Tatuaggi per bambini: non sono innocui come sembrano

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Benzene, naftalene e antimonio sono solo alcune delle sostanze cancerogene trovate dall’ultimo test tedesco sui tatuaggi temporanei per bambini. Promossi solo 2 dei 15 testati

Simpatici, veloci e colorati. Sembrano quasi innocui, eppure non lo sono per niente. Parliamo dei tatuaggi lavabili per bambini, quelli che una volta si chiamavano trasferelli. Si trovano ovunque, dai negozi per bambini alle edicole, e “di tutti i colori”. Purtroppo, però, molti di questi prodotti contengono più di una sostanza dannosa per la salute, come il benzene, il naftalene e l’antimonio. È quanto è emerso dall’ultimo test condotto dal mensile tedesco Öko-test su 15 marchi di tatuaggi temporanei per bambini acquistati in negozi, cartolerie, drogherie e online. Risultato? Solo 2 dei 15 tatuaggi testati sono risultati consigliabili, mentre gli altri hanno ottenuto un giudizio insufficiente. Addirittura due aziende hanno ritirato i loro prodotti dal mercato. Mentre uno dei due tatuaggi promossi sarà riformulato per adottare la stessa composizione di molti prodotti bocciati.

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Sostanze cancerogene nei tatuaggi per bambini

Non tutti i tatuaggi per bambini presentano sulla confezione l’elenco delle sostanze contenute e in molti casi ci si è rivolti direttamente al produttore per ottenerlo. C’è, infatti, un po’ di confusione sulla normativa da applicare, visto che non si sa con precisione se considerare questo prodotto un  cosmetico o un giocattolo. Nel 2016, l’Ufficio federale per la protezione dei consumatori e la sicurezza alimentare ha classificato come prodotti cosmetici quei tatuaggi su pellicola che trasferiscono esclusivamente coloranti o miscele di coloranti sulla pelle. Tutti gli altri prodotti devono essere valutati caso per caso. I prodotti con una “funzione ludica secondaria” devono soddisfare sia i requisiti dei cosmetici sia quelli della direttiva sui giocattoli e riportare il marchio CE. Poiché si tratta di un prodotto destinato ai bambini, nel test sono stati applicati sia gli standard per i cosmetici sia quelli per i giocattoli.

Di seguito le sostanze problematiche rilevate in laboratorio su alcuni tatuaggi:

  • benzene, classificato come cancerogeno, è vietato nei prodotti cosmetici e i livelli rilevati superano i limiti stabiliti dal regolamento europeo Reach per i giocattoli;
  • naftalene, sospettato di essere cancerogeno, appartiene alla categoria degli idrocarburi policiclici aromatici (Ipa);
  • acetato di vinile, sospettato di causare il cancro;
  • antimonio, elemento tossico che può irritare pelle e mucose. I limiti tecnicamente evitabili per i metalli pesanti nei cosmetici sono stati superati nel prodotto testato;
  • talco, recentemente classificato dalla Iarc (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro) come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”. Anche l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) ha proposto di classificarlo come cancerogeno di categoria 1B, il che potrebbe portare al divieto di utilizzo nei cosmetici. Le autorità europee decideranno entro la fine del 2025 sulla riclassificazione del talco come sostanza pericolosa.

Altri ingredienti che non dovrebbero esserci

Le analisi hanno inoltre rilevato altre sostanze critiche, tra cui:

  • Bht (Butilidrossitoluene), un antiossidante sospettato di agire come un interferente endocrino, con possibili effetti negativi sulla funzionalità della tiroide negli animali.
  • Ptfe (Politetrafluoroetilene, noto come Teflon) e il pigmento giallo CI 11710, appartenenti ai coloranti azoici, entrambi parte delle sostanze organiche alogenate, molte delle quali sono potenzialmente allergeniche e persistenti nell’ambiente.
  • Composti Peg, che possono rendere la pelle più permeabile agli agenti esterni, aumentando il rischio di assorbimento di sostanze nocive in caso di contatto prolungato.

Mancanza di informazioni e difficoltà di rimozione

La conclusione a cui sono giunti gli esperti di Oko-test è che questi tatuaggi non dovrebbero decorare in modo permanente la pelle dei bambini, ma dovrebbero rimanere un’eccezione. Anche perché dopo un po’ di tempo, il motivo del tatuaggio svanisce gradualmente e restano magari soltanto delle piccole parti che possono essere anche ingerite o inalate dal bambino. Un consiglio per rimuovere facilmente questo tipo di tatuaggi è quello di utilizzare l’olio – anche un semplice olio da cucina.
Inoltre i genitori che vogliono sapere cosa contengano questi prodotti spesso non ne hanno la possibilità poiché non tutti i produttori riportano l’elenco degli ingredienti e, in alcuni casi, manca il marchio CE che serve a certificare il rispetto degli standard europei. Questi risultati sottolineano la necessità di una maggiore trasparenza e regolamentazione per garantire la sicurezza dei tatuaggi per bambini.

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