S. Severino. Romano vince la sua battaglia giudiziaria

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di Mario Rinaldi

Si difende un battagliero Giovanni Romano, consigliere di opposizione del Movimento Civico Sanseverinese, contro le voci che lo accusavano di aver diffamato il titolare dell’impresa che demolì il Palazzetto dello Sport di Mercato San Severino, attualmente ancora in attesa di essere edificato. Non solo. L’ex sindaco ha anche affermato di valutare la possibilità di avviare azioni in sede penale e civile per tutelare la sua onorabilità e chiedere il risarcimento dei danni subiti. “Ho atteso due anni e mezzo, serenamente e sempre con la massima fiducia nei confronti della Magistratura – ha esordito Romano – La pazienza è stata ripagata. Il 24 ottobre scorso il Giudice ha archiviato la querela per diffamazione presentata contro di me nell’aprile del 2022. Eravamo in piena campagna elettorale quando il titolare dell’impresa che demolì (e che non ha ancora ricostruito) il nostro Palazzetto dello sport presentò un esposto-denuncia perché ritenne di essere stato diffamato riguardo le notizie che avevo divulgato per informare la Comunità sulle irregolarità della procedura amministrativa approvata dalla sis-amministrazione e dal Consiglio Comunale. Ringrazio l’avvocato Marco Senatore per la professionalità con la quale ha dimostrato la mia completa estraneità all’abietto reato attribuitomi e con il quale valuterò l’eventualità di avviare azioni in sede penale e civile per tutelare la mia onorabilità e chiedere il risarcimento di tutti i danni”. Romano ha anche tenuto a precisare che “non ho mai diffamato l’impresa e il suo titolare. Ho solo esercitato il mio diritto-dovere di cittadino prima e di Consigliere Comunale dopo, esponendo fatti che sono stati valutati dall’Autorità Giudiziaria. Ed è anche in base a questi fatti da me denunciati che, nel maggio del 2023, fu disposto il sequestro preventivo dell’area di cantiere del palazzone privato in costruzione dove un tempo c’era il nostro vecchio Palazzetto. Ad oggi, il cantiere è ancora sequestrato e del nuovo Palazzetto dello Sport (che doveva essere concluso tre anni fa!) non vi è alcuna traccia. Siamo convinti che va fatta piena luce sulle evidenti e gravissime responsabilità dei dis-amministratori che decisero di avviare la procedura”. Un altro passaggio, il consigliere di minoranza ha voluto evidenziarlo proprio sull’aspetto procedurale legato allo start dei lavori del Palazzetto. “Mi riferisco – afferma Giovanni Romano – all’Udienza Preliminare dello scorso 16 ottobre nella quale il Gupo presso il Tribunale di Nocera Inferiore ha ammesso la costituzione di parte civile del Comune contro gli imputati nel procedimento penale (tra cui il titolare dell’impresa che mi denunciò) ritenendo sussistente, seppur in astratto, i danni causati al Comune stesso. Il legale incaricato dalla dis-amministrazione di costituirsi parte civile ha evidenziato che le modalità di pagamento del corrispettivo stabilito per l’alienazione dell’area del vecchio Palazzetto comunale non sono state rispettate e che il danno patrimoniale più rilevante è costituito dall’abbattimento del vecchio Palazzetto e dall’impossibilità di realizzare l’opera di pubblico interesse a favore della Comunità”. Da qui sono scaturiti una serie di interrogativi da parte di Romano: “Mi chiedo: chi ha deciso la procedura che portò alla “vendita” del terreno comunale e all’abbattimento del vecchio Palazzetto? L’Amministrazione Comunale! Chi ha approvato il progetto definitivo dell’intervento? Il Consiglio Comunale. Chi ha approvato il progetto esecutivo? Il Sindaco e la Giunta Comunale”. In ultimo, il suggerimento con tono polemico: “Allo stato attuale – conclude Giovanni Romano – l’ammissione del Comune quale parte civile nel procedimento penale rafforza ulteriormente la necessità di procedere con urgenza alla risoluzione contrattuale per inadempienza e avviare, altrettanto urgentemente, le azioni più opportune per recuperare i danni causati alla nostra Comunità. La dis-amministrazione Comunale dovrebbe immediatamente riprendersi l’area ceduta al concessionario, dove un tempo c’era il Palazzetto abbattuto (che, peraltro, non è stata ancora completamente pagata al Comune) e agire nei confronti di chi, nel 2019, ha causato questo disastro approvando una procedura giudicata illegittima. Ma oggi la dis-amministrazione è guidata da chi la guidava anche nel 2019. Che sia questo il motivo che impedisce di agire per tutelare adeguatamente i diritti dei cittadini?”. Una questione che, a quanto sembra, è destinata ad avere dei riflessi in un futuro prossimo.

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