Andrea Prospero: l’ipotesi della sua prenotazione in questura e le ricerche tra i campi

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di Maurizio Troccoli, Stefania Supino e Elle Biscarini

Non ci sono certezze, ma stando al racconto che l’agenzia immobiliare ha fatto a Umbria24, la prenotazione del B&b da parte di Andrea Prospero sarebbe potuta essere nota alla polizia. Parliamo dell’agenzia milanese che ha affittato la stanza ad Andrea Prospero, il 19enne abruzzese trovato morto mercoledì nel B&b del centro storico a Perugia.

Contattata la sede di Milano dalla redazione di Umbria24 la domanda è stata la seguente: avete trasmesso alla questura la registrazione della prenotazione di Andrea Prospero? Risposta: «La polizia ci ha detto che non possiamo rilasciare interviste». Segue una seconda domanda: «Ma le registrazioni le fate? E in quale questura?» «Si noi facciamo tutto in regola e le facciamo alle questure di appartenenza delle strutture, ma non possiamo rilasciare interviste». La legge impone la segnalazione per via telematica degli ospiti entro 24 ore, alla questura di competenza locale. Vale a dire che se l’agenzia avesse fatto – come sostiene – tutto in regola, la comunicazione della presenza del giovane in quel B&b sarebbe potuta essere disponibile alla polizia già da tempo.

Tradotto potremmo essere di fronte al fatto che mentre le ricerche si concentravano tra la vegetazione e la scarpata di Monteluce, un registro raggiungibile dall’autorità indicava la sua posizione, poco distante, nel centro della città. Il procuratore Raffaele Cantone, contattato da Umbria24, ha detto a riguardo: «Questo non lo so, ma è una cosa che sarà verificata. Tuttavia non ha nessuna rilevanza. Le registrazioni non sono pubbliche, per saperne la presenza il registro va interrogato. E avrebbe avuto un senso se avessimo avuto il sospetto che aveva un’altra abitazione che invece c’era stato escluso categoricamente poiché il ragazzo aveva già un alloggio. Il tema era escluso perché non c’erano le condizioni economiche. La sorella confermava che il giovane aveva un posto allo studentato e mangiava con lei». Il procuratore ribadisce: «Questo registro è riservato e non è consultabile da nessuno. Non sappiamo se la registrazione sarebbe avvenuta a Perugia o a Milano, c’è una banca dati nazionale. Se per esempio voglio conoscere le informazioni ho bisogno di fare un provvedimento».

Conto e carta

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Veniamo appunto al tema economico e a quello che si sarebbe potuto o non potuto permettere Andrea Prospero o, per lui, la sua famiglia. La stampa, giovedì mattina, nello specifico Il Messaggero Umbria, parla di un pagamento effettuato presumibilmente «con carta prepagata, quella che sarebbe stata ricaricata – con circa il doppio della somma versata – proprio dalla sua famiglia». A proposito Cantone dice: «Assicuro che non c’è alcun elemento che dimostra che la famiglia gli abbia dato i soldi per pagare questa casa».

Se e quanto abbia pagato il giovane per quella struttura, quanto invece mancava da pagare e l’origine di questi soldi «è oggetto di informazioni riservate» viene spiegato da chi indaga. Tuttavia saranno elementi interessanti a un quadro più completo della situazione che giornalisticamente potrebbe trovare, a breve, risposte più puntuali. Resta il quesito sulla ragione che ha spinto Andrea a cercare un altro alloggio nonostante ne avesse uno e nonostante la sua famiglia non navigasse nell’oro. E resta il fatto che l’annuncio di quel B&b è sparito il 29 gennaio, il giorno del ritrovamento del corpo, dalla piattaforma che lo promuoveva come Umbria24 ha potuto accertare e documentare.

Oggi è il giorno dopo e davanti al B&b di via del Prospetto, una traversa della ben più nota via della Viola, ci sono alcune telecamere e una candela accesa.

Il corpo del giovane che ha tenuto la città con il fiato sospeso dallo scorso venerdì, da quando cioè sono state avviate le ricerche su di lui, è stato portato via dalla stanza che aveva affittato, poco prima delle 22 di mercoledì. Poche ore dopo il ritrovamento e una volta compiuti i rilievi del caso e le ispezioni.

Il ragazzo è stato trovato con gli stessi vestiti che indossava la mattina di venerdì, quando è stato immortalato per l’ultima volta all’uscita dall’ostello dove alloggiava. La sua presenza nel B&b che aveva affittato è simile a quella di un ‘fantasma’ nel senso che di lui non si sarebbe accorta neppure la ragazza che ci abitava appena sopra. O comunque la sua eventuale frequentazione della struttura non ha lasciato chissà quale traccia tra vicini o frequentatori della zona. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, era sul letto, di lato, con i piedi fuori e il computer portatile sotto il fianco. E poi ordine tutt’intorno. Quindi i blister con i farmaci dentro che farebbero pensare a un effetto stordimento prima delle eventuali conseguenze drammatiche dell’assunzione.

Altri particolari parlano della presenza di 3 o più cellulari con lui in quel luogo. E di una corda. Nel bagno. Di quali medicine parliamo, la ragione di quei cellulari e di quella corda, proveranno a dirlo le indagini della procura perugina. Per la giornata di venerdì è prevista l’autopsia.

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