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Il Comune di Finale Ligure vara il nuovo piano strategico per lo sviluppo turistico per il biennio 2025/2027 e lo presenta a pubblico, operatori del settore, istituzioni e stampa, con due eventi a livello locale e nazionale.
Il primo appuntamento è con gli Stati Generali del Turismo di Finale Ligure, in programma per mercoledì 5 febbraio a Finalborgo, a partire dalle ore 16.00 presso l’Auditorium Don Franco Destefanis, nel Complesso Monumentale di Santa Caterina. Sarà l’occasione per condividere con il territorio il piano strategico, di comunicazione e di promo commercializzazione, tra risultati raggiunti, nuovi obiettivi e visione per il futuro della destinazione, contestualizzandolo nel quadro delle strategie di promozione turistica della Regione e della Ligurian Riviera.
Dopo i saluti istituzionali di Maura Firpo, vicesindaco e assessore a turismo, cultura ed eventi del Comune di Finale Ligure, Paolo Ripamonti, assessore di Regione Liguria, e Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia di Savona, lo scenario turistico del territorio regionale e provinciale sarà delineato dagli interventi di Agenzia In Liguria e Ligurian Riviera. Con una panoramica sui dati più recenti dei flussi turistici nel Finalese, a cura di David Dall’Ara, si entrerà poi nel vivo della nuova visione di sviluppo strategico per il turismo di Finale Ligure, per valorizzare l’esistente e progettare il futuro, a cura di Enrico Ferrero (Ideazione) e Federico Alberto (Studiowiki), rispettivamente responsabili dell’area destination management e comunicazione di DEDE Destination Design, rete di imprese assegnataria del servizio di gestione della destinazione. Le conclusioni saranno affidate ad Angelo Berlangieri, Sindaco di Finale Ligure.
Finale Ligure sarà poi presente alla BIT – Borsa Internazionale del Turismo, che si svolgerà dal 9 all’11 febbraio a Fieramilano Rho. All’interno dello stand della Regione Liguria (Padiglione 11 – Stand: P59 P67 S60 S68), ci sarà spazio per incontrare tour operator e visitatori e presentare la destinazione e la sua offerta turistica all’insegna di mare, natura, cultura, outdoor e gusto. Lunedì 10 febbraio alle ore 15.30 si svolgerà inoltre la conferenza nazionale di presentazione del piano strategico di sviluppo turistico 2025/2027.
«Con il nuovo piano strategico, Finale Ligure punta a rafforzare il proprio posizionamento come meta turistica internazionale, abbracciando una visione più ampia e valorizzando l’integrazione tra nuovi prodotti turistici e le nostre eccellenze territoriali, per diversificare i target, destagionalizzare i flussi e promuovere un turismo sostenibile, sempre attento alla qualità dell’accoglienza, all’innovazione e alla valorizzazione delle nostre peculiarità – spiega Angelo Berlangieri, Sindaco di Finale Ligure – In questo senso gli Stati Generali del Turismo di Finale Ligure rappresentano un’importante occasione per coinvolgere i nostri operatori turistici, dalla ricettività alle esperienze, ma anche tutta la nostra comunità; mentre la presenza alla BIT, vetrina prestigiosa del turismo nazionale e internazionale, ci darà l’opportunità di presentarci a un pubblico più ampio come destinazione ideale per un turismo che unisce attività outdoor, relax, mare e cultura, interpretando i valori di un’offerta moderna e sostenibile».
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L’area della Chiesa di Santa Cecilia e dell’Ex Convento delle Clarisse subirono pesanti bombardamenti nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. All’interno, oltre alla possibilità di trascorrere il tempo libero all’aria aperta, leggere un libro o semplicemente godere della tranquillità del luogo, potranno essere organizzati spettacoli ed eventi per tutta la cittadinanza. Inoltre ospita un allestimento di opere, rappresentando l’inizio del progetto del “museo a cielo aperto”, che ha l’obiettivo di valorizzare i numerosi reperti custoditi nei depositi attraverso la loro esposizione in vari luoghi della città, creando un collegamento tra di essi e informando cittadini e turisti sulla storia della città.
«Il Parco delle Clarisse torna a disposizione della cittadinanza – spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini – con un importante progetto di valorizzazione e un allestimento di opere nell’ambito del progetto “museo a cielo aperto”, che mira a ricollocare opere d’arte rimaste chiuse nei depositi e a creare un collegamento tra i luoghi storici della città e i musei, per far vivere ai turisti la nostra storia e far sentire gli spezzini ancora più legati alla loro città. Grazie all’Amministrazione comunale e al progetto “La Spezia Forte”, stiamo riportando alla luce luoghi storici dimenticati, come il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza, la Batteria Valdilocchi e il Rifugio Antiaereo Quintino Sella».
