione degli infortuni. Oggi, troppo spesso, la responsabilità viene attribuita esclusivamente all’impresa e all’imprenditore. È necessario adottare un approccio sistemico e promuovere soluzioni innovative, investendo in tecnologie avanzate per tutelare sia i dipendenti che gli imprenditori”.
Sul fronte delle infrastrutture e delle opere ancora in sospeso, Pozzo ha posto l’attenzione sulle aree industriali. “Non possiamo pensare di attrarre o trattenere lavoratori – ha ammonito – se le aree industriali non rispondono alle necessità delle imprese. È inutile parlare di fuga di cervelli o calo della natalità se in queste zone mancano servizi essenziali come fermate per i mezzi pubblici, palestre, asili nido e centri estivi. È fondamentale garantire servizi di base, indipendentemente dalla dimensione delle aziende presenti”.
Per quanto riguarda le piccole e medie imprese, Pozzo ha sottolineato l’importanza di sostenerne la crescita anche attraverso percorsi di internazionalizzazione, collaborando attivamente con enti come Confidi, Simest, Friulia e Finest.
Infine, sul tema dell’innovazione, Pozzo ha concluso: “Dobbiamo supportare con convinzione l’innovazione tecnologica e la ricerca scientifica di alto livello, perché solo attraverso l’innovazione le nostre aziende potranno affermarsi sui mercati globali. È necessario incentivare la collaborazione con Università, istituti tecnici e centri di ricerca, puntando alla creazione di un grande polo tecnologico per l’innovazione”.
Foto anteprima: Da sinistra Nicola Cescutti, Giancarlo Giorgetti, Luigino Pozzo, Massimiliano Fedriga, Angela Martina, Michele Nencioni e David Asquini (Foto Rilande)
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