L’effetto DeepSeek si propaga sulle azioni del settore manifatturiero. Ecco quali titoli sono più a rischio

Chiunque avesse dubbi sull’importanza dell’intelligenza artificiale nel mercato azionario dovrebbe dare un’occhiata alla reazione dei mercati di lunedì 27 gennaio. Un ampio numero di azioni in vari settori sono crollate dopo che l’app cinese DeepSeek ha conquistato la vetta delle classifiche dell’App Store di Apple nel fine settimana. DeepSeek, sviluppata apparentemente a un costo molto inferiore rispetto ad altre app AI, sembra essere in grado di competere con sistemi avanzati come ChatGPT di OpenAI.

Questo ha spaventato il mercato. Se l’AI può essere sviluppata senza l’uso dei microchip più avanzati, potrebbe significare che il mondo non avrà più bisogno di così tanti chip o data center AI ad alto consumo energetico. Gli Stati Uniti possiedono circa 5.400 data center, circa il 50% del totale mondiale, secondo la società di ricerca tecnologica Futrum Group. Ma la crescita nel settore dei data center è una parte fondamentale della storia di crescita di molte aziende manifatturiere americane.

Il tonfo di Nvidia 

Le azioni di Nvidia sono crollate di oltre il 15% intorno alle ore 18,30 di lunedì 27, mentre Microsoft e Alphabet hanno perso rispettivamente il 3,5% e il 3%. Queste tre aziende sono protagoniste chiave nel campo dell’AI, con Nvidia che produce i chip per alimentare i data center AI di Microsoft e Alphabet (la casa madre di Google). Ma numerosi produttori di componenti forniscono prodotti per questi data center.

Il crollo delle azioni dei produttori di componenti per l’AI

Le azioni dei produttori di componenti elettrici Te Connectivity e Amphenol sono scese rispettivamente del 4% e del 12%. Il business legato all’AI di Te dovrebbe raggiungere circa 600 milioni di dollari nel 2025, con vendite totali superiori a 16 miliardi di dollari. In Amphenol, l’area «IT Datacom» rappresenta circa il 25% del fatturato.

Colpite anche le società di infrastrutture elettriche

Le azioni del fornitore di apparecchiature per infrastrutture elettriche Eaton sono scese del 14%, mentre quelle della concorrente Schneider Electric sono scivolate di oltre il 9% sull’ Euronext. Entrambe le aziende vendono apparecchiature per i data center AI. Lo stesso vale per Trane Technologies, specializzata in riscaldamento, aspirazione e condizionamento, e Generac, che fornisce sistemi di backup energetico. Le azioni di queste due aziende sono scese rispettivamente del 7% e dell’1%.

I data center AI sono particolarmente energivori, quindi le aspettative di investimenti massicci in questo settore avevano spinto in alto i titoli delle aziende nel settore energetico. Ma dopo la notizia del successo di DeepSeek, le azioni di Ge Vernova sono scese di quasi il 18%, mentre Constellation Energy ha perso più del 17%.

DeepSeek è stato lanciato a gennaio. Nei prossimi giorni e settimane, gli investitori cercheranno di comprendere cosa sta realmente accadendo per minimizzare le perdite e evitare errori di trading.

I titoli con i rischio maggiori legati all’IA

Al momento, i titoli che hanno guadagnato di più sembrano essere quelli con il rischio maggiore legato all’AI. La scora settimana le azioni di Ge Vernova erano salite di circa il 200% rispetto ai livelli di aprile, quando era avvenuto lo spin-off da Ge Aerospace. Le azioni di Constellation erano aumentate di circa il 185%. I titoli di Eaton e Amphenol erano saliti rispettivamente del 50% e del 60%. Anche Trane aveva visto una crescita simile. Questi titoli erano scambiati a circa 32 volte gli utili stimati per il 2025, in aumento rispetto alle 28 volte dell’anno precedente.

Le azioni di Te Connectivity e Generac, che non avevano visto aumenti altrettanto significativi, sono scambiate a multipli inferiori a 20 volte gli utili. Le recenti perdite in questi titoli fanno riflettere sul fatto che il mercato stia ricalibrando le proprie aspettative. Le azioni di Ge Vernova e Constellation, che erano scambiate a circa 60 e 40 volte gli utili stimati per il 2025, hanno visto i loro multipli ridursi rispettivamente a 50 e 30 volte (riproduzione riservata)

(Translated from the original version by Milano Finanza Editorial Staff)