«Sono davvero orgoglioso che la Regione abbia contribuito in modo determinante al raggiungimento di questo traguardo – dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Raul Giampedrone -. Tra il 2019 e il 2021 con l’allora presidente Toti abbiamo stanziato oltre 1 milione e mezzo di euro per il progetto di valorizzazione e restauro di questo complesso monumentale, nell’ambito di un impegno straordinario della Regione per il più grande mosaico di Spezia Forte su cui abbiamo investito complessivamente in questi anni oltre 5 milioni di euro di risorse regionali, anche per la riqualificazione del Parco delle Mura, del Parco della Rimembranza e per il recupero della galleria Quintino Sella. Tutto questo per restituire agli spezzini luoghi da vivere appieno riscoprendo la storia antica di questa città e anche per ampliare l’offerta turistica, con un grande valore aggiunto per l’intera provincia spezzina».
La riqualificazione del Parco delle Clarisse è parte integrante del progetto “La Spezia Forte”, un ambizioso piano dell’Amministrazione comunale per valorizzare il patrimonio storico della città. Questo progetto ha già portato al recupero di siti come la Batteria Valdilocchi, il Parco delle Mura, il Parco della Rimembranza e il ricovero antiaereo Quintino Sella. Con l’aggiunta del Parco delle Clarisse, un’altra importante porzione della città è stata restituita ai cittadini e ai turisti che visitano il vicino Castello San Giorgio.
L’intervento complessivo ha richiesto un investimento di 800mila euro, di cui 665mila finanziati dal Fondo Strategico Regionale e 135mila da risorse comunali.
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“Cosa c’è di meglio di un treno che va nella provincia italiana e porta ricchezza? Questo è quello che fa Treni Turistici Italiani, riprendendo tutto il parco storico e riallestendo nuove carrozze sostenibili, completamente rinnovate e fatte in Italia” ha dichiarato Luigi Cantamessa, ad di Fs Treni Turistici Italiani e direttore generale della Fondazione Fs Italiane, intervenendo a Milano all’ottava edizione dell’evento La Ripartenza, liberi di pensare.
Dalle Alpi alla Sicilia ci sono grandi città e borghi italiani tutti da scoprire grazie alla capillarità della rete ferroviaria. Capillarità che si traduce in una “grande voglia d’Italia nel mondo e di viaggi sostenibili da fare in treno”.
“È un periodo di grande successo per i treni storici e i treni turistici italiani” conclude Cantamessa aggiungendo un’attesa novità: il lancio del Settebello nel 2026.
Il progetto prevede il recupero e il riallestimento di carrozze storiche, realizzate in Italia e completamente rinnovate, per offrire ai viaggiatori esperienze uniche tra borghi, città d’arte e paesaggi straordinari. Sin dalla sua fondazione, avvenuta il 15 dicembre 2023, con il viaggio inaugurale dell’Espresso Cadore da Roma a Cortina d’Ampezzo, la società ha ampliato progressivamente la propria offerta, introducendo una serie di collegamenti stagionali pensati per valorizzare le bellezze italiane attraverso un turismo lento e sostenibile.
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Dopo i saluti istituzionali di Maura Firpo, vicesindaco e assessore a turismo, cultura ed eventi del Comune di Finale Ligure, Paolo Ripamonti, assessore di Regione Liguria, e Pierangelo Olivieri, presidente della Provincia di Savona, lo scenario turistico del territorio regionale e provinciale sarà delineato dagli interventi di Agenzia In Liguria e Ligurian Riviera. Con una panoramica sui dati più recenti dei flussi turistici nel Finalese, a cura di David Dall’Ara, si entrerà poi nel vivo della nuova visione di sviluppo strategico per il turismo di Finale Ligure, per valorizzare l’esistente e progettare il futuro, a cura di Enrico Ferrero (Ideazione) e Federico Alberto (Studiowiki), rispettivamente responsabili dell’area destination management e comunicazione di DEDE Destination Design, rete di imprese assegnataria del servizio di gestione della destinazione. Le conclusioni saranno affidate ad Angelo Berlangieri, Sindaco di Finale Ligure.
