Il noleggio auto è una formula di mobilità alternativa molto utilizzata non solo in Italia ma anche nel resto dell’Europa. Questa soluzione ha visto una crescita esponenziale a tal punto da essere considerata il traino dell’intero mercato automobilistico europeo dell’anno 2024.
Solo nel 2023 – nel nostro Bel Paese – sono stati contratti il 15% in più di contratti di noleggio a lungo termine. Eppure le differenze tra un paese e l’altro sono evidente, complici le differenze culturali e le abitudini degli automobilisti.
Il mercato del noleggio auto nel mondo: i dati a confronto
Secondo un rapporto condotto da Aniasa, per quanto riguarda le auto elettriche l’Italia è ultima in classifica tra le sette grandi economie europee. Sebbene le vetture elettriche non abbiano ancora riscosso un grandissimo successo, in Paesi come la Germania, il Belgio, la Francia e i Paesi Bassi la situazione è leggermente più rosea.
Come riporta il partner e responsabile di automotive Italia di “Bain e Company”, Gianluca di Loreto, sia in Italia che in Spagna le auto elettriche hanno riscosso successo solo da una piccola fetta di consumatori, ovvero quelle persone che comprano queste vetture solo perché sono delle nuove uscite ma non danno valore ad aspetti fondamentali quali: prezzo, convenienza e funzionamento.
In Italia abbiamo siti come Finrent, dove è possibile noleggiare in pochi minuti il veicolo che si desidera.
Sia in Francia che in Germania le auto elettriche sono già riuscite a raggiungere i noti “early adopter”, ovvero quella fetta di consumatori particolarmente interessati non solo a tutto ciò che riguarda l’innovazione ma anche nel lancio di nuovi prodotti sul mercato.
Eppure in Italia i divari culturali ma soprattutto infrastrutturali con il resto dei Paesi sono notevoli. Ad esempio nel nostro Bel Paese ci sono poche colonnine per le ricariche, ma anche una minor propensione ad acquistare una nuova vettura BEV.
Questi fattori purtroppo giocano a nostro svantaggio, in quanto il mercato automobilistico sta subendo un invecchiamento: infatti, secondo alcuni dati raccolti dall’Automobile Club Italia (CIA) nel nostro Bel Paese l’età media delle vetture in circolazione è vicina ai 13 anni.
A favore di questo il noleggio a lungo termine gioca un ruolo fondamentale nel ricambio del parco auto permettendo – a coloro che stanno valutando l’acquisto – di testare il prodotto.
Esso è non solo uno dei maggiori acquirenti di auto elettriche ma mette in campo due impatti significativi:
- Ha un ruolo primario non solo nello sviluppo ma anche nella promozione delle nuove tecnologie.
- Ha la capacità di portare nel mercato automobilistico delle vetture con delle caratteristiche (in termini di emissioni) che si avvicinano ai nuovi modelli ma ad un prezzo nettamente inferiore.
Il noleggio traina il mercato: sul podio le auto tradizionali
Nonostante il noleggio auto proponga sempre di più le auto elettriche, la maggior parte delle volte i consumatori continuano a preferire vetture dotate della propulsione tradizionale.
Sebbene in Europa le vetture elettriche abbiamo raggiunto le 650 mila unità, in Italia la percentuale resta ancora molto bassa in quanto rappresentano solo il 4,9% delle vetture a NLT.
Tra le autovetture maggiormente richieste con il noleggio a lungo termine troviamo: la Volkswagen T-Roc, la Panda e la Nissan Qashqai, mente nel noleggio a breve termine tra i modelli maggiormente richiesti troviamo la Smart City, la 500X, la Panda, la Ypsilon e la 500 (sempre più apprezzata dai turisti).
La preferenza del pay per use per i veicoli commerciali
Ottimi risultati anche per quanto riguarda i veicoli commerciali sia nel breve che nel lungo termine.
Le restrizioni messi in atto da moltissimi Comuni in tema sia di permessi che di accessi ai centri urbani, hanno portato moltissime aziende ad effettuare un rinnovo della propria flotta aziendale adottando dei veicoli non solo elettrici ma anche ibridi.
Una grande ripresa l’hanno vissuta anche i furgoni, stimolata non solo dalle gig economy ma anche da un grande incremento degli e-commerce.
In entrambi i casi – con la tecnologia in continua evoluzione – si preferisce adottare il pay per use all’acquisto.
Incentivi fiscali in Europa
Se la deducibilità inerenti alle auto aziendali in Italia è del 20% in altri Paesi Europei si può dedurre fino al 100% senza un limite di valore.
La proposta avanzata da Aniasa prevede di alzare il limite massimo deducibile a 26.000 euro rispetto ai 18.000 attuali e di alzare la deducibilità inerente ai costi delle vetture elettriche a all’80%.
Il report condotto da Aniasa segnala che la crisi inerente alla produzione delle city car da parte delle grandi case automobilistiche potrebbe essere di vantaggio alle grandi produzioni cinesi.
Ad oggi sono sempre più in crescita le grandi case automobilistiche cinesi all’interno del mercato europeo dove sono sempre più in crescita gli stabilimenti asiatici. Ad esempio BYD in Ungheria, Geely sta pensando alla Polonia e Chery a Barcellona.
I competitor asiatici sono pronti a lanciare nuove offerte e, essendo la maggior parte dei paesi non in grado di metterle in vendita, moltissime di queste vetture restano ferme nei porti.
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