Rafforza la presenza cattolica in politica

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Cari amici,

oggi voglio proporvi un mio contributo comparso domenica scorsa sulle pagine di Avvenire.

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Sono giorni in cui da più parti arrivano sollecitazioni per rinnovare e rendere centrale la presenza dei cattolici nel panorama politico italiano.

In un momento storico di crisi e instabilità, sia europea che internazionale, il richiamo al messaggio del manifesto di don Sturzo e all’Appello dei Liberi e Forti ci invita a riscoprire la responsabilità dei cattolici nella vita politica.

Una sfida che oggi, più che mai, deve tradursi in un rinnovato impegno politico e sociale, come ribadito dal Consiglio Permanente della CEI.

La collaborazione e il coinvolgimento attivo delle persone rappresentano la chiave per costruire una società più giusta e solidale.

Questo non è solo un compito, ma una vera e propria missione.

Mi preme ragionare su un punto: questo impegno non deve assolutamente essere strumentale, né legato a riposizionamenti politici dettati dai sondaggi.

Noi abbiamo sempre interpretato il nostro essere cattolici nella coalizione di centrodestra a livello culturale, valoriale e di rappresentanza come un fatto naturale.

È in quel campo che vengono ribadite con forza le ragioni del cattolicesimo sociale, del volontariato, del rispetto e della centralità della persona.

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Altre proposte che emergono ogni giorno nella cronaca politica sono alchimie velleitarie.

Da 30 anni nel centrodestra trova spazio e cresce la proposta cattolica e centrista: siamo noi i custodi di quel messaggio e i migliori interpreti sui territori e nelle istituzioni della difesa di questi valori.

LEGGI LA MIA INTERVISTA

AGRICOLTURA: CON IL CENTRODESTRA TORNA CENTRALE IN EUROPA!

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In Senato, nel corso del Question Time, ho posto al ministro dell’Agricoltura Lollobrigida la questione dei sostegni ai settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura.

La questione dell’impiego tempestivo dei sostegni è dirimente per sostenere e rilanciare ancora di più un comparto strategico per tutto il sistema economico.

Il Ministro ha illustrato dei dati importanti, quelli del biennio 2023-2024, che tracciano un quadro delle risorse assegnate notevole: 3,5 miliardi di euro, per una dotazione complessiva di 12 miliardi tra risorse stanziate in bilancio e Pnrr.

Grazie alla sburocratizzazione, sono stati erogati dal Ministero, inoltre, 780 milioni di fondi arretrati, ereditati dagli anni precedenti.

Sono risorse importanti per il sostegno all’accesso al credito, lo sviluppo delle filiere, l’innovazione e l’internazionalizzazione delle nostre aziende.

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Il comparto agroalimentare è tornato ad essere un fiore all’occhiello del nostro Paese, con notevoli ricadute sulla centralità del settore anche rispetto alle politiche Ue.

Il settore primario, grazie al Centrodestra, come ci dimostrano i dati Istat, sta tornando ai vertici Europei! LEGGI IL BLOG

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IL CREDITO DI DOMANI PER LE PMI IN VENETO

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

Lunedi pomeriggio a Padova ho partecipato al convegno promosso dalla Camera di Commercio di Padova dal titolo “Il credito di domani per le pmi: sostenibilità, incentivi e rischi in evoluzione”. Sostenere l’accesso al credito delle pmi è essenziale per il tessuto produttivo ed economico DEL Veneto.

Secondo i dati della Banca d’Italia i prestiti alle imprese del settore manifatturiero segnano un dato negativo: 4,6 miliardi con un calo dell’8% negli ultimi 12 mesi.

La soluzione delle difficoltà creditizie e lo sviluppo di nuove forme di finanziamento non potrà che porre le condizioni per un sentiero di crescita con grandi opportunità per gli stakeholder veneti.

Dobbiamo lavorare per far fronte alle crisi di liquidità e migliorare l’ecosistema del credito, a supporto delle nostre aziende che sono il cuore del tessuto produttivo della nostra regione.

Dopo la crisi delle banche popolari nei nostri territori (Veneto Banca e Popolare di Vicenza), una quota significativa delle imprese venete riporta un giudizio negativo sui rapporti con le banche.

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Ma non è solo questo a determinare un motivo di difficoltà per le imprese del nostro territorio.

L’accesso al credito ha subito una contrazione anche in conseguenza di una congiuntura internazionale particolarmente problematica.

Le guerre e l’instabilità politica anche Europea (basti pensare alla crisi di due Paesi fondatori come la Germania e la Francia), hanno un impatto negativo su tutto il circuito creditizio e di conseguenza sulle nostre imprese.

Si è creata una distanza profonda tra il sistema bancario e gli operatori economici che va colmata e risolta, anche percorrendo strade diverse.

