Tempo di maschere, di coriandoli e di sfrappole: febbraio e marzo si colorano e regalano tante occasioni per fare festa. In tutta la provincia di Bologna sono numerosissimi gli eventi del Carnevale.
Carnevale di Pieve: a Pieve di Cento: il 2 febbraio e il 16 febbraio. Torna la grande sfilata di carri mascherati, bande e sbandieratori nel centro storico del paese in occasione dell’appuntamento carnevalesco pievese. Tutte le domeniche di Carnevale numerosi carri allegorici, costruiti con maestria da altrettante società carnevalesche (Bastacsìa, Miserabel, Puc e Bon, Sumaren, Caval bon, Avgnir-Cagnon, Barcon, Pink Lady, l’Ottavo Nano, Magnagat, La Busa e i Galli), animano le strade del paese dalle 14.30 all’imbrunire. Sul palco di piazza ed in itinere gruppi danzanti, marching band e gruppi mascherati. Protagonista della manifestazione è Barbaspein, la maschera pievese del povero gaudente un po’ filosofo e un po’ ubriacone, dalla barba incolta e con un debole per la buona tavola ed il buon vino, nonché storico membro della Sozietè dal Zàss, organizzatrice delle prime feste di carnevale intorno alla metà dell’Ottocento. Durante i primi carnevali, infatti, veniva trasportato su una portantina un mendicante dal nome Barbaspein, gran mangiatore, bevitore e personaggio molto simpatico. Nacque così la maschera del Carnevale di Pieve di Cento, reinterpretata a metà degli anni Ottanta dall’artista Pirro Cuniberti.
Carnevale dei bambini a Sala Bolognese, Sala Bolognese: il 9 febbraio e il 23 febbraio. E’ un Carnevale pensato soprattutto per i più piccoli quello che prende vita a Sala Bolognese e nelle sue frazioni nelle domeniche di fine gennaio e inizio febbraio. Si inizia il 9 febbraio con la festa di Carnevale a Osteria Nuova per continuare domenica 16 febbraio con l’appuntamento a Sala capoluogo e terminare il 23 febbraio con l’evento di Padulle. La festa si anima con le sfilate dei carri allegorici, mentre lungo le vie è possibile gustare crescentine, piadine, sabadoni, castagnacci e vin brulè. Dai carri, preparati con cura dalle società carnevalesche locali, parte il grande gettito di coriandoli, palloni e peluches.
Carnevale storico di San Pietro in Casale, San Pietro in Casale: il 14febbraio e il 3 marzo. La storica manifestazione del Carnevale di San Pietro, nata come tradizione nel lontano 1871, è l’occasione per assistere alle sfilate di divertenti carri allegorici e maschere.
Il clou della festa si tiene quando i cittadini si radunano in piazza per la lettura del “testamento” di Re Sandròn Spaviròn, maschera tradizionale di San Pietro in Casale che dal 1871 appassiona il pubblico con la sua pungente satira. Il Carnevale è infatti l’occasione dell’anno in cui Sandròn rievoca in chiave scherzosa i nomi delle persone che hanno fatto qualcosa di importante per il paese, sia in positivo, che in negativo. Al termine del suo dissacrante testamento, un fantoccio rappresentante la maschera viene bruciato come da tradizione.
Carnevale storico di Persiceto a San Giovanni in Persiceto: il 23 febbraio e il 2 marzo. Un carnevale storico della Pianura bolognese che vanta una tradizione ultracentenaria, durante il quale dieci società carnevalesche entrano in competizione fra loro per raccontare una storia. La prima domenica di carnevale, i carri escono allo scoperto scortati dai carristi in maschera, percorrono il corso e una volta raggiunta la piazza del paese attendono. A intervalli prestabiliti, uno alla volta, i carristi sono chiamati dal presentatore al centro dell’arena per svelare le loro allegorie ed ecco la magia dello Spillo, dal dialetto spél, l’azione teatrale che trasforma il carro in qualcosa che non ti aspettavi. Un tripudio di fantasia e satira, che rimanda sempre dall’attualità. Il pubblico commenta e applaude, una giuria di esperti dà i voti. Il giudizio è serissimo e segue tre elementi di valutazione: “Pittura e Scultura”, “Architettura e Costruzione”, “Soggetto e Svolgimento”. La seconda domenica di carnevale si proclamano i risultati e la giuria premia i migliori carristi con un drappo su cui sono raffigurati Bertoldo e Bertoldino con il somaro. Bertoldo, invenzione letteraria dello scrittore persicetano Giulio Cesare Croce, è la maschera tipica del Carnevale persicetano. Nella sua opera “Le sottilissime astuzie di Bertoldo”, Croce racconta del villano Bertoldo, un contadino “con le scarpe grosse e il cervello fino” che incarna la quintessenza dell’arguzia, dello sberleffo irriverente e del linguaggio diretto e fatto di cose concrete. Tuttavia, secondo gli organizzatori, le caratteristiche della maschera sarebbero dovute essere diverse dal personaggio originale. Il Bertoldo carnevalesco non sarebbe stato il villano alla corte del Re, bensì il Re della giocondità, del buon umore e della buona cucina.
E poi ancora:
Carnevale di Molinella, Molinella: il 9 febbraio e il 2 marzo.
Carnevale storico di San Matteo della Decima, San Giovanni in Persiceto: il 23 febbraio e il 2 marzo
Veglia di Carnevale di Monghidoro: il 1 marzo 2025
Sagra della sfrappola di Pianoro il 2 febbraio 2025
Carnevale Ozzanese a Ozzano dell’Emilia: il 16 febbraio 2025
Carnevale dei bambini di Bazzano, Valsamoggia: il 23 febbraio e il 2 marzo 2025
Carnevale dei bambini di Crespellano, Valsamoggia: 1°marzo 2025
Carnevale di Savigno, Valsamoggia: 3 marzo 2025
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