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[post_content] => The Social Hub apre una seconda struttura a Firenze, e così il gruppo specializzato nell’ospitalità ibrida consolida la sua presenza in Italia: 550 camere, spazi di coworking, ristorante, bar, zona commerciale, parcheggi e spazi verdi. Questi i tratti distintivi che caratterizzano The Social Hub Firenze Belfiore. Ieri il taglio del nastro alla presenza di autorità locali, stakeholder e media, e da sabato 1° febbraio l’apertura al pubblico dell’hub che è molto più di un semplice hotel. Tutto il concept è pensato infatti non solo per accogliere studenti, viaggiatori, imprenditori, nomadi digitali, turisti ma anche per offrire servizi alla comunità locale.
L’architetto Natalini, il paesaggista Perazzi e MacGregor
Come dichiara Charlie MacGregor, ceo e fondatore di The Social Hub: “Dopo la prima struttura aperta nel 2018 sempre a Firenze, in viale Lavagnini, e quella di Bologna nel 2020, questo secondo Social Hub di Firenze insieme al prossimo che aprirà a Roma a maggio rappresentano un traguardo importante nella crescita del gruppo”.
The Social Hub Belfiore sorge infatti in un’area abbandonata da anni ed è frutto di un progetto di rigenerazione urbana, che ha richiesto un investimento complessivo di 150 milioni di euro. La posizione è strategica, perché si trova nel cuore del centralissimo quartiere di San Jacopino a pochi passi dalla futura stazione dell’alta velocità di Firenze Belfiore (prevista per il 2028) e dal collegamento tramviario con l’aeroporto di Peretola, nonché vicino all’attuale stazione di Santa Maria Novella.
“La nostra missione è quella di contribuire a costruire una società migliore, dove il cambiamento e l’innovazione siano stimolati e valorizzati. Con questo progetto vogliamo favorire le connessioni tra le persone che frequentano le nostre strutture e dare così nuova vita al quartiere ascoltando, comprendendo i bisogni di chi lo abita e offrendo servizi alla comunità” ha commentato MacGregor.
La struttura
Concepita secondo il modello dell’ospitalità ibrida, The Social Hub Firenze Belfiore si sviluppa su due edifici di oltre 85 mila mq strutturati su nove piani di cui quattro interrati. Le 550 camere sono pensate per andare incontro a diverse soluzioni di soggiorno: dai pernottamenti brevi di una o due notti fino ai long stay di un anno intero, che prevedono una politica di prezzo dedicata.
All’interno numerosi spazi di socializzazione, sedute colorate dal design contemporaneo, postazioni di coworking, spazi per riunioni, sale con postazioni pc, aree per eventi, palestra e piscina sul tetto.
“Il progetto di interior design è stato firmato da Rizoma Architetture. Alcune stanze sono dotate anche di angolo cottura, mentre altre zone – cucina sono presenti su alcuni piani e possono essere utilizzate in condivisione dai vari ospiti dell’hotel. Questo per andare incontro alle esigenze di studenti e lavoratori che scelgono di soggiornare in hotel per periodi più lunghi – commenta Michael Giuliano, regional director of operations for Italy -. Sarà inoltre disponibile, sia per gli ospiti sia per i cittadini, un parcheggio di 573 posti con colonnine di ricarica per auto elettriche.
All’interno dell’hub trova spazio anche il ristorante Ammodino con un menù che valorizza gli ingredienti del territorio, e che reinterpreta la cucina locale in chiave moderna, grazie alla partnership con Aldo Settembrini, imprenditore della ristorazione che si occuperà dell’offerta gastronomica di varie attività della struttura, inclusa la bakery, che sarà un punto vendita del famoso panificio Menchetti dal 1948, e il rooftop bar.
In connessione con il territorio
I due edifici del Social Hub Firenze Belfiore sono separati fra loro da una strada commerciale a cielo aperto e sovrastati da un giardino pensile di 7 mila metri quadrati che sarà la più grande terrazza panoramica con vista sulla città. Accessibile attraverso una grande scala monumentale, lo spazio verde sarà aperto nei prossimi mesi e rappresenta un vero e proprio parco aperto al pubblico. Come dichiarato dal paesaggista Antonio Perazzi, che ne sta curando la realizzazione, “il giardino sarà popolato da 60 specie diverse di vegetazione tra erbe e arbusti autoctoni e piante che richiedono un uso limitato di acqua”.