È palese come la soluzione delle difficoltà creditizie e lo sviluppo di nuove forme di finanziamento non potrà che migliorare questo sentiero di crescita con grandi opportunità per tutti gli stakeholder veneti.

Il Pil della nostra Regione deve continuare a crescere per far sì che ciò sia possibile è necessario sostenere le imprese con un largo ombrello creditizio.

La cosiddetta finanza alternativa è ancora poco conosciuta. Se volete, soprattutto da parte delle piccole medie imprese, c’è ancora una certa resistenza culturale ad adottare questi strumenti.

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per le aziende

Ma è tempo di immaginare soluzioni diverse e soprattutto sostenibili per dare liquidità alle nostre piccole e medie imprese, che sono l’ossatura della nostra economia.

E torno ancora ai dati: secondo uno studio di qualche anno fa, solo il 7,6% delle imprese ritiene possibile l’adozione di questi strumenti alternativi.

Se è vero che gli operatori finanziari, fuori dal perimetro bancario, necessitano di un quadro regolatorio ad hoc, è altrettanto vero ed importante sottolineare come il compito delle istituzioni sia quello di promuovere iniziative che vadano nella direzione di rafforzare soprattutto il ruolo di cinghia di trasmissione tra risparmio e sistema produttivo.

Qualsiasi iniziativa che va in questa direzione deve essere valorizzata. Questo è il solco in cui dobbiamo muoverci.

In questa cornice, affrontare il nodo delle difficoltà creditizie e sviluppare nuove forme di finanziamento per far fronte alle crisi di liquidità non potrà che migliorare l’ecosistema del credito a supporto delle nostre aziende, soprattutto delle piccole e medie imprese che sono il cuore del tessuto produttivo della nostra regione e della nostra provincia.

REGIONALI VENETO. INCONTRO CON IL PROF. PAOLO FELTRIN SULLA LEGGE ELETTORALE

Lunedì sera nella sede di Padova abbiamo avuto il piacere di confrontarci con il sociologo Paolo Feltrin su un tema di grande rilevanza: le prossime elezioni regionali in Veneto e gli effetti che l’attuale legge elettorale potrebbe avere su liste e schieramenti.

È stato un momento di analisi e approfondimento, che ci ha ricordato quanto sia fondamentale dotarsi di strumenti cultura e politici adeguati. In un contesto in continua evoluzione, formarsi continuamente è una necessità per chiunque voglia contribuire in modo consapevole e costruttivo alla politica. Prepararsi oggi per costruire il domani!

SUL TERRITORIO

Domenica mattina a Padova presso il Monumento ai Caduti e Dispersi di Russia si è celebrata la Giornata nazionale della memoria e del sacrificio degli Alpini. Abbiamo ricordato con commozione e riconoscenza il sacrificio degli Alpini durante la Campagna di Russia e la storica Battaglia di Nikolajewka.

La Battaglia di Nikolajewka è simbolo di eroismo e spirito di corpo, valori che gli Alpini hanno incarnato e che continuano a ispirarci ogni giorno. Onoriamo la loro memoria e impegniamoci a trasmettere alle future generazioni il ricordo di questa pagina di storia e degli insegnamenti che porta con sé. Viva gli Alpini!

CARCERI: 42 NUOVI AGENTI NELLE MARCHE, È PRIMA IMPORTANTE RISPOSTA

42 nuovi agenti di polizia penitenziaria arriveranno nelle Marche. Il Centrodestra al Governo, con questa notizia, dimostra di voler migliorare concretamente la qualità di vita di chi lavora in carcere. Fra l’altro si tratta di una questione di cui mi sono personalmente interessato, fin dall’inizio di questa legislatura: a febbraio 2023, quando ho visitato il carcere di Villa Fastiggi, a Pesaro.

Ho portato sul tavolo del Governo, all’attenzione del ministro della Giustizia Carlo Nordio, la questione che oggi trova una prima importante risposta. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione per colmare le lacune e recuperare i ritardi che abbiamo ereditato dal passato, affrontando anche gli altri importanti nodi come le carenze infrastrutturali.

Dei 42 nuovi agenti che arriveranno nelle Marche, 23 andranno ad Ancona Montacuto; 4 nella Casa circondariale di Pesaro; 14 alla casa di reclusione di Fossombrone e 1 alla casa circondariale di Ascoli Piceno. Uomini e donne della Polizia penitenziaria svolgono un servizio indispensabile per la sicurezza del nostro Paese.

Queste nuove assunzioni si innestano nel percorso intrapreso dal Governo negli ultimi 28 mesi e finalizzato a potenziare gli organici delle Forze dell’Ordine, e in particolare la Polizia Penitenziaria, e dimostrano ancora una volta attenzione concreta alle esigenze dei nostri territori.

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