Il 2025 si presenta come un anno cruciale per la sostenibilità, ma non privo di ostacoli. Mentre a livello globale si intensificano gli sforzi per un futuro più verde, le recenti evoluzioni politiche negli Stati Uniti gettano un’ombra di incertezza. Le ambizioni globali di decarbonizzazione e di economia circolare si confrontano con la possibilità concreta che gli Stati Uniti, sotto la nuova amministrazione, prioritizzino i combustibili fossili, smantellino l’Inflation Reduction Act e si sono già ritirati dall’accordo di Parigi.
L’ Accordo di Parigi che è al decimo anniversario e richiderebbe uno sprint deciso fino al 2030, invece il mondo degli affari e gli investimenti si trovano a navigare in un panorama complesso, dove le promettenti tendenze verso la sostenibilità si scontrano con politiche e lobby di potere che sembrano voler fare un passo indietro.
Ciononostante, secondo un articolo molto interessante di Economist Impact, vi sono diverse tendenze che trasformeranno positivamente il 2025.
La trasparenza è la nuova regola
La parola d’ordine per le aziende è “disclosure” (divulgazione). La direttiva CSRD dell’Unione Europea impone una maggiore responsabilità e trasparenza alle grandi aziende, richiedendo di rendere pubblico l’impatto reale delle loro attività. Questo significa che il greenwashing avrà vita dura, mentre le aziende saranno spinte ad abbracciare un futuro a basse emissioni di carbonio. Non solo, l’ISSB (International Sustainability Standards Board) sta lavorando per standardizzare a livello globale i report sulla sostenibilità (ndr: in Europa, l’Efrag ha fornito insieme alla CSRD gli ESRS, anche nella versione per reporting volontario), fornendo agli investitori una base globale per le informazioni ESG. La fiducia nel valore della sostenibilità è aumentata vertiginosamente, passando dal 21% al 63% tra il 2022 e il 2023, e questo sottolinea quanto sia diventata cruciale per le decisioni aziendali.
L’economia circolare: un modello di crescita in crescita
Il modello dell’economia circolare, basato su riparazione, riutilizzo e riciclo delle risorse, sta diventando sempre più influente. Si prevede che questo modello crescerà fino a 2.882 miliardi di dollari entro il 2031, partendo dai 696 miliardi del 2024. In settori difficili da decarbonizzare, come la manifattura e le costruzioni, l’integrazione di questo modello nelle operazioni può garantire un futuro finanziariamente solido e sostenibile.
Cosa succederà negli Stati Uniti?
Il cambio di amministrazione negli Stati Uniti potrebbe avere un forte impatto sull’azione climatica. Il nuovo presidente potrebbe dare la priorità alla produzione di combustibili fossili, smantellare l’Inflation Reduction Act e, come è noto, ha firmato già il decretp per ritirarsi dall’accordo di Parigi. Le nuove tariffe del 10%-20% su tutte le merci importate, con un 60% dalla Cina, potrebbero anche ostacolare gli sforzi per la sostenibilità. In particolare, le tariffe potrebbero rallentare l’adozione di veicoli elettrici, di cui gli Stati Uniti sono i principali importatori, ostacolando la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti.
Finanziare un futuro sostenibile
Finanza climatica: colmare il divario negli investimenti
Il capitale privato è cruciale per integrare il finanziamento climatico da 100 miliardi di dollari della COP29, aiutando i Paesi emergenti a investire in tecnologie verdi. Settori come le energie rinnovabili offrono opportunità, ma i rischi percepiti frenano gli investitori. Un’analisi mirata, anziché basata sui soli dati storici, consente di valutare meglio rischi e vantaggi.
Strumenti come la finanza mista riducono il rischio per gli investitori privati, mentre il modello debito per il clima libera risorse nei Paesi in via di sviluppo, creando ambienti più favorevoli agli investimenti sostenibili.
L’acqua: un investimento vitale
La sicurezza idrica è un’altra tendenza d’investimento in crescita. Inondazioni e siccità sempre più frequenti e intense causano carenze idriche, contaminazione e minacce alla salute umana, all’energia e all’approvvigionamento alimentare. La necessità di gestire l’acqua in modo sostenibile, economico ed equo sta crescendo. Le soluzioni software per il monitoraggio delle utenze idriche dovrebbero raggiungere un mercato di 5,1 miliardi di dollari entro il 2030. Tecnologie di trattamento e riutilizzo dell’acqua, come i sistemi a circuito chiuso, sono fondamentali per garantire una gestione più efficiente delle risorse idriche.
La biodiversità: un tesoro da proteggere
Oltre ai rischi legati al cambiamento climatico, le aziende stanno prendendo sempre più coscienza dell’importanza di proteggere la biodiversità. Gli investitori stanno spostando capitali verso aziende che non danneggiano gli ecosistemi. Il Global Biodiversity Framework (GBF) con i suoi 23 obiettivi per rallentare la perdita di biodiversità entro il 2030 è un riferimento importante. I fondi aperti e gli ETF che si concentrano sulla biodiversità hanno visto crescere i propri asset a 3,7 miliardi di dollari dal 2021.
Il cibo del futuro
Le catene di approvvigionamento alimentare globali sono sempre più minacciate da eventi meteorologici estremi e conflitti internazionali. La trasformazione del settore alimentare verso un modello più sostenibile è essenziale e il mercato di innovazioni alimentari ecocompatibili, come carne coltivata in laboratorio e proteine vegetali, offre grandi opportunità per gli investitori. L’acquaponica, una tecnica che unisce l’allevamento ittico tradizionale con la coltivazione idroponica delle piante, è un mercato emergente che dovrebbe raggiungere 1,1 miliardi di dollari entro il 2031. L’intelligenza artificiale (AI) ha un ruolo chiave nel rendere i sistemi alimentari più sostenibili, dalla coltivazione alla distribuzione.
In sintesi, il 2025 potrebbe riservare più cambiamenti di quanto si creda nel campo della sostenibilità, sostenuto da investimenti mirati, innovazioni tecnologiche e una crescente consapevolezza sull’importanza di proteggere il nostro pianeta.
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