CARRARA – “Fabrizio Volpi? Il miracolo per qualche mese, un uomo senza competenze alla guida della raccolta rifiuti di RetiAmbiente. A Carrara c’è l’Azienda Multiservizi Nausicaa che gode di una fama pessima, un servizio di raccolta rifiuti che non funziona, una città sommersa dall’immondizia e un degrado urbano ormai cronico. Quale soluzione ha trovato l’amministrazione Arrighi ? Nominarne alla guida un uomo senza alcuna competenza specifica nel settore, ma con la tessera giusta in tasca”. E’ l’affondo del consigliere di opposizione Simone Caffaz alla notizia del nome scelto per la guida della neaonata RetiAmbiente Carrara srl.
“Il PD ha infatti deciso di affidare l’incarico di amministratore unico della nuova società di raccolta rifiuti – prosegue Caffaz – a Fabrizio Volpi, ex presidente di Apuafarma – Azienda che si occupava di farmacie e servizi socio-sanitari – e politico dalle mille casacche: da dirigente PD a coordinatore di Italia Viva, salvo poi tornare, guarda caso, all’ovile DEM. Un uomo che di rifiuti non sa nulla, ma che, appena insediato, non ha perso tempo a improvvisarsi per il tempo che ha a disposizione prima che Nausicaa venga inglobata dentro RetiAmbiente. E in questi pochi mesi, Volpi promette di risolvere quello che non è stato risolto in decenni. Non un programma di lungo periodo, non una visione strutturale, ma un’accelerazione improvvisata che ha tutta l’aria di una manovra politica più che di un vero piano di risanamento. Dalla ‘campagna d’ascolto’ alla lezione di moralità: un copione già visto, ‘Prima di intervenire voglio parlare con i dipendenti per capire le criticità’, dichiara. Peccato che le criticità siano sotto gli occhi di tutti da anni: cassonetti , rifiuti abbandonati ovunque, turni di raccolta inefficaci e una città che, pur essendo piccola, è costantemente sommersa dalla sporcizia. E poi c’è la questione delle deiezioni canine, altro grande tema su cui Volpi ha deciso di lanciarsi con la solita retorica da moralizzatore. Secondo lui, la colpa è tutta dei cittadini incivili, colpevoli di lasciare i marciapiedi pieni di escrementi. Certo – puntualizza SImone Caffaz -, è innegabile che ci siano persone che non rispettano le regole, ma non si può scaricare ogni responsabilità sulla maleducazione della gente quando il servizio di pulizia non funziona! Carrara è invasa dai rifiuti, le strade non vengono pulite per settimane, le segnalazioni cadono nel vuoto e ora, come se non bastasse, i cittadini si devono pure sorbire la predica di un amministratore improvvisato che, anziché rimboccarsi le maniche, preferisce accusare la popolazione? C’è davvero bisogno di un’analisi approfondita per capire che il servizio non funziona? Orlandi e Valenti per capirlo (l’assessore alle Partecipate e il presidente di Nausicaa ndr), avevano anche speso un mucchio di soldi per avere una consulenza da Rosignano, risultati? Spreco di denaro pubblico e basta e poi arrivano le grandi idee, che più che rivoluzionarie suonano come un déjà-vu: raddoppiare i passaggi della raccolta, dividere la città in zone con strategie diverse per ogni quartiere, migliorare il rapporto con i cittadini affinché collaborino di più. Nulla che non sia già stato detto mille volte. E quando si arriva alla gestione delle discariche abusive e della ricicleria, il nuovo amministratore cala l’asso: ‘Vedremo di aprire la ricicleria anche il sabato e di migliorare l’accessibilità’. Un’idea talmente banale che viene da chiedersi se fosse davvero necessario un cambio al vertice per proporla. Ma il vero capolavoro di Fabrizio Volpi è l’attacco frontale a chi lo ha preceduto. Con una sicurezza invidiabile, infatti bolla come incapaci Carlo Orlandi e Antonio Valenti, colpevoli, secondo lui, di aver affossato il servizio. Il tutto con un’arroganza sorprendente, peraltro chi non ha competenze, spesso compensa con supponenza, ma perché tanta fretta e tanto zelo nel cercare di dipingersi come il salvatore della patria? Perché questa nomina ha tutta l’aria di essere un’operazione di facciata, per dare l’illusione che qualcosa stia cambiando, infatti un politico della vecchia guardia serve per gestire il passaggio a RetiAmbiente senza scossoni e non è assolutamente una scelta manageriale. La città – conclude Simone Caffaz – non ha bisogno di uomini improvvisati che giocano a fare i manager per qualche mese, ma di gestione seria e competente. Ma quando si mette la fedeltà al partito davanti alle competenze, questo è il risultato: un sistema che si autoalimenta di nomine politiche e che continua a girare su sé stesso, lasciando la città sempre più sporca, abbandonata e senza prospettive. Aspettiamo poi la gestione vera! Quella quando ci sarà il conferimento alla mega Holding e poi ne riparliamo” .
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