Una preziosa Linotype approda al Museo d’Impresa Carta di Soveria Mannelli (CZ) arricchendone la storia editoriale.
AIMSC (Associazione Italiana dei Musei della Carta e della Stampa) informa che si aggiunge un altro importante tassello alla storia della stampa italiana grazie alla generosa donazione di Antonio Scaccabarozzi, storico socio di AIMSC.
È una Linotype modello 5, matricola 60890, che è stata recentemente ricondizionata e consegnata al Museo d’Impresa Carta di Rubbettino Editore di Soveria Mannelli, in provincia di Catanzaro. La donazione assume un significato particolarmente toccante, essendo dedicata alla memoria del compianto Franco Pastorello, scomparso nel 2018, come ha commentato Scaccabarozzi, che ha fortemente voluto che questa macchina trovasse casa in un museo dove potesse essere apprezzata e preservata per le future generazioni.
«Siamo profondamente grati per questa donazione ‒ ha dichiarato Tania Cerquiglini, Responsabile del Museo. ‒ Questa Linotype arricchisce significativamente la nostra collezione e ci permette di raccontare in modo ancora più completo l’evoluzione delle tecniche di stampa nel corso del tempo.»
Marco Rubbettino, Direttore Generale della Rubbettino, importante azienda di stampa ed editoria della regione e non solo, ha così sottolineato l’importanza di questa acquisizione: «Il nostro museo rappresenta un ponte tra passato e futuro dell’editoria. L’arrivo di questa Linotype, perfettamente restaurata, ci permette di mostrare ai visitatori uno degli strumenti che hanno rivoluzionato il mondo della stampa. È un’importante testimonianza della nostra storia editoriale e un tributo a tutti coloro che hanno contribuito all’evoluzione di questo settore.»
La macchina, che si presenta in eccellenti condizioni grazie al meticoloso restauro effettuato alcuni anni fa da Pastorello, sarà esposta al pubblico, accompagnata da materiale didattico che ne illustrerà il funzionamento e l’importanza storica nel contesto dell’evoluzione delle tecniche di stampa.
Questa donazione rappresenta un esempio virtuoso di come la collaborazione tra privati e istituzioni culturali possa contribuire alla preservazione della memoria storica dell’industria tipografica italiana, arricchendo il patrimonio culturale del territorio calabrese e nazionale.
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