Come richiedere l’annullamento del CMOR (Corrispettivo Morosità) illegittimo

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Contributi per le imprese

 


Vorrei condividere l’esperienza di quello che ritengo sia un sopruso da parte delle società che forniscono energia elettrica ai consumatori (famiglie e piccole imprese), e come fare per riavere indietro l’eventuale denaro che illegittimamente queste società hanno cercato di sottrarre ai malcapitati.

La metto qui sul forum perché ho fortunatamente la possibilità di ricaricare l’auto elettrica a casa, con prelievi da rete piuttosto consistenti, e quindi credo che la vicenda possa interessare magari anche altri a cui è successa la stessa cosa o – anche se spero non vi capiti – potrebbe succedere in futuro.

Faccio una premessa in po’ lunga per inquadrare la situazione. Se avete fretta, andate in fondo dopo il separatore verde “===============”.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

Nel bel mezzo della crisi dei prezzi dell’energia, alcune società hanno ben pensato di approfittarsene dei contratti stipulati a prezzo fisso per i quali avevano sostanzialmente la facoltà di modificare a piacimento il prezzo dell’energia, in alcuni casi addirittura quintuplicandolo rispetto alle offerte precedenti, ma facendolo nel periodo in cui le modifiche contrattuali erano bloccate dal Decreto Aiuti Bis (10 agosto 2022 – 30 giugno 2023).

L’AGCM ha aperto un procedimento istruttorio nei confronti di queste società e ha sanzionato alcune di esse per un totale di più di 15 milioni di Euro.

Una di queste società – probabilmente non “soddisfatta” della sanzione – ha ben pensato di aggirare la questione adottando alcuni “accorgimenti” per cercare di evitare che l’utente venisse informato dell’aggiornamento delle condizione economiche (il prezzo della componente energia). Uno di questi utenti sono purtroppo io, con ben 2 contratti luce…

Le società che forniscono energia elettrica, infatti, per qualsiasi cambiamento contrattuale e/o delle condizioni economiche, devono dare avviso scritto all’utente con almeno 3 mesi di anticipo, in modo che l’utente possa valutare se passare o meno ad un operatore che possa offrirgli delle condizioni più vantaggiose.

Il problema è che non c’è nessun obbligo che questa comunicazione debba essere inviata tramite raccomandata, ma può essere mandata via email o anche con posta cartacea.

Nei miei due contratti con questa società, non ho mai avuto nessuna comunicazione cartacea, ma avevo attivato da subito l’invio della bolletta e delle comunicazioni via email.

Per il primo dei due contratti, questa società ha sì inviato l’email con il dovuto anticipo, ma questa email era confezionata più come messaggio promozionale che come comunicazione importante contenente un cospicuo aumento del prezzo energia (nel mio caso, quadruplicato!!!), perché né nell’oggetto della email né nel corpo del messaggio era indicato a cosa si riferisse il contenuto dell’allegato PDF:

Oggetto: ABBIAMO QUALCOSA DI IMPORTANTE DA COMUNICARTI.
Corpo del messaggio: Ciao LUCA, ogni volta che c’è un cambiamento nel mondo Società Elettrica, per noi è importante comunicartelo.
Scopri tutti i dettagli nel documento allegato. Restiamo a disposizione per chiarimenti. Cordiali saluti, Società Elettrica

La mail inviata l’anno precedente, sempre relativa alla variazione delle condizioni economiche, arrivata all’inizio di febbraio 2022, era invece di tutt’altro tenore (in positivo: email chiara in tutte le sue parti):

Contabilità

Buste paga

 

Oggetto: SOCIETÀ ELETTRICA – NUOVE CONDIZIONI ECONOMICHE
Corpo del messaggio: Gentile Cliente, ti inviamo l’aggiornamento dei prezzi per l’offerta di energia elettrica attiva con Società Elettrica, validi per il prossimo periodo di decorrenza.
Per ogni dettaglio o chiarimento sulle condizioni economiche e contrattuali dell’offerta: CLICCA QUI
oppure chiama il Servizio Clienti di Società Elettrica all’ 800 000 000.

Nel mio e anche in altri casi (ci sono state più di 600 segnalazioni!!), poi, questa email è stata intercettata addirittura dal filtro antispam ed è andata a finire nella “Posta indesiderata”. La comunicazione dell’aumento del prezzo dell’energia non è quindi mai arrivata al destinatario.

