“Italia prima ad aver riscosso sei rate, pronti per la settima” – Il Tempo

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“Il Pnrr è un piano non solo di spesa ma anche di riforme. Per il 31 dicembre 2024 abbiamo centrato tutti gli obiettivi previsti. Complessivamente abbiamo raggiunto 337 obiettivi su 621. Oltre il 50% del target. L’Italia è il primo paese ad aver riscosso sei rate. Abbiamo presentato la settima rata che verrà valutata in contraddittorio con l’UE per poi impegnarci per le prossime tre rate che porteranno altri 54 mld di euro. Non è intenzione dell’Italia chiedere alcuna proroga”. Lo ha dichiarato Tommaso Foti, ministro per gli Affari europei, nel corso del Cnpr Forum dedicato all’ottavo Forum nazionale dei commercialisti e degli esperti contabili “La riforma fiscale e la legge di bilancio 2025”, promosso da Italia Oggi e patrocinato dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca. Sul tema della riforma fiscale è intervenuto Maurizio Leo, vice ministro dell’Economia: “Il magazzino della riscossione ha toccato la cifra monstre di 1275mld di euro di giacenze. Il ‘tallone d’achille’ del sistema tributario è proprio quello della riscossione. Dal 2025 tutti i carichi affidati all’Agenzia per la riscossione entro cinque anni devono avere esecuzione.  Laddove non si riesca a riscuotere verranno riaffidati all’ente impositore. Faremo una due diligence del magazzino”.

 

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Le novità sul fronte della rateizzazione sono state illustrate da Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività produttive della Camera: “Abbiamo incontrato il ministro Giorgetti per discutere sulla possibilità di una rateizzazione a lungo termine, eliminando sanzioni e interessi. Il ministro ha confermato che il governo sta seriamente valutando questa proposta, attualmente all’esame del Senato, con l’obiettivo di superare i limiti delle precedenti rottamazioni, spesso troppo brevi per risultare efficaci. La rottamazione quater, ad esempio, prevedeva un anticipo troppo elevato, che portava molti debitori a saldare il passato ma a non riuscire a pagare le imposte correnti. La nostra proposta prevede la rateizzazione di tutto il pregresso – imposte, contributi e tasse locali – in 120 rate mensili di importo fisso, senza applicazione di interessi e sanzioni. Inoltre, non si decade dalla rottamazione in caso di un ritardo nei pagamenti, ma solo in caso di mancato versamento di otto rate”.

Recuperare una parte dei crediti è possibile per Massimo Garavaglia, numero uno della commissione Finanze al Senato: “Ci sono 200 mld di crediti sospesi per procedure concorsuali in corso. In questo caso, se lavorate in maniera efficace, con una certa tecnicalità, possiamo ottenere un buon risultato”. Vincenzo Carbone, direttore dell’Agenzia delle Entrate, ha parlato del rapporto tra Fisco e contribuente: “Stiamo investendo molto sulla ‘cooperative compliance’. E’ uno strumento che garantisce una corretta valutazione, porta vantaggi per i contribuenti in termini di certezza del diritto e una efficiente azione dell’amministrazione finanziaria. Sul concordato preventivo non vi saranno liste di controllo dedicate, perché non rientra nel nostro modus operandi”. Sulla delega fiscale è intervenuto Giovanni Spalletta, direttore generale del Dipartimento delle Finanze del Mef: “Il termine per l’attuazione della delega scadrà ad agosto 2025. Mancano l’attuazione della riforma in materia di Iva e Irap, dei redditi finanziari e la parte che riguarda il federalismo fiscale”. Novità anche per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli come sottolineato dal direttore Roberto Alesse: “Il governo ha allineato la normativa doganale a quella del resto d’Europa. Una innovazione di grande portata che si inserisce nel più ampio quadro del processo di integrazione che darà vita un’unica autorità doganale per l’UE. Sarà anche introdotto un nuovo sistema di tassazione dell’e-commerce”.

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