Un nuovo sistema di vendita, che guarda ai centri rurali, si sta diffondendo in Germania. L’attenzione è puntata sulle tutte quelle piccole realtà, non molto diverse dalle tante disseminate sul territorio italiano, che nel corso degli anni sono state abbandonate dalla grande distribuzione.
L’esempio tedesco
Come racconta Internazionale, in un articolo contenuto nel numero 1592 dello scorso 6 dicembre, un esempio di questa nuova forma di vendita al dettaglio è la cittadina di Nettlingen: 1.400 abitanti nel circondario di Hilde-sheim, nella bassa Sassonia. Qui il precedente supermercato così come altri negozi di vario tipo hanno chiuso i battenti. Proprio un anno fa però la quotidianità degli abitanti di Nettlingen è stata cambiata dall’arrivo della startup Tante Enso che ha aperto un nuovo punto di vendita.
La differenza con i precedenti? È operativo 24 ore su 24, tutti i giorni della settimana, compresi i festivi. All’apparenza è un supermercato come tanti, con i consueti reperti dove trovare frutta e verdura, surgelati, latticini, pane. Sono circa quattromila gli articoli in vendita, provenienti per lo più dalla catena di supermercati Rewe. Ma, per gran parte del tempo, qui non si vedono né cassieri né commessi. Il poco personale è presente soltanto la mattina a eccezione del mercoledì, della domenica e dei festivi.
Si tratta infatti di un supermercato autonomo dove l’ingresso, quando non c’è personale, è consentito solo ai possessori di una carta clienti, a cui è associato un conto corrente, che viene rilevata da un lettore posto all’ingresso. La proposta sembra riscuotere successo fra gli abitanti, lì come altrove.
Circa sessanta i negozi già aperti, tutti sotto forma di cooperative, con l’obiettivo di inaugurarne altri duecento nei prossimi tre anni. Secondo quanto riportato da Internazionale, un punto di vendita della Tante Enso registra in media un fatturato di 500mila euro l’anno.
Non è il solo
L’idea non è del tutto nuova. Anche la concorrente Tante M punta a crescere, ponendosi l’obiettivo di aprire cinquecento nuove filiali entro la fine del 2027. Internazionale cita inoltre le esperienze in nord America e nei Paesi scandinavi già a partire da una decina d’anno. Sempre in Germania, altre catene commerciali stanno testando sistemi per il pagamento automatico.
Come evidenzia il magazine, non è una questione di maggiore convenienza: il maggiore punto di forza di questo sistema di vendita consiste nella possibilità, per i consumatori, di dedicarsi all’acquisto in qualsiasi fascia oraria o giornata, con particolare preferenza per la domenica, giorno in cui si registrano gli introiti maggiori. Per l’azienda naturalmente, l’investimento resta interessante anche in questi piccoli territori perché il costo per il personale è ridotto al minimo. Il controllo e la sicurezza sono garantiti dalla massiccia presenza di telecamere. Un occhio silenzioso che segue il consumatore nel suo percorso e che ha permesso di fermare le perdite ad una soglia che si aggira fra 1 e il 2%.
Automatismo e intelligenza artificiale: sperimentazioni anche nelle grandi città
L’applicazione di sistemi automatici non è in corso di sperimentazione solo nelle piccole città. I sistemi d’intelligenza artificiale potrebbero aiutare le aziende nello studio di soluzioni che facilitino la spesa dei consumatori, rendendola più veloce e comoda, anche nelle grandi città.
Rewe sta, ad esempio, testando un sistema che permette di fare la spesa utilizzando un app per il pagamento. Basta prendere ciò di cui si ha bisogno e uscire. Le telecamere a soffitto e i sensori per il peso sugli scaffali permetteranno di individuare cosa è stato acquistato. Si tratta comunque di sistemi ad alta tecnologia la cui applicazione può richiedere investimenti cospicui e che sono ancora in fase di test.
Il supermercato senza dipendenti invece è già una realtà che probabilmente potrebbe continuare a diffondersi nei piccoli paesi in cui altre forme di vendita sono diventate poco remunerative. Non è difficile immaginare che presto, sulla scia delle esperienze europee, sperimentazioni simili potrebbero arrivare anche nella nostra Penisola in cui i centri rurali, montani o delle aree interne costituiscono una realtà viva e produttiva le cui esigenze potrebbero trovare risposta in soluzioni analoghe.
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