Messina
Tornano ad essere utilizzabili le due sale operatorie di Cardiochirurgia dell’ospedale Papardo, sequestrate a fine novembre nell’inchiesta sulle morti sospette dopo gli interventi effettuati nello stesso reparto. La Procura di Messina ha chiesto e ottenuto la revoca del sequestro dei locali.
Riaprono all’ospedale Papardo le due sale operatorie sequestrate a fine
novembre nell’inchiesta sulle morti sospette dopo gli interventi effettuati nello
stesso reparto. La giudice per le indagini preliminari Tiziana Leanza ha
disposto il dissequestro, su richiesta della Procura, dopo che si sono concluse le
operazioni di biodecontaminazione, ritenute indispensabili perché i locali
potessero tornare a essere utilizzati in sicurezza. Diversi i trattamenti effettuati
nel reparto di Cardiochirugia per una settimana. Dalla pulizia e sanificazione
aero idraulica alla pulizia e sanificazione generale, oltre ad una
biodecontaminazione completa. Dopo un sopralluogo degli esperti della
Procura era stata rivelata la presenza di agenti patogeni. Presenza confermata
dall’esito delle analisi effettuate un mese prima per ordine della stessa azienda
ospedaliera, che avevano già rivelato la presenza di criticità sanitarie.
L’indagine per stabilire se le cinque morti sospette, denunciate dai familiari dei
pazienti deceduti, sono collegate alle condizioni delle sale operatorie vede
iscritte nel registro degli indagati 11 persone.
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