Nel secondo contratto, la modalità mi pare ancor più torbida. Ad un certo punto questa società ha smesso di inviarmi le bollette e le comunicazioni, né via email né per posta ordinaria. Questa utenza è poco usata e francamente mi “fidavo” di quella società, per cui non me ne sono preoccupato più di quel tanto. Poi in quel periodo (2022-2023) erano stati tolti gli oneri di sistema e le bollette erano sostanzialmente rimaste invariate. Quando poi hanno reintrodotto gli oneri, mi vedo la bolletta raddoppiare, e quindi a quel punto, andando a vedere il dettaglio delle bollette, mi sono accorto che l’operatore aveva alzato per ben 2 volte il prezzo dell’energia nel periodo di “buio”, triplicandone l’ammontare, senza che a me fosse mai arrivata alcuna comunicazione né via email né cartacea. L’operatore aveva unilateralmente deciso di inviare le comunicazioni di rinnovo delle condizioni economiche via posta cartacea, sebbene io avessi attivato la modalità via email e sebbene in questo caso fosse disponibile la PEC nei pubblici registri. Nessuna comunicazione cartacea è comunque mai arrivata. Subito dopo il secondo innalzamento del prezzo energia, l’operatore ha ricominciato ad inviare le comunicazioni e le bollette via email, e addirittura la successiva comunicazione di rinnovo del prezzo energia (questa volta al ribasso) inviata via PEC.

Per entrambi i contratti, appena me ne sono accorto, ho bloccato il RID ed effettuato il cambio operatore, ma purtroppo per la prima fornitura (quella di casa) era già troppo tardi perché le ultime bollette prima di accorgermi del problema erano esorbitanti (600 e 460 Euro, rispetto alla media di 120-130 Euro…). e quindi alla fine, pur non avendo pagato le ultime due bollette prima del cambio fornitore (ci hanno impiegato quasi 3 mesi…), per questa fornitura sarei ancora in “credito” di circa 100 Euro…

Ho quindi inviato svariate messe in mora e diffide ad adempiere (a cui l’operatore all’ultima non ha risposto…), ho fatto addirittura la procedura di conciliazione con Arera che si è conclusa con esito negativo, e dopo la quale teoricamente l’unico modo per recuperare il credito è andare in giudizio, ma niente: l’operatore ha avviato la procedura di recupero del credito tartassandomi di telefonate, SMS, email, lettere e nel caso del secondo contratto anche una PEC mandata da un avvocato. Ad un certo punto mi sono stufato e gli ho mandato la diffida a smettere di molestarmi (era un vero e proprio tentativo di coercizione), e ho segnalato l’avvocato che ha mandato la PEC al relativo ordine per violazione del Codice Deontologico Forense (l’avvocato conosceva bene tutta la vicenda, e quindi ha agito in malafede).

Nonostante le diffide e la conciliazione negativa, l’operatore ha fatto richiesta del CMOR (650 Euro!!) per il contratto casa, che è il corrispettivo delle ultime fatture insolute. Il vecchio operatore, cioè, fa richiesta al Gestore del Sistema Indennitario, che a sua volta comunica l’avvio della procedura al Distributore, che versa il corrispettivo richiesto nella Cassa del Sistema, che viene fatturato al nuovo operatore, che accredita il corrispettivo di morosità in bolletta all’utente.
Questo denaro rimane nella Cassa del Sistema per un certo periodo (non so esattamente, ma dovrebbero essere almeno 3-4 mesi) durante il quale l’utente può fare reclamo che, se si rileva fondato, comporta l’annullamento del CMOR e la restituzione di quanto accreditato precedentemente in bolletta dal nuovo operatore.

Il CMOR è stato introdotto per tutelare gli operatori dalla semplicità del “turismo energetico” (dove uno cambia intenzionalmente operatore per evitare di pagare le ultime bollette…), ma anche loro devono rispettare le regole e non dovrebbero richiederlo quando non sono soddisfatte le condizioni imposte da Arera.

