Benko e il crac da 13 miliardi, la Fondazione della madre usata come cassaforte e i messaggi in codice: «Questo lo fa mamma»

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di
Francesco Mariucci

La fondazione intestata alla madre del magnate tirolese arrestato in Austria sarebbe stata una sorta di cassaforte segreta per salvare i beni dal fallimento

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Emergono nuovi sviluppi sulla posizione di René Benko, l’imprenditore austriaco arrestato pochi giorni fa nella sua villa di Igls, Innsbruck, per il crac miliardario del gruppo Signa. Stando agli inquirenti austriaci che indagano sulla vicenda, il 47enne tirolese disponeva direttamente della Fondazione Laura, formalmente intestata alla madre. Di fatto, la fondazione rappresenterebbe per Benko una sorta di cassaforte nascosta, utilizzata per sottrarre i suoi beni dal fallimento: secondo l’accusa avrebbe distratto beni e immobili sottraendoli ai creditori di Signa, che ha accusato un buco da 13 miliardi.

Il codice

La notizia è stata ripresa dall’Ansa, che cita gli atti della Procura anticorruzione di Vienna. In questo quadro, Benko sarebbe stato il principale interlocutore per le operazioni della fondazione. Con tanto di frase in codice: «Questo lo fa la mamma» avrebbe risposto Benko ai soci in affari quando le operazioni passavano dalla fondazione. Al momento, Benko si trova in carcere a Vienna: la custodia cautelare è stata decisa considerando il rischio di inquinamento di prove e per il pericolo di reiterazione del reato. Il ruolo centrale di Benko nella fondazione viene confermato anche dall’ex socio e bolzanino di adozione Hans Peter Haselsteiner. Così il magnante avrebbe raccontato che «la mamma» riceverebbe soldi dalla fondazione che lei poi gli regala oppure «ci compra qualcosa».




















































Villa Eden

Il provvedimento ristrettivo, come comunicato dalla Wksta il giorno dell’arresto, riguarda anche la vendita della Villa Eden a Gardone, che sarebbe avvenuta senza un adeguato corrispettivo a una società di investimento lussemburghese. Secondo gli inquirenti, una procedura poco chiara poiché non corrisponderebbe «alla prassi per una cessione a terzi estranei» delle quote della società proprietaria dell’immobile. Al contratto di compravendita sarebbe stato allegato «un semplice dépliant con foto e qualche dato». Secondo la Wksta, Benko sarebbe stato molto legato alla villa e voleva impedire che, durante la procedura d’insolvenza, finisse in «mani di estranei».

Hager

Negli atti viene anche in più occasioni fatto il nome del commercialista bolzanino Heinz Peter Hager, in quanto amministratore delegato della Fondazione Laura e fidato socio in affari di Benko. I due tra l’altro si sono imbarcati insieme nell’operazione Waltherpark — il nuovo quartiere bolzanino poi passato al gruppo tedesco Schoeller —, e sono tra le figure al centro della maxi inchiesta «Romeo» della Procura di Trento sui rapporti opachi tra politica locale e imprenditoria. Secondo una ex collaboratrice ancora nel 2024, dopo il crack della Signa, Benko e Hager avrebbero avuto «la visione complessiva e la responsabilità finale» della fondazione. Nei confronti del commercialista gli inquirenti non formulano alcuna ipotesi di reato. Hager, che si trova agli arresti domiciliari perché coinvolto nell’inchiesta si è dimesso dalla guida della Fondazione dopo l’interrogatorio di garanzia a dicembre. 

Beni nascosti

Infine, la Wksta contesta a Benko una serie di operazioni per «deviare» alcuni beni dalla massa fallimentare, come orologi e fucili di grande valore e anche una Porsche 911 Speedster, passata il 25 ottobre 2023 alla Laura Bacchus srl per un corrispettivo di 150mila euro. Unico titolare della srl la Fondazione Laura. Ieri intanto sono state pubblicate le motivazioni della sentenza con la quale il tribunale del Riesame ha rigettato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari a sei indagati dell’inchiesta «Romeo»: oltre ad Hager, gli architetti Fabio Rossa e Andrea Saccani, Daniela Eisenstecken, l’imprenditore Paolo Signoretti e l’ex senatore e sindaco di Dro Vittorio Fravezzi.

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30 gennaio 2025 ( modifica il 30 gennaio 2025 | 09:16)

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