la tabella dei nuovi importi dell’Inps

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Nel 2025, milioni di pensionati italiani vedranno importanti modifiche alle loro pensioni, con rivalutazioni, aggiornamenti e novità sui requisiti per accedere al pensionamento. L’INPS ha annunciato i nuovi importi, che riguarderanno circa 20 milioni di pensionati, con l’obiettivo di adeguare le pensioni in base agli indici stabiliti.

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Nel 2025, i pensionati italiani vedranno dei cambiamenti importanti nelle loro pensioni, con aumenti, aggiornamenti e possibili modifiche per accedere alla pensione. L’INPS ha aggiornato gli importi delle pensioni per il nuovo anno, e queste modifiche riguarderanno circa 20 milioni di persone. Letà pensionabile potrebbe aumentare a 68 anni, con un ritardo di 13 mesi rispetto a oggi. Il conguaglio per le imposte del 2024, verrà recuperato nei pagamenti di gennaio e febbraio.

Di quanto aumentano le pensioni con la rivalutazione 2025

Ogni anno, le pensioni vengono aumentate in base all’inflazione, cioè all’aumento dei prezzi. Nel 2025, l’aumento sarà dello 0,8%, ma potrebbe esserci un conguaglio, cioè un “aggiustamento”, nel 2026. Questo significa che i pensionati riceveranno un aumento del loro assegno mensile, ma potrebbero essere necessari altri aggiustamenti in futuro. Anche il trattamento minimo pensionistico, cioè l’importo base per le pensioni più basse, verrà aggiornato.

Di seguito gli importi delle pensioni 2025, comunicati dall’Inps nella circolare del 28 gennaio 2025. Le cifre sono provvisorie.

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L’aumento delle pensioni avviene in modo proporzionale: le pensioni più basse, cioè quelle fino a 4 volte il trattamento minimo, riceveranno l’intero aumento (100%); le pensioni tra 4 e 5 volte il minimo riceveranno invece il 90% dell’aumento, mentre quelle superiori a 5 volte il minimo riceveranno solo il 75% dell’aumento. La legge di Bilancio ha confermato anche un aumento del 2,2% per le pensioni minime nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. Questo aumento è automatico e non dipende dal reddito del pensionato.

Conguagli fiscali

I pensionati potrebbero ricevere un “aggiustamento fiscale” per le imposte del 2024: questo conguaglio verrà recuperato nei pagamenti di gennaio e febbraio 2025. Se un pensionato ha un reddito annuale inferiore a 18mila euro e deve pagare più tasse di quelle già trattenute, potrà pagare il debito fiscale a rate invece fino a novembre 2025. Inoltre, le imposte regionali e comunali saranno trattenute dal 2025, con un possibile aggiustamento se cambiano le decisioni a livello locale.

Aumentano anche gli assegni dei pensionati all’estero

Per quanto riguarda i pensionati che vivono all’estero questi potrebbero non vedere l’aumento del 0,8%, a meno che la loro pensione non sia appena sopra il minimo. Se la pensione è solo un pò più alta del minimo, l’aumento sarà comunque applicato per coprire la differenza.

Aumento delle prestazioni assistenziali

Le pensioni per invalidità civile e per altre categorie speciali riceveranno aumenti più consistenti: le persone invalide civili, cieche e sordomute vedranno un aumento del 1,6%, mentre le pensioni privilegiate aumenteranno del 4,49%.

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Chi rischia l’azzeramento dell’assegno pensionistico e perché

Alcuni pensionati potrebbero vedere la loro pensione azzerata, cioè ridotta proprio a zero. Questo può accadere se non ci sono aggiornamenti dei redditi o se ci sono modifiche nei beneficiari, come nel caso delle pensioni ai superstiti. Le pensioni azzerate possono riguardare anche quelle con trattenute fiscali elevate, dove il netto mensile potrebbe risultare pari a zero euro.

Il calendario dei pagamenti per il 2025

I pagamenti delle pensioni seguiranno un calendario mensile: se il primo giorno del mese è festivo o non bancabile, il pagamento verrà posticipato al giorno successivo. Chi riceve la pensione tramite banca vedrà l’importo disponibile dal primo giorno lavorativo del mese. Chi ritira la pensione in contante presso le Poste seguirà un calendario scaglionato in base alla lettera iniziale del cognome, per evitare assembramenti.





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