Dal 24 al 27 gennaio la città di Siena è stata protagonista dell’evento enoico che apre l’anno degli appuntamenti organizzati da Merano Wine Festival, che ha visto più di 150 produttori presenti e oltre 600 vini in degustazione nella prestigiosa sede di Santa Maria della Scala.
La giornata di sabato 25 gennaio si è aperta con la conferenza stampa dove è stata presentata la prima edizione di Merano Wine Festival Calabria- Essenze del Sud, che si terrà a Cirò superiore, Cirò Marina e Borgo Saverona dal 7 al 9 giugno 2025. Il presidente del Consorzio di tutela del Cirò Paolo Ippolito ha inoltre comunicato che in quelle date verrà ufficialmente istituita la DOCG Cirò, a compimento di un percorso di valore iniziato tempo fa.
Domenica 26 nella Sala Sant’Ansano è stato presentato il Merano Interwine Festival, che si terrà a Guangzhou in Cina dal 20 al 22 maggio: Marco Facchini ha illustrato come è articolato il mercato cinese e l’attività di promozione delle aziende supportate dal brand di Merano Wine Festival. Sicuramente la Francia mantiene il primo posto nell’import, mentre il nostro paese si posiziona intorno al 4°/5° posto dopo Cile e Spagna.
Durante la masterclass Anfora Revolution, condotta da Helmuth Köcher e Andrea Radic, sono stati presentati 6 vini di alcune regioni italiane e un settimo dalla Georgia; è stata sottolineata l’importanza dei materiali che vengono utilizzati per la costruzione delle anfore e soprattutto la temperatura di cottura, che può far variare grandemente la porosità.
Il primo vino in degustazione Igt Toscana Verment’Oro 2023 di Sequerciani, che nasce da una precisa ricetta che prevede l’utilizzo in fermentazione e 8 mesi sulle bucce di un 60% in anfore Tava, di un 10% di Qvevri e per il restante 30% sia l’acciaio che le botti di acacia. Il vino viene imbottigliato senza aggiungere solfiti e l’azienda toscana è in conduzione biodinamica. Giallo dorato luminoso, mela golden, pesca gialla, zafferano, the e senape. Il sorso è equilibrato, e il finale di media persistenza.
Igt Marche Indisciplinato 2022 di Tenuta San Marcello nasce dal Verdicchio, raccolto anche come vendemmia tardiva è molto interessante: vengono utilizzate anfore georgiane e si aggiunge un circa 30% di raspi. Il vino risulta piacevolmente equilibrato tra le parti dure e morbide, che ne assicurano piacevolezza e bevibilità. Nespola, miele, cera d’api, fiori di senape, cenni erbacei caratterizzano il profilo olfattivo.
Colli di Luni Doc Anfora 2020 – La Pietra del Focolare. Un Vermentino che mantiene la tipicità dei profumi e del territorio da dove proviene. Solo 580 bottiglie. Fermentazione in acciaio con macerazione sulle bucce per 9 mesi e follature frequenti. Per l’affinamento vengono usate le anfore Tava. Note agrumate, ginestra, elicriso, erbe aromatiche. Grande sapidità nel finale di bocca.
Nebbiolo Canavese Doc 2022 La Vila di Luca Leggero: il picotener , variante autoctona del Nebbiolo, viene affinato in anfore Tava, dopo aver fermentato in tini di acciaio. Ribes rosso e nero, rosmarino, mora, tabacco. Molto equilibrato, tannino disciplinato e gradevole sapidità.
Dal Lago di Caldaro in Alto Adige Barleith 2020 di Andrea Dichristin, azienda biodinamica Tropfltalhof.
La vinificazione in proprio delle uve delle vigne è iniziata nel 2004 e in cantina vengono utilizzate le anfore Tava. Barleith è ottenuto prevalentemente da Cabernet Sauvignon coltivato nell’omonimo vigneto; 7 mesi sulle bucce a cui seguono 14 mesi in anfora.
Robin Baum- The Egg Man ha presentato il suo Igt Veneto Pinot Nero 2018. Egli raccoglie le partite delle uve e le vinifica in cantine localizzati in diverse regioni d’Italia. Il Pinot Nero nasce nella Cantina a Bassano del Grappa, fermenta in legno e sosta 2 anni in contenitori Clayver, a forma di uovo. Un vino elegante, che si propone con un profilo olfattivo ricco di note di frutti di bosco, pepe, lampone, viola. Il tannino è suadente e ben integrato.
A concludere la masterclass, un vino della Georgia, dell’azienda Kardanakhi 1888 presentato dalla Wine Ambassador Tamar Tchitchiboshvili : un vino macerato, vinificato in anfora prodotto da tre vitigni: rkasiteli, mtsvane e khikhwi. Ginestra, gelsomino, agrumi, miele e spezie. In bocca si fa apprezzare per la struttura, l’estrema grazia e la bella persistenza.
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