La connessione con il territorio è declinata anche con i servizi offerti, pensati non solo per i clienti dell’hotel ma anche per la comunità locale e con questo obiettivo l’Hub di Belfiore sarà il primo del gruppo a sperimentare un abbonamento mensile da 99 euro con il quale chiunque potrà avere accesso a tutti i servizi, gli spazi, gli eventi, la palestra aperta 24 ore 7/7, i corsi di formazione e i benefici delle tante partnership tra l’hub e le attività commerciali del quartiere.
“Vogliamo che The Social Hub possa rappresentare un luogo di innovazione aperto a tutti in città, pensato per favorire la fruizione dall’esterno e le connessioni tra ospiti, lavoratori e cittadini – aggiunge Giuliano -. Per questo abbiamo in programma di organizzare numerosi eventi ed attività: da mostre d’arte a mercati vintage, dj set, corsi di lingua e di fitness, pensati per creare occasioni di incontro tra le persone”.
L’impegno sociale e ambientale
Come tutti gli hub del gruppo, anche quello di Belfiore ospiterà i beneficiari delle borse di studio della Tsh Talent Foundation, fondazione non-profit che sostiene studenti e changemaker meritevoli, a cui The Social Hub è impegnata a destinare annualmente l’1% dei suoi ricavi.
Grazie al continuo impegno a favore della sostenibilità sociale e ambientale, The Social Hub ha ottenuto nel 2024 la certificazione B Corp, mentre la struttura di Belfiore vanta la certificazione Breeam very good relativa al livello di sostenibilità degli edifici. Inoltre il gruppo si è impegnato a raggiungere entro il 2030 importanti traguardi ambientali: ridurre del 78% le emissioni di gas serra, produrre il 50% dell’energia in loco, ottenere la certificazione Breeam (in-use) per tutte le proprietà e sottrarre il 100% dei rifiuti residui dalla discarica o dall’incenerimento.
L’espansione del gruppo in Europa
Con la nuova apertura di Firenze Belfiore e l’hub di Roma che aprirà le porte nella primavera del 2025, l’Italia rappresenta il secondo mercato per importanza del gruppo. The Social Hub Belfiore è la diciannovesima proprietà aperta in Europa. “Abbiamo iniziato a investire in Italia quasi dieci anni fa ed è stata una scelta coraggiosa che oggi premia i nostri sforzi. Abbiamo affrontato numerose sfide e superato diversi ostacoli ma, grazie alla collaborazione con l’amministrazione, gli architetti, i designer e gli innumerevoli altri partner, abbiamo reso possibile ciò che sembrava impossibile”, conclude MacGregor.
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Un risultato legato al fatto che la ricerca di esperienze personalizzate e di lusso è sempre più centrale per i viaggiatori, soprattutto quando si tratta di scoprire luoghi iconici come le Cinque Terre e il Golfo del Tigullio in totale privacy.
La possibilità di avere una barca a dispsizione e navigare in totale libertà, decidendo dove fermarsi per un tuffo o una passeggiata a terra, attira una clientela internazionale che cerca non solo comfort, ma anche l’esclusività di un’esperienza su misura.
«My Sea Genoa è nata per rispondere a questa esigenza – spiega Maurizio Marchese, co-fondatore della società – I nostri servizi sono pensati per offrire il massimo della personalizzazione, dal tipo di imbarcazione alla scelta degli itinerari, garantendo al contempo sicurezza e la professionalità di skipper esperti».
La startup ha scelto di fare il salto di qualità, rivolgendosi a Volver Tour Operator, operatore specializzato nell’incoming in Liguria, che da anni offre esperienze e pacchetti tematici agli ospiti che visitano la regione. «Ho accolto con favore la proposta di partnership MySea Genoa – racconta Giada Marabotto, titolare di Volver Tour Operator – perchè sono sempre aperta a nuovi progetti e perchè credo moltissimo nel potenziale della Liguria, in abbinamento all’idea di lusso ed esclusività su cui sto lavorando da tempo con la mia società».
La Liguria offre uno scenario perfetto per chi desidera vivere il mare in modo esclusivo. Tra le esperienze più richieste:
Esplorare il Parco di Portofino, navigando tra Santa Margherita Ligure e Camogli, con la possibilità di soste per gustare la cucina locale o per fare trekking.
Scoprire i borghi delle Cinque Terre lontano dalla folla, godendo di panorami unici e di momenti di relax su spiagge accessibili solo via mare.
