Gli screzi tra Elon Musk e il ricchissimo Fondo sovrano norvegese

Elon Musk ha rifiutato un invito a cena da parte di Nicolai Tangen, CEO di Norges Bank Investment Management, dopo che il fondo aveva votato contro il suo pacchetto retributivo record da 56 mld di dollari.

Il CEO di Tesla ha declinato l’invito di Tangen, a capo del fondo sovrano della banca centrale norvegese, uno dei maggiori azionisti della casa automobilistica.

Messaggi di testo risalenti a ottobre rivelano che Musk ha annullato la sua partecipazione a una cena presso l’abitazione di Tangen a Oslo, Norvegia, dove erano presenti anche i CEO di Nestlé, Ferrari, Novo Nordisk e DoorDash, dopo che il Government Pension Fund Global aveva votato contro la ratifica del pacchetto retributivo di Musk lo scorso giugno. Il fondo, che segue linee guida di investimento molto rigide, aveva già rifiutato il pacchetto nel 2018 e di nuovo nel 2024. Nella motivazione del voto, il fondo ha dichiarato di apprezzare il valore significativo generato da Musk, ma ha espresso preoccupazioni per la dimensione complessiva dell’incentivo, la struttura dei parametri di performance, la diluizione e l’assenza di mitigazione del rischio legato a una figura chiave.

Il pacchetto retributivo di Musk era stato valutato inizialmente a 56 miliardi di dollari, ma l’aumento della capitalizzazione di mercato di Tesla ne ha portato il valore a 100 miliardi di dollari. La maggior parte degli azionisti di Tesla ha sostenuto la seconda votazione di ratifica e Musk ha presentato ricorso contro una sentenza che aveva annullato l’accordo all’inizio di questo mese.

Il pacchetto è considerato il più grande piano di compenso per un dirigente nella storia.

Diversi mesi dopo il secondo voto contrario del fondo, Musk ha rifiutato l’invito di Tangen alla cena.

“Sarebbe molto difficile e costoso per me partecipare”, ha scritto Musk in messaggi di testo riportati per la prima volta dal quotidiano economico norvegese E24. “Quando ti chiedo un favore, cosa che faccio molto raramente, e tu rifiuti, non dovresti chiedermene uno fino a quando non avrai fatto qualcosa per rimediare. Gli amici si comportano da amici.”

Tangen ha risposto: “Ricevuto e capisco pienamente. Come grande azionista, tifiamo per te. Buona fortuna per tutto.”

I messaggi di testo sono stati ottenuti attraverso l’equivalente norvegese della legge sulla libertà d’informazione. Ulteriori scambi mostrano che quando Musk ha scoperto che i messaggi erano diventati pubblici, ha affrontato Tangen.

“Hai inviato i miei messaggi di testo alla stampa?” ha chiesto Musk a Tangen.

Tangen ha spiegato che, in qualità di capo del fondo sovrano del suo paese, i suoi messaggi di testo erano automaticamente documenti pubblici.

“Non hanno inviato i tuoi commenti personali, solo la parte in cui hai detto che non saresti venuto alla conferenza,” ha detto Tangen a Musk. “Il paese è ossessionato da te, ma questo non ti mette in cattiva luce. Mi dispiace comunque per l’inconveniente.”

Musk ha poi condiviso screenshot di uno scambio con una terza parte non identificata che aveva accusato Tangen di aver consegnato i propri messaggi alla stampa. In quella conversazione, Musk ha definito Tangen un “politico pericoloso” che usava il fondo per promuovere se stesso.

NBIM, il più grande fondo sovrano al mondo, detiene circa l’1% delle azioni di Tesla.

Tesla e NBIM non hanno risposto a richieste di commento.

Lo scorso dicembre, il giudice capo del Delaware Kathaleen McCormick ha confermato la sua sentenza di gennaio che annullava il pacchetto retributivo di Musk, sostenendo che il consiglio di amministrazione non era stato sufficientemente indipendente durante la negoziazione della sua compensazione. Il pacchetto garantiva a Musk 12 tranche di azioni Tesla se l’azienda avesse raggiunto determinati obiettivi di fatturato e capitalizzazione di mercato. Dal 2019, la capitalizzazione di mercato di Tesla è aumentata di oltre un trilione di dollari.

L’attuale capitalizzazione di mercato di Tesla è stimata a 1,3 trilioni di dollari, dopo un aumento del 60% del prezzo delle azioni dall’elezione di Donald Trump a presidente nel novembre scorso. Questo aumento rappresenta una fonte significativa della ricchezza di Musk, stimata in circa 417 miliardi di dollari secondo Forbes.

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