a Bari un percorso partecipato per una nuova politica locale del cibo

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Un percorso di partecipazione per dotare la città di Bari di un documento programmatico sulle politiche locali del cibo: è quanto prevede l’atto di indirizzo approvato ieri dalla giunta comunale, su proposta del sindaco.

L’iniziativa dell’amministrazione comunale nasce dalla proposta formulata dall’APS “Farina 080” – già partner del Comune di Bari per il contrasto allo spreco alimentare con il progetto Avanzi Popolo 2.0 e impegnata da anni per la promozione di filiere alimentari sostenibili a scala urbana – di aderire al progetto “Generazione cibo”, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con risorse del Fondo per il Terzo settore. Obiettivo del progetto è attivare un processo di partecipazione finalizzato alla redazione di un documento programmatico sulle politiche locali del cibo che preveda azioni da attuare nel breve periodo, oltre alla costituzione di un organismo di consultazione permanente in grado di supportare il Comune nei processi decisionali legati al tema.

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Il documento programmatico sulle politiche locali del cibo consentirà, infatti, di canalizzare realtà e progettualità esistenti in una strategia unitaria di profilo istituzionale e intersettoriale, incidendo non solo sull’economia cittadina ma anche sull’educazione, sull’ambiente, sulla salute dei cittadini e sull’inclusione sociale. Pertanto, sarà necessario inquadrare le diverse dimensioni legate al cibo in una pianificazione strategica coerente, che consenta di valutare le tematiche ad esso connesse in una logica di convergenza e sviluppo per declinarle in chiave locale e in modo innovativo.

L’iniziativa, peraltro, è in linea con quanto espresso nel documento contenente gli indirizzi di governo e le linee programmatiche di mandato del sindaco di Bari, oltre a essere pienamente coerente con il Patto di Milano sull’alimentazione (Milan Urban Food Policy Pact), sottoscritto nel 2015 dal Comune di Bari, che impegna i governi locali a lavorare per rendere sostenibili i sistemi alimentari, garantire cibo sano e accessibile a tutti, preservare la biodiversità e contribuire alla lotta contro lo spreco alimentare, in modo da promuovere sistemi alimentari equi e sostenibili.

“La transizione alimentare rappresenta una delle sfide più urgenti da affrontare, su cui la nostra città ha avviato alcune sperimentazioni significative nell’ambito della food policy già negli ultimi anni – dichiara l’assessora al Clima, alla Transizione ecologica e all’Ambiente Elda Perlino -. Questo provvedimento, dunque, si pone nel solco di una visione che intende valorizzare il capitale sociale, produttivo e ambientale del nostro territorio creando le condizioni per un accesso equo al cibo, a una nutrizione sana, alla disponibilità di spazi coltivabili, ad esempio con l’esperienza degli orti urbani. Per mettere in campo azioni incisive, condivideremo strategie e interventi con una platea di soggetti, penso a centri di ricerca e innovazione, associazioni di categoria e comitati di cittadinanza attiva, che vogliano offrire il proprio contributo in termini di competenze esperienze e sensibilità”.

“Siamo felici che il Comune di Bari abbia deciso di raccogliere la sfida di costruire un percorso finalizzato alla redazione di una Politica locale del Cibo – è il commento dei responsabili del progetto Avanzi Popolo 2.0 -. Nel corso di questi dieci anni di impegno quotidiano abbiamo avvertito la necessità di avviare nella nostra città un percorso di partecipazione che permetta di aumentare la consapevolezza collettiva sull’urgenza di trasformare i nostri sistemi di produzione alimentari in modelli sostenibili.

La redazione di una Politica locale del Cibo è pertanto una sfida aperta a tutta la cittadinanza. Ci immaginiamo di poter incontrare istituzioni, imprese, associazioni, agricoltori, gruppi di acquisto solidale, parrocchie, gruppi informali con l’obiettivo di attivare sia delle piccole azioni sperimentali di collaborazione sia di intervenire con una proposta di governance di lungo periodo.

Questa attività progettuale è inserita in un progetto nazionale, denominato GenerAzione Cibo, finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che ci vede partner, insieme a diverse realtà associative, con l’obiettivo di attivare una serie di azioni di sistema per rendere i sistemi alimentari più sostenibili. Capofila del progetto è l’Associazione Terra, che su Roma ha avviato l’esperienza del Consiglio del Cibo”.



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