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Anche gli Emirati Arabi sono una meta adatta a migliorare la conoscenza dell’inglese divertendosi nel tempo libero, in un ambiente dinamico e internazionale. La sistemazione è in college, dove si potrà sperimentare il sistema educativo di un Paese in sviluppo costante. Tra cultura, storia e innovazione, Dubai offre agli studenti un’opportunità di crescita e apprendimento. La University of Wollongong accoglierà i ragazzi in una struttura situata nel cuore di Knowledge Park, quartiere dedicato all’apprendimento, con ampi spazi verdi, aree comuni conviviali, che si trova a soli venti minuti dalle principali attrazioni della città. Il college offre camere doppie con bagno privato e trattamento di pensione completa. Il programma didattico consta di 30 ore di lezione con classi omogenee per età e livello linguistico. Il programma ricreativo include un’ampia gamma di escursioni: dal walking tour della città al desert safari, passando per l’ingresso al the View at the Palm con terrazza panoramica, fino alla scoperta della cultura locale esplorando il souk e il quartiere storico di Al Shindagha. al relax in un beach club esclusivo, a una night walk tra i grattacieli scintillanti, nonché a escursioni di un’intera giornata alla scoperta della vicina Abu Dhabi e dei suoi tesori. Durata: 15 giorni/14 notti Partenze: luglio 2025. Età: 14-21 anni
Con il bando Inps si ha l’opportunità di partire per un soggiorno studio in Cina. Shanghai è la meta di questa vacanza di 17 giorni e 16 notti, destinata ai ragazzi tra i 16 e i 21 anni. La sistemazione prevista è in college, in camere singole con bagno privato e trattamento di pensione completa. La scuola, la East China University of Science and Technology (Ecust), è una prestigiosa università di ricerca specializzata in discipline scientifiche e tecnologiche. Il campus dispone di aule attrezzate e luminose, strutture sportive e spazi per attività indoor e outdoor. Il programma didattico è costituito da 30 ore di lezione in lingua inglese e dieci ore di corso base di mandarino, con classi omogenee per età e livello linguistico. Il programma ricreativo comprende attività sportive, culturali e sociali. Sono inoltre previste numerose escursioni per scoprire la città. Lo Shanghai History Museum, lo Yu Garden, un’oasi di pace nel cuore della città con i suoi laghetti e giardini meravigliosi, la visita a note aziende locali, le escursioni di giornate intere a Hangzhou e Suzhou, sono alcune delle esperienze indimenticabili che regalerà questo soggiorno studio. Durata: 17 giorni/16 notti. Partenze: luglio 2025. Età:16-21 anni.
Queste mete sono disponibili e compatibili con il bando estate Inpsieme, dedicato a tutti i figli di dipendenti della pubblica amministrazione; consente di vincere una Borsa di studio a copertura totale o parziale del viaggio, fino a un massimo di 2.100 euro a studente. Il bando viene rinnovato ogni anno e Trinity ViaggiStudio ha già pubblicato in anteprima tutte le destinazioni, rilanciando sul mercato con nuove mete insolite.
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[post_content] => Non soltanto passeggeri: a fare dell’Italia uno dei mercati chiave per Emirates c’è anche la divisione merci, che segna una crescita costante.
In particolare, nel 2024 Emirates SkyCargo ha trasportato dal nostro Paese verso i mercati strategici del network della compagnia aerea oltre 33 mila tonnellate di beni per una crescita del 22% rispetto all’anno precedente. Relativamente alle importazioni, anche quest’ultime si confermano in crescita. L’anno scorso sono infatti arrivate in Italia oltre 27 mila tonnellate di merci rispetto alle 15 mila tonnellate dell’anno precedente, con una crescita che si attesta intorno all’81%.
Emirates SkyCargo opera con strutture permanenti nei quattro gateway della compagnia presenti nel nostro Paese: Milano, Roma, Bologna e Venezia. L’aeroporto di Malpensa è il principale hub per il trasporto merci in Italia, con importazioni ed esportazioni che si equivalgono. Tra novembre 2023 e ottobre 2024, dall’aeroporto di Milano Malpensa è partito oltre il 53% delle esportazioni di Emirates SkyCargo in Italia e il 64% dei beni importati nel nostro Paese da Emirates SkyCargo sono arrivati presso l’aeroporto lombardo. I tre mercati chiave da cui provengono le merci sono Hong Kong, India ed Emirati Arabi Uniti; quelli in cui vengono esportate sono gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita e l’India.
“La crescita di Emirates SkyCargo in Italia è in linea con l’andamento globale della nostra compagnia che nell’ultimo anno ha registrato un notevole incremento delle importazioni e delle esportazioni – osserva Flavio Ghiringhelli, country manager di Emirates Italia -. La forte domanda dei clienti per i prodotti specializzati di Emirates SkyCargo e l’eccellente rete di operazioni cargo e di stiva hanno visto aumentare i rendimenti di questa divisione”.