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Delibera veloce

 

Per ottenere l’annullamento del CMOR illegittimo:

  1. Bisogna innanzitutto inviare formale reclamo al precedente operatore, indicando le ragioni per le quali si ritiene illegittima la richiesta del CMOR.
    Nel mio caso, l’operatore non aveva risposto in maniera soddisfacente alla prima messa in mora e diffida, non ha risposto per nulla alla seconda messa in mora e diffida nella quale richiedevo “prova” dell’invio della mail; inoltre era già stato esperito il tentativo di conciliazione con esito negativo, per cui l’unico modo per ottenere l’eventuale credito è agire in giudizio (sia da parte dell’utente che dell’operatore).
  2. Se l’operatore non risponde o risponde in maniera non soddisfacente/negativa, bisogna accedere al Portale dello Sportello per il consumatore Energia e Ambiente (si accede tramite SPID o CIE)
  3. Una volta effettuato l’accesso, bisogna selezionare “Elettricità e Gas” come area di interesse.
  4. Bisogna poi selezionare “Nuova pratica per Servizi Elettrici e Gas”.
  5. Come servizio desiderato bisogna selezionare dal menu a tendina “Supporto per annullamento addebito CMOR”.
  6. Se il contratto non è intestato a voi (es. a consorte o al genitore), bisogna rispondere “Sì” alla domanda “Sta presentando la richiesta per conto di un altro soggetto?”, altrimenti si mette “No”.
  7. Si seguono quindi tutti i vari passaggi, inserendo eventualmente i dati del delegante, l’indirizzo di residenza, il codice POD, i dati dell’attuale fornitore, ecc.
  8. Alla schermata “Richiede supporto per” bisogna selezionare “Annullamento del CMOR addebitato in assenza delle condizioni previste dall’Autorità”, inserendo la data del reclamo inviato al precedente fornitore, se è stata ricevuta una risposta, e una descrizione sintetica dei fatti (si hanno solo 500 caratteri a disposizione).
  9. Nell’ultima schermata viene chiesto di caricare i vari documenti: copia bolletta nuovo fornitore riportante il CMOR, copia reclamo inviato precedente fornitore, eventuale risposta ricevuta, altri documenti utili. Per gli altri documenti utili, siccome fa selezionare solo un file, io ho accorpato i vari PDF tramite il programma gratuito pdftk.
  10. Si può eventualmente salvare la richiesta in bozza per completarla successivamente, altrimenti è possibile inviarla subito.

La pratica viene analizzata da una persona, che, verificati i presupposti per l’annullamento, manda lettera al precedente fornitore che dovrà procedere all’annullamento del CMOR ed inviare comunicazione sia al portale che all’utente. La lettera inviata all’operatore si trova tra i documenti della pratica, accessibili sempre dal portale.

Il tutto è durato circa un mese, e nella bolletta successiva c’era già un rimborso parziale (perché l’importo della bolletta era meno del CMOR). Il resto del CMOR dovrebbe venire rimborsato nelle prossime 2-3 bollette.

E nonostante tutto ciò, l’operatore ha avviato nuove procedure per il recupero del credito tramite un’altra società, violando tra l’altro la privacy e la diffida inviatagli perché l’unico modo che avevo autorizzato per le comunicazioni era solo via PEC (hanno invece mandato lettere cartacee, email, ed effettuato telefonate, ma io non ho mai autorizzato a dare a terzi il mio numero di telefono e la mia email…). All’ultima telefonata mi sono spazientito quando la società di recupero crediti ha chiesto a me di inviargli le PEC di messa in mora e diffida, quando sicuramente possono averle dall’operatore… Gli ho detto di inviarmi formale richiesta via PEC, ma indovinate? Non hanno mandato nulla…

Nel caso invece abbiate già pagato le bollette “illegittime” e quindi non c’è nessun CMOR, oppure come nel mio caso è rimasto un credito che vi dovrebbe l’operatore, l’unica soluzione purtroppo è fare causa al precedente fornitore che, per importi inferiori a 1.100 Euro, è possibile anche senza avvocato.
Prima di fare causa, bisogna esperire il tentativo di conciliazione (gratuito), cui si accede sempre dal Portale dello Sportello per il consumatore selezionando “Servizio conciliazione”. Verrà fatta una videoconferenza, purtroppo in casi come questo l’esito sarà sicuramente negativo, ma è comunque condizione di procedibilità per la causa.

Nel caso poi l’AGCM abbia aperto un procedimento istruttorio, il consiglio è quello di aspettare l’esito: il Giudice di Pace sarà sicuramente più prone a darvi ragione se c’è una multa/ordinanza dell’AGCM. :-)

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

E, in ogni caso, segnalate il “sopruso” all’AGCM: bastano infatti anche (relativamente) poche segnalazioni per far aprire un procedimento nei confronti di queste società che cercano di eludere in modo illegittimo il Codice di Condotta Commerciale.



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