Analisi del mercato mondiale dei mezzi agricoli – Agrimeccanica

Con un valore che ha superato i 200 miliardi di dollari nel 2021, il mercato globale delle macchine agricole è al centro di dinamiche complesse e sfide significative. Se in Europa, e in Italia, il mercato mostra un andamento prevalentemente negativo legato ad un panorama socio politico, ambientale ed economico incerto, a livello globale la situazione è molto variabile.

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L’ultimo report “Agrievolution Global Markets Overview” presentato ad Eima 2024 e realizzato dalla stessa Agrievolution – ente internazionale che racchiude le associazioni nazionali di produttori di macchine agricole di 13 paesi, divenuto nel 2024 a sua volta ufficialmente associazione – ci consente di avere una visione più precisa dell’andamento dei mercati globali e delle prospettive future.

“Oggi celebriamo una svolta importante: dopo molti anni di lavoro con una struttura da semplice alleanza, siamo diventati un’entità legale. Questo cambiamento ci permetterà di stipulare contratti con altre organizzazioni globali che condividono la nostra missione nel promuovere un’agricoltura più sostenibile” commenta Charlie O’Brien, segretario generale Agrievolution.

Il metodo Agrievolution

Il nuovo report individua due fenomeni chiave per spiegare l’elevata volatilità e variabilità dei mercato dei mezzi agricoli: in primis le grandi differenze nelle rese agricole regionali e, in seconda battuta, l’instabilità economica derivante da tassi di interesse elevati e inflazione.

“Prima di passare ai risultati, è bene chiarire i due approcci da noi utilizzati per spiegare le tendenze di mercato” spiega Ignacio Ruiz, presidente Agrievolution. “Il primo si basa sull’offerta e utilizza dati su volumi e valori per paese, mentre il secondo analizza la domanda in base ai potenziali di sviluppo agricolo“.

Per quanto riguarda l’analisi dei mercati globali – fanno sapere dall’associazione – variabili come la classificazione delle macchine o la disponibilità dei dati, possono influenzare profondamente i tempi di analisi. Ogni singola organizzazione nazionale ha un diverso sistema di aggregazione dei dati e questo, richiede ad Agrievolution fino a due o tre anni per la pubblicazione dei dati aggregati.

“Tuttavia, grazie alla collaborazione tra le nostre associazioni – prosegue Ruiz – abbiamo sviluppato soluzioni per affrontare queste problematiche identificando trend a lungo e breve termine, capacità produttive, flussi commerciali globali che influenzano il mercato, utilizzando per esempio fonti affidabili e internazionali”.

Mercato globale macchine agricole: è un roller coaster

Analizzando i dati disponibili, nel 2021 il mercato globale della meccanizzazione agricola ha superato i 200 miliardi di dollari. E, se l’Europa si conferma leader nella produzione e commercio, regioni come Asia e Americhe mostrano i più alti potenziali di crescita diversificati.Tuttavia, le dinamiche variano molto tra le regioni e i flussi commerciali (export) nel 2023 confermano questa eterogeneità. 

Andamento di produzione, import ed export a livello globale dal 2011 al 2021

(Fonte foto: Agrievolution)
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“Nonostante situazioni economiche e politiche complicate a livello globale, osserviamo una tendenza positiva nel lungo periodo del mercato, dimostrando come la meccanizzazione sia ritenuta fondamentale per migliorare la produzione agricola e soddisfare la crescente domanda di cibo” commenta Ruiz.

Europa e America

Gli stati Europei restano i principali esportatori e importatori di macchine agricole con un volume che nel 2021 ha raggiunto quasi 48 miliardi di dollari di import e 49 miliardi di export. La maggior parte delle transazioni però avviene all’interno della stessa area europea: nel 2023 su un valore delle esportazioni per 7 categorie di macchine stimato in 28 miliardi di dollari, ben 20 miliardi è stato generato dagli scambi interni. Anche nelle Americhe la produzione rimane “in casa”. L’export oltre oceano è minimo e la maggiore quota della produzione è destinata agli stati interni.

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Asia

In controtendenza è l’Asia dove aumenta il valore di esportazioni verso paesi non asiatici. Nel 2023 i dati mostrano come il 70% della produzione di mezzi agricoli (circa 7 miliardi di dollari) sia stata inviata al di fuori dell’area asiatica. L’export è sostenuto anche da un valore della produzione che nel 2021, era pari a circa 78 miliardi di dollari – del tutto simile ai a quello europeo, 82 miliardi – cresciuto in 10 anni del 40%. 

Valori di export per regione globale e per tipologia di macchina agricola nel 2023 (nei totali globali sono inclusi quelli regionali)

(Fonte foto: Agrievolution)
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Una tendenza evidente anche dal numero di aziende produttrici di macchine agricole nell’area asiatica: dal 2011 al 2021 si registra un aumento del 45%, passando da poco più di 3.700 aziende a circa 5.400. L’Europa, al contrario, segna un -9,5%, pur mantenendo il primato in numero assoluto con 8.610 costruttori.

