ANDI presente all’appuntamento in Senato dedicato a sostenibilità e competitività attraverso l’Intelligenza Artificiale

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Si è svolta giovedì 23 gennaio nella Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquiro, presso il Senato della Repubblica, la conferenza dal titolo L’Artificial Intelligence: competitività, sviluppo e sostenibilità. Un evento che ha riunito esperti di rilievo nazionale e internazionale, dedicato alle riflessioni sul ruolo dell’Intelligenza Artificiale e alle sue possibilità di supportare la transizione digitale, ecologica, sociale ed economica.

Durante l’incontro, si è discusso dell’importanza di una governance equilibrata dell’AI, capace di evitare pericolose asimmetrie di potere tra il settore pubblico e quello privato, con particolare attenzione alla gestione e alla protezione dei dati personali. È stata analizzata la portata del regolamento europeo sull’AI (AI Act), la prima normativa organica al mondo in materia, che adotta un approccio basato sul rischio e rappresenta un passo importante verso la tutela dei diritti fondamentali e la promozione dell’innovazione. Tuttavia, non sono mancati rilievi critici riguardo ad alcune deroghe, ad esempio per l’identificazione biometrica in spazi pubblici o per il credit scoring. Altro tema centrale quello della sostenibilità ambientale, con riflessioni sull’impatto energetico dei data center e sull’urgenza di una sostenibilità digitale che affronti i dilemmi morali e politici della trasformazione tecnologica. 

Tra i relatori la Prof.ssa Ginevra Cerrina Feroni, Vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali, e il Prof. Pierluigi Perri dell’Università degli Studi di Milano, membro del Committee for Italy in the Defence of Digital Rights delle Nazioni Unite. La conferenza ha visto anche il contributo di rappresentanti di ENIA, Ente Nazionale per l’Intelligenza Artificiale: la Presidente Valeria Lazzaroli, il Vicepresidente Luciano Tarantino e il Prof. Manlio d’Agostino Panebianco, Membro del comitato Scientifico del B-ASC Università Milano Bicocca, Membro del Comitato Scientifico di FederPrivacy, Membro del Comitato di Presidenza e Direttore del Dipartimento “AI & Sustainability” di ENIA, membro dei comitati ISO/IEC per la standardizzazione internazionale.

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Sul piano sociale, è emersa l’importanza di educare la popolazione all’uso critico dell’Intelligenza Artificiale, riducendo il divario generazionale e promuovendo l’inclusione digitale per garantire un accesso equo alle opportunità offerte da questa tecnologia. È stato sottolineato, inoltre, come l’adozione responsabile dell’AI richieda investimenti nella formazione e nella revisione dei modelli organizzativi, con politiche pubbliche durature pensate per affrontare le sfide a lungo termine. 

Per ANDI ha partecipato il Segretario nazionale, Dott.ssa Angela Rovera, che ha espresso il suo apprezzamento per l’iniziativa dichiarando, a margine dell’evento: “La governance dell’Intelligenza Artificiale rappresenta una sfida cruciale per il futuro delle professioni e per il benessere della società. È fondamentale che la regolamentazione e l’innovazione tecnologica vadano di pari passo, garantendo tutela dei diritti fondamentali e sviluppo sostenibile. Eventi come questo sono un’occasione preziosa per confrontarsi e tracciare una strada condivisa verso un utilizzo responsabile dell’AI.” 

Manlio d’Agostino Panebianco, a margine dell’incontro riprendendo quanto esposto ha dichiarato: «il binomio Intelligenza Artificiale e sostenibilità ambientale, sociale, economica e costituazionale non può che essere inquadrato in una strategia G-Local (Zygmunt Bauman), in cui è necessario considerare tanto le caratteristiche e le specificità del contesto territoriale delle singole realtà locali, quanto le evoluzioni del contesto internazionale. L’Intelligenza Artificiale offre la possibilità un miglior well-being (“ben-essere”) nella vita di ciascuna persona umana, ma il tutto dipende da come orientiamo (non tanto) lo sviluppo tecnologico, (ma soprattutto) il corretto uso e la consapevolezza da parte di ciascuno di noi.

Nel contesto dell’Intelligenza Artificiale, è certo necessario ed opportuno fare almeno due considerazioni. In primis, “l’antropocentrismo” non può essere un obiettivo, visto che non bisogna dimenticare come in economia questo sia fallibile e potrebbe non essere raggiunto. Ciò pone grandi questioni di carattere sociale e di rispetto della dignità della “persona umana”. Al contrario, tale principio deve essere adottato come “metodo costante ed imprescindibile”.

La seconda è che “il grande dinamismo degli argomenti trattati non può portare ad alcuna conclusione, poiché sarebbe sbagliato pensare di mettere un punto ed a capo, mentre, bisogna volgersi oltre “questa siepe, che da tanta parte, dell’ultimo orizzonte il guardo esclude”(richiamando l’Infinito di Giacomo Leopardi), per continuare ad essere un attore di questo cambiamento, senza divenirne solo uno spettatore passivo».

La partecipazione della Dott.ssa Rovera ha portato il contributo di ANDI nel ribadire l’urgenza di un approccio etico e sostenibile all’intelligenza artificiale. L’evento si è concluso con l’impegno condiviso a lavorare per un futuro in cui l’AI possa essere una risorsa per l’intera società, integrando innovazione e rispetto dei valori democratici.





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