Cinque anni di mercato contadino coperto a Perugia: «Siamo parte della città»

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‘I mercati contadini: tra sfide globali e politiche locali del cibo’: questo il titolo del workshop organizzato da Coldiretti Umbria mercoledì al mercato Contadino Perugia di Campagna Amica a Madonna Alta, in occasione dei cinque anni dalla sua apertura. Nel giorno della ricorrenza del santo patrono, si è parlato della rilevanza e della centralità di questo hub dell’agroalimentare, diventato in poco tempo parte integrante dello scenario economico, urbanistico e sociale della città di Perugia. Dall’ortofrutta ai formaggi, dall’olio extravergine di oliva al vino, dai succhi alla birra agricola, dalla carne ai salumi, passando da miele, conserve, legumi, cereali, pasta, farine, prodotti da forno, tartufo, fino al pesce del Tirreno: queste alcune delle produzioni agricole in vendita rigorosamente dal produttore al consumatore. In occasione della giornata di festa, tante sorprese ed iniziative per i consumatori, a partire dalla colazione contadina, dal Torcolo contadino di San Costanzo, con uno speciale menu contadino.

«Il Mercato Contadino Perugia di Campagna Amica a Madonna Alta, rappresenta un’iniziativa imprenditoriale in costante crescita – ha spiegato Anna Chiacchierini, Presidente Coldiretti Perugia – che valorizza il lavoro degli imprenditori agricoli umbri, le loro eccellenze e il mangiar sano, garantito dai prodotti agroalimentari locali. Mercati contadini, mense scolastiche, ristorazione collettiva, orti urbani, gruppi d’acquisto sono tutti strumenti su cui investire per ripensare i centri urbani, con le amministrazioni fondamentali per politiche locali del cibo locale».

«Questo mercato -ha affermato la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi -non è solo un luogo dove acquistare prodotti freschi, sani e di qualità, ma rappresenta un vero punto di incontro tra i nostri agricoltori e i consumatori, un simbolo di fiducia e sostenibilità. Ringrazio Coldiretti che ha giocato un ruolo cruciale in questi anni, promuovendo il consumo di prodotti locali e sostenendo l’economia agricola della nostra regione. Grazie a queste iniziative, abbiamo potuto valorizzare le eccellenze del nostro territorio, tutelando le tradizioni agroalimentari e garantendo un’alimentazione genuina alle famiglie.Il Mercato di Campagna Amica ci ricorda l’importanza di scegliere con consapevolezza ciò che portiamo sulle nostre tavole. Ogni acquisto effettuato qui rappresenta un sostegno diretto ai nostri agricoltori, contribuendo a preservare il paesaggio e le tradizioni locali».

«I mercati contadini – ha sottolineato Carmelo Troccoli, direttore Fondazione Campagna Amica – sono un presidio fondamentale per la sostenibilità alimentare, economica e sociale. Sono luogo fondamentale per lo sviluppo dei sistemi del cibo locale. In un mondo sempre più globalizzato, il legame tra produttori e consumatori si rivela essenziale per garantire qualità, trasparenza e il giusto valore al lavoro agricolo. È compito delle politiche locali sostenere queste realtà, che non solo tutelano la biodiversità, ma rafforzano le comunità e il territorio».

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«Siamo impegnati – ha affermato Mario Rossi, direttore Coldiretti Umbria – non solo a dare una giusta dignità al lavoro dei nostri imprenditori agricoli, ma anche a rendere il cibo accessibile a tutti. Con filiere legate al territorio, dove le Amministrazioni, possono risultare decisive con importanti politiche locali sul cibo. Serve mettere in campo un nuovo rapporto tra aree rurali e urbane che superi le contraddizioni di una dieta alimentare globale e di un sistema di produzione e distribuzione del cibo che presenta troppe falle. Il nostro intento è quello di iniziare a costruire una governance del cibo fondata su alcuni pilastri fondamentali: equità di accesso ad un’alimentazione sana, sviluppo rurale tramite il sostegno alle filiere locali, agricoltura sostenibile ed ecologica».

«Lo sviluppo di politiche locali in ambito alimentare – ha ricordato David Grohmann, Assessore Politiche del cibo, ambiente del Comune di Perugia – è diventato uno dei temi centrali nella riflessione politica e nell’azione amministrativa di Enti locali, associazioni di Comuni e Regioni. Il Comune di Perugia – ha proseguito – si connota come una realtà socio-economica a forte vocazione rurale ed è perciò cruciale, per un suo sviluppo sostenibile, ideare politiche adeguate e lungimiranti per le filiere agroalimentari. Promuovere la sostenibilità del Sistema del Cibo territoriale, favorire l’accesso della cittadinanza a un cibo sano, locale e di qualità, ridurre gli sprechi e le perdite alimentari, incentivare la produzione agricola sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici, supportare lo sviluppo dell’agricoltura sociale, delle filiere agroalimentari alternative e “corte”, rafforzare la presenza di prodotti alimentari locali ed ecologici nei menù delle mense collettive e scolastiche e dei ristoranti, sono tutti importanti obiettivi che ogni città dovrebbe prefiggersi. In quest’ottica, l’Amministrazione del Comune di Perugia, ha deciso di attivarsi al fine di costituire il Consiglio del Cibo: strumento centrale per l’elaborazione e l’implementazione delle politiche locali del cibo».

«Celebrare il quinto anniversario del Mercato Contadino di Campagna Amica a Perugia – ha sostenuto Federico Gori, presidente Anci Umbria – è un segnale tangibile di quanto sia fondamentale investire nelle filiere agroalimentari locali e sostenibili. Questo mercato rappresenta non solo un’opportunità per valorizzare le eccellenze del nostro territorio, ma anche un modello virtuoso di sviluppo economico e sociale, capace di rafforzare il legame tra produttori e cittadini. Iniziative come questa non sono soltanto strumenti economici, ma anche identitarie per una regione come la nostra Umbria, che trova nelle sue tradizioni agricole e nella qualità dei suoi prodotti un elemento distintivo e di orgoglio. Valorizzare le nostre eccellenze significa celebrare, attraverso prodotti di qualità, la lunga e importante storia delle nostre aziende, vero fiore all’occhiello del territorio. Come ANCI Umbria, siamo fermamente convinti che tali progetti siano pilastri strategici per un futuro incentrato su sostenibilità, qualità e benessere della comunità».

Per Andrea Marchini, docente di Marketing Agroalimentare, dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Università di Perugia,«il cibo non può essere più classificato come un “bene di largo consumo” e, ancora di più, non può essere gestito o normato come una “merce” oggetto di un semplice scambio. È piuttosto un bene dalle innumerevoli caratteristiche, molte delle quali di natura collettiva, fino anche a divenire strumento di innovazione sociale».

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