Variazione nel numero di aziende produttrici dal 2011 al 2021 suddiviso per continenti

(Fonte foto: Agrievolution)
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Più cibo, più macchine agricole

Le previsioni di Agrievolution si basano su un semplice assioma: la produzione di derrate alimentari determina la domanda di macchine agricole. In altri termini, se la produzione di un certo bene agricolo è in aumento in una data area, si può ipotizzare che gli agricoltori avranno la possibilità o la necessità di aumentare la meccanizzazione delle loro coltivazioni. Di conseguenza, le importazioni verso quella regione incrementeranno. “Disponendo dei dati sulla produzione agricola negli ultimi dieci anni (2011 – 2022), sui volumi attuali e sugli obiettivi di esportazione per ciascuna regione – spiega Ruiz, possiamo calcolare un indice chiaro per ogni tipologia di macchina”. Prendendo i dati relativi alle produzioni agricole dal 2011 al 2022 e incrociandoli con il valore delle esportazioni del 2023, Agrievolution è in grado di fornire le tendenze per tipologia di coltura a lungo termine. 

Le tendenze regionali a lungo termine per le le produzioni agricole nel periodo 2011-2022 sono:

• cerealicole: incrementi globali, con +40% nel Pacifico, +32% in Africa e +24% nelle Americhe;
• frutticole: crescita globale, in particolare +44% in Africa e +28% in Asia;
• orticole: aumenti in Africa (+34%) e Asia (+25%), calo in Europa (-14%), invariato nelle Americhe;
• oleaginose: produzione in forte crescita, +103% nel Pacifico, +50% in Africa e +34% in Europa.

Il valore delle esportazioni per tipologia di macchina registrate nel 2023 e la potenziale di crescita stimata a livello globale e per ciascuna regione, sono:

• trattori, valore esportazioni: 23 miliardi di dollari, esportazioni potenziali: +37%;

Microcredito



per le aziende

 

• seminatrici, valore esportazioni: 1,7 miliardi di dollari, esportazioni potenziali: +25%; 
• mietitrebbie, valore esportazioni: 4,5 miliardi di dollari, esportazioni potenziali: +30%;
• irroratrici, valore esportazioni: 4,0 miliardi di dollari, esportazioni potenziali: +28%.

Rappresentazione geografica delle esportazioni potenziali di ciascuna regione verso le restanti

(Fonte foto: Agrievolution)
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Dai un’analisi dei dati sopra riportati, Agrievolution calcola la domanda potenziale di macchinari fornendo una stima non quantitativa (non numerica) della crescita, del declino o della stagnazione prevista per la domanda di macchine agricole per ogni regione.

In Europa, ad esempio, la produzione di frutta è aumentata pur con una riduzione prevista delle aree coltivate, mentre, per gli ortaggi, sia le produzioni che le aree interessate sono in calo: in entrambi i casi la domanda di macchinari rimarrà stabile nei prossimi anni.

Sempre in Europa, l’aumento di interesse verso le oleaginose con un forte incremento delle aree coltivate, porterà a una crescita della domanda di macchine per questa colture. Domanda che potrebbe essere soddisfatta in gran parte dalle aziende dell’area asiatica che per questa coltura detengono il 52% del potenziale globale di crescita nelle esportazioni.

Esempio di tabella delle prospettive future di export e domanda di macchine agricole per le colture oleaginose

(Fonte foto: Agrievolution)
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Le potenzialità ci sono, ma non ci si applica

Rispetto al biennio 2021-2021, il 2024 è stato un anno molto più complicato e, nonostante le potenzialità individuate – che rimangono valide nel lungo termine – i dati diffusi dalla stessa Agrievolution per i primi 6 mesi dell’anno, mostrano una scena molto diversa. 

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Per le trattrici a livello globale si registra una flessione del 12% nelle vendite complessive rispetto al primo semestre del 2023. A perdere terreno sono tutti i mercati di riferimento. L’India, che negli anni scorsi aveva registrato un trend incrementale pressoché ininterrotto, cala del 10% così come la Cina, mentre gli Stati Uniti arretrano del 13%.

Segno meno anche per l’Europa Occidentale, dove perdono terreno, sia pure in misura diversa, i principali mercati nazionali: Italia (-12,3%), Francia (-10,1%) e Germania (-3,4%). Cali vistosi si registrano anche in Gran Bretagna (-12%), Canada (-16%), Turchia (-20%), Giappone (-28%) e Russia (-32%).

Le motivazione di questi cali diffusi vanno ricercate – secondo Agrievolution – in problematiche principalmente climatiche ed economiche. In Giappone, per esempio, la carenza di riso dovuta al caldo estremo ha raddoppiato i prezzi, mentre in Francia la produzione di cereali è ai livelli più bassi degli ultimi 30 anni. In Italia, le condizioni meteorologiche anomale hanno condizionato l’intero settore.

“La situazione attuale è positiva, ma l’anno che stiamo vivendo presenta sfide significative. Tuttavia, siamo fiduciosi che la meccanizzazione continuerà a crescere man mano che l’agricoltura si espanderà per nutrire il mondo“ conclude Ruiz.