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[post_content] => All Nippon Airways fa coppia con l’Ente nazionale del turismo giapponese per promuovere la destinazione in Bit, dopo un 2024 con numeri record per gli arrivi in Giappone e l’attesa apertura del collegamento diretto da Milano a Tokyo Haneda.
L’anno scorso in Giappone sono arrivati quasi 37 milioni di visitatori da tutto il mondo: un risultato storico, che supera di gran lunga anche i numeri pre-pandemia e che rivela che sempre più persone stanno scoprendo la cucina, la cultura, la storia, la natura e la cultura dell’ospitalità giapponese.
Il mercato italiano non fa eccezione: sono quasi 230.000 (229.700) gli italiani che hanno raggiunto il Paese del Sol Levante nel 2024, il numero più alto di sempre, risultato della popolarità della destinazione nel Belpaese e della dedizione degli operatori del settore turistico italiano.
Dallo scorso dicembre Ana opera da Milano verso Tokyo Haneda 3 volte alla settimana (martedì, giovedì e domenica) con un B787-9 da 215 posti (48 Business, 21 Premium Economy e 146 Economy).
“Confidiamo che anche il 2025 sarà un anno che ci darà grandi soddisfazioni. Non solo il nuovo collegamento diretto Milano-Tokyo di Ana avvicina ulteriormente il Giappone ai turisti italiani; dal 13 aprile al 13 ottobre Osaka ospiterà Expo 2025, occasione ideale per scoprire la regione del Kansai, culla di tradizioni spirituali, di una gastronomia sofisticata e di raffinatissime tradizioni artigiane – commenta il direttore esecutivo di Jnto Roma, Ken Toyoda -. Per quanto riguarda il mercato italiano il filo conduttore per il 2025 sarà la bellezza, declinata in tutte le sue forme e in tutte le stagioni dell’anno: un invito a scoprire l’immensa bellezza ancora sconosciuta che il Giappone e la sua cultura hanno da offrire, lontano dagli itinerari più battuti per un’esperienza di viaggio assolutamente unica”.
“A poco più di due mesi dal lancio del volo diretto Milano-Tokyo festeggeremo l’ottima accoglienza data dal mercato italiano al nuovo collegamento diretto. Siamo soddisfatti dei dati di riempimento dei voli e le previsioni per i prossimi mesi e per l’estate sono ad oggi molto positive” aggiunte Viviana Reali, deputy general manager per l’Italia di Ana.
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Un incontro per definire una strategia di sviluppo turistico sostenibile e innovativa per il territorio. Lo organizza l’Associazione degli operatori turistici Martinsicuro e Villa Rosa, in collaborazione con l’Associazione italiana destination manager, giovedì 6 febbraio alle 15 presso il municipio della località abruzzese.
Parteciperanno all’incontro il sindaco Massimo Vagnoni, e i rappresentanti degli imprenditori e delle associazioni turistiche locali. Per Assidema interverrà il presidente Claudio Dell’Accio, esperto in programmazione turistica, mentre Cristiano Alviti, rappresentante della società benefit Indaco Labs, approfondirà il tema della sostenibilità nelle attività turistiche.
“Il comune di Martinsicuro è impegnato a costruire un futuro turistico che valorizzi il territorio e le sue risorse, garantendo al contempo sostenibilità e innovazione – spiega Vagnoni -. Questo incontro rappresenta un’importante occasione di confronto con gli esperti del settore per definire strategie efficaci e rispondere alle sfide del mercato turistico attuale”. L’iniziativa è inoltre in linea con il Manifesto per lo sviluppo turistico redatto dall’Associazione operatori turistici Martinsicuro e Villarosa Dove il mare incontra il Gran Sasso, che prevede, come primo punto, l’istituzione della figura del destination manager: “Crediamo fermamente che un approccio organizzato e professionale sia essenziale per migliorare l’esperienza turistica e per rendere Martinsicuro una meta sempre più apprezzata e soprattutto che possa fidelizzare i turisti al territorio”, afferma infatti il presidente dell’associazione, Simone Tommolini.
“La nostra realtà lavora a stretto contatto con enti locali, regionali e nazionali per promuovere il ruolo del destination manager e sviluppare politiche turistiche sostenibili – conclude Dell’Accio -. Le sinergie con le istituzioni locali permettono di implementare strategie più efficaci, favorendo uno sviluppo turistico equilibrato e inclusivo”.
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