Si svolgerà il prossimo 5 febbraio, a Firenze, un presidio di protesta indetto dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana), in collaborazione con altre Associazioni di persone con disabilità della Toscana, per chiedere che vengano affrontate le numerose criticità riscontrate nella fase di transizione alla nuova disciplina per l’erogazione dei contributi per la Vita Indipendente definita dalla Regione. Tra le sette richieste avanzate, vi è anche quella di non dover anticipare i contributi individuali riconosciuti (cosa che metterebbe in seria difficoltà chi ha maggiore necessità di assistenza).
Si svolgerà il prossimo 5 febbraio, a Firenze, un presidio di protesta indetto dall’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente della Toscana), in collaborazione con altre Associazioni di persone con disabilità della Toscana, per chiedere che vengano affrontate le numerose criticità riscontrate nella fase di transizione alla nuova disciplina per l’erogazione dei contributi per la Vita Indipendente definita dalla Regione. Come accennato, l’iniziativa si svolgerà a Firenze, a partire dalle ore 10.30, davanti alla sede della Presidenza Regionale Toscana (in Piazza Duomo n. 10).
Ritenendo di non essere in grado di aumentare il fondo regionale per la Vita Indipendente delle persone con grave disabilità (intesa come assistenza personale autogestita), ed essendosi formata una considerevole lista di attesa per accedere ai contributi individuali, la Regione Toscana ha avviato una procedura di cofinanziamento del servizio attraverso il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+, se ne legga approfonditamente nei testi segnalati in calce). Questa modifica ha comportato una variazione della disciplina per l’accesso ai contributi individuali che però, secondo le Associazioni che stanno promuovendo la protesta, non offre sufficienti garanzie in merito all’erogazione dei contributi in questione. Nonostante le rassicurazioni espresse in più occasioni dall’Assessora regionale alle Politiche Sociali Serena Spinelli, le Associazioni hanno constatato che gli impegni presi a livello istituzionale non sono stati onorati. Anche le richieste di interloquire direttamente con il Presidente della Regione Eugenio Giani non sono andate a buon fine. Da qui la decisione di scendere ancora una volta in piazza per chiedere al Presidente della Regione di affrontare i molteplici problemi riscontrati in questa fase di transizione. Considerando che il prossimo 20 febbraio dovrebbero uscire le graduatorie relative alle domande presentate nel bando FSE+ aperto lo scorso 14 ottobre, le Associazioni di persone con disabilità chiedono con urgenza:
1) che a tutte le persone con disabilità venga erogato l’intero contributo mensile per la Vita Indipendente prima della fine di ciascun mese solare (la nuova disciplina prevede invece che le persone con disabilità debbano anticipare le somme, cosa che mette in seria difficoltà chi ha maggiore necessità di assistenza);
2) che la rendicontazione diventi trimestrale (la nuova disciplina prevede che sia mensile);
3) che a chi ha maggiori esigenze di assistenza (avendo risposto in modo affermativo ad almeno otto item del “Quadro G –Bisogni di assistenza personale”) venga automaticamente assegnato di diritto il massimo del finanziamento individuale previsto dalla Regione Toscana per la Vita Indipendente (senza che ciò sia subordinato ad altri parametri);
4) che venga garantita la continuità di tutti i progetti in essere;
5) che nel ricalcolo degli importi dei contributi venga incluso il recupero dell’inflazione dal 2012;
6) che i contributi erogati a Firenze vengano allineati al tetto stabilito dalla Regione.
Inoltre, poiché la Giunta ha presentato in Consiglio una Proposta di Legge regionale di modifica della normativa sull’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), che però non interviene in alcun modo sulla possibilità che le persone con grave disabilità siano sfrattate dagli alloggi pubblici per il superamento del limite dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), cosa che distruggerebbe la vita, indipendente e non, di non poche persone disabili, ai punti sopraelencati è stato aggiunto il seguente:
7) che venga eliminato l’ISEE come causa di sfratto delle persone disabili dall’Edilizia Residenziale Pubblica. (S.L.)
Per maggiori informazioni: avitoscana@avitoscana.org
Vedi anche:
AVI Toscana – Associazione Vita Indipendente della Toscana.
Toscana, nessun esito per il presidio di protesta per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 9 dicembre 2024.
Toscana: un presidio per chiedere che i contributi per la Vita Indipendente vengano erogati in anticipo, «Informare un’h», 4 dicembre 2024.
Toscana, la questione degli anticipi dei contributi per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 4 novembre 2024.
Toscana: aperti i nuovi bandi per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 14 ottobre 2024.
Toscana, uscirà a metà ottobre il bando per la Vita Indipendente, «Informare un’h», 7 ottobre 2024.
Toscana: prosegue la modifica della disciplina dei progetti di Vita Indipendente, «Informare un’h», 7 agosto 2024.
Toscana, nuova disciplina per i progetti di Vita Indipendente delle persone con disabilità, «Informare un’h», 3 luglio 2024.
Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Simona
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