Israele, iniziato il rilascio dei detenuti palestinesi
E’ iniziato il rilascio di palestinesi detenuti in Israele come previsto dall’accordo per la liberazione degli ostaggi trattenuti da oltre un anno nella Striscia di Gaza. Lo riferisce Haaretz dopo il rinvio da parte di Israele del rilascio dei prigionieri palestinesi in segno di protesta per le circostanze in cui nelle scorse ore sono stati liberati ostaggi israeliani a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.
L’ufficio di Netanyahu: “Ricevute garanzie su prossime liberazioni ostaggi”
Israele ha ricevuto garanzie dai mediatori sul fatto che non si ripeteranno in futuro le scene di caos a cui si è assistito oggi durante il rilascio dei sette ostaggi a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha sottolineato l’ufficio del primo ministro, Benjamin Netanyahu, secondo quanto riferito dal Times of Israel.
Netanyahu aveva bollato come “scioccanti” le scene in cui si vedeva una degli ostaggi, Arbel Yehoud, avanzare a piedi terrorizzata dalla presenza di una folla e di miliziani armati e a volto coperto che le si accalcavano intorno. Il primo ministro aveva deciso di posticipare di alcune ore la liberazione dei 110 detenuti palestinesi che, ricevute ora le garanzie, dovrebbe iniziare alle 16 ore italiane.
“A seguito della richiesta del primo ministro Netanyahu, i mediatori si sono impegnati a garantire ai nostri ostaggi un passaggio sicuro nei prossimi rilasci”, si legge in una nota.
Stop al rilascio detenuti palestinesi dopo caos ostaggi
Israele ha fermato le operazioni di rilascio dei prigionieri palestinesi, previsto nel quadro dell’accordo sul cessate il fuoco, in segno di protesta per le scene di caos che hanno accompagnato la liberazione a Gaza degli ostaggi Arbel Yehoud, Gadi Mozes e dei cinque cittadini thailandesi. Lo riferisce Canale 12, precisando che i detenuti palestinesi erano sugli autobus, pronti per essere rilasciati, quando è stato dato loro l’ordine di scendere.
Guerra Israele, liberati 2 ostaggi israeliani e 5 thailandesi
I due ostaggi israeliani e i cinque thailandesi sono stati consegnati alla Croce Rossa, lo riferiscono l’Idf e lo Shin Bet. I sette rapiti vengono ora portati al punto di incontro con l’esercito israeliano dentro la Striscia di Gaza. Libera anche la soldatessa Agam Berger che è stata consegnata alla Croce Rossa.
La donna è emersa dalle macerie di Jabalia, è stata prima condotta sul palco allestito per la sua liberazione da Hamas e ha salutato. Il portavoce dell’Idf, da parte sua, ha riferito che la soldatessa liberata è in viaggio verso il punto d’incontro con l’esercito israeliano.
L’esercito israeliano e lo Shin Bet hanno riferito che un’unità d’élite ha accompagnato Berger in Israele, dove avrà luogo una prima valutazione medica. La soldatessa sta incontrando i genitori nella base di Reem dopo 482 giorni di prigionia.
Il punto in cui è stata liberata la soldatessa, rapita dalla base militare di Nahal Oz il 7 ottobre 2023, è uno spiazzo sterrato in mezzo a edifici in macerie, dove la distruzione provocata dai bombardamenti è totale. Come si vede nelle immagini trasmesse dalle tv arabe. Nessuna casa è rimasta in piedi. Bandierine palestinesi sono ovunque.
A Gaza si sta ripetendo il rilascio-spettacolo già visto sabato scorso quando sono state rilasciate quattro soldatesse. I punti d’incontro scelti da Hamas e la Jihad Islamica per il rilascio oggi degli ostaggi israeliani e thailandesi sono 3, vicino alla casa di Sinwar a Khan Yunis, a Beit Lahia e a Jabalia: nei punti d’incontro, come si vede dalle immagini trasmesse da Gaza, stanno confluendo terroristi armati e a volto coperto e civili. I miliziani riprendono e fotografano le scene, i comandanti, la folla che si sta raccogliendo. A Gaza si sta ripetendo il rilascio-spettacolo già visto sabato scorso quando sono state rilasciate quattro soldatesse.
“Vedo con grande gravità le immagini sconvolgenti durante il rilascio dei nostri rapiti. Questa è un’ulteriore prova della crudeltà impensabile dell’organizzazione terroristica Hamas. Esigo che i mediatori assicurino che immagini simili non si ripetano e garantiscano la sicurezza degli ostaggi. Chiunque osi fare del male ai nostri rapiti, avrà la sua punizione”. Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu.
“Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato di posticipare il rilascio dei terroristi palestinesi previsto per oggi fino a quando non sarà garantita una sicura liberazione degli ostaggi nelle prossime fasi. Israele chiede agli intermediari di ottenere questa assicurazione”. Lo comunica l’ufficio del premier.
Per la prima volta dal cessate del fuoco, Hezbollah ha lanciato un drone verso su Israele, che è stato abbattuto”, ha riferito il portavoce dell’Idf. “L’Idf non permetterà ad Hezbollah di condurre attività terroristiche dal Libano e agirà per eliminare qualsiasi minaccia contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini”, ha detto.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link