Frosinone, Stirpe scrive ai tifosi: «Solo insieme ce la potremo fare»

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Sono giorni di tensione e malumori in casa Frosinone. I tifosi, da una parte, attaccano la società vista la scarsità di risultati e le dichiarazioni arrivate da parte dei vertici, riguardanti il mercato e non. La dirigenza, dalla parte opposta, si difende e prova a tenere insieme i pezzi. Maurizio Stirpe, patron del club, ha deciso così di scrivere una lettera ai tifosi. Di seguito il testo.

«Cari Amici,

in queste settimane ho avvertito molte volte l’esigenza di condividere con Voi alcune riflessioni e quanto accaduto recentemente mi induce a rompere definitivamente ogni indugio a rappresentarvi in modo definitivo il mio punto di vista.

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Perdonatemi in anticipo se non potrò essere sintetico.

Innanzitutto, non posso certamente non condividere la vostra insoddisfazione per i risultati che abbiamo finora conseguito in questa stagione sportiva che, all’indomani di una sofferta retrocessione, sembra essere la continuazione di un incubo che non trova più la sua fine.

Non dovete, però, credere che gli unici a soffrire siate solo Voi: non potete neppure immaginare che cosa si può provare in questo momento a stare nei miei panni ed in quelli di ogni nostro tesserato.

Sapevamo bene che avrebbero potuto esserci dei contraccolpi e proprio per questo motivo, già alla fine del mese di maggio dello scorso anno, avevo pregato chi non se la fosse sentita di continuare il suo rapporto professionale con la Società di comunicarlo per trovare una sistemazione altrove.

Questo puntualmente è avvenuto e coloro che hanno lasciato la nostra Società lo hanno fatto essenzialmente per loro libera scelta alla quale non ci siamo mai opposti per evitare ogni tipo di malumore.

Siamo dovuti obbligatoriamente ripartire da un progetto nuovo che ha accentuato tutti i suoi rischi in presenza di un mercato condizionato dai tempi delle partenze e delle relative sostituzioni,dai problemi di identità e di mancanza di empatia da risolvere in breve tempo ed, infine, dai gravi infortuni che per un periodo non breve ci hanno privato di un numero importante di componenti di prima fascia della nostra rosa.

Questo solo per dire che è vero che non siamo stati bravi, ma queste situazioni non ci hanno certo agevolato.

Oggi queste criticità non sono quasi più presenti e sono convinto che ci possano essere tutte le condizioni per migliorare in modo decisivo il nostro rendimento, a condizione che tutto ciò che ruota intorno alla nostra Società mantenga la compattezza necessaria, indispensabile per recuperare il terreno perduto.

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Suggerisco di remare tutti nella stessa direzione e di rinviare i processi, anche quelli sommari, a fine stagione sportiva al termine della quale si tireranno le somme, ognuno si assumerà le proprie responsabilità e le decisioni successive saranno solo una conseguenza del raggiungimento o meno degli obbiettivi programmati.

Allo stesso tempo, mi preme però respingere alcuni vostri rimproveri che considero, quantomeno, ingenerosi ed in contraddizione con il percorso della nostra Società negli ultimi vent’anni.

In primo luogo, ci chiedete chiarezza: non voglio indisporre nessuno, ma voglio solo ricordare che il 24-6-2024 avevo indicato (poi ribadito in più di un’occasione) quale obiettivo quello della salvezza tranquilla evitando di fare disastri e che gli strumenti che avremmo posto in essere sarebbero stati sviluppati su un progetto fondato sui giovani, avendo rispetto dell’equilibrio economico e finanziario della Società, dello sviluppo dei settori giovanili e delle infrastrutture e della valorizzazione di tutte le attività di collegate al nostro marchio. Vi assicuro che stiamo operando seguendo questi principi anche in relazione a questa fase di mercato, particolarmente complessa, dove proveremo a fare il massimo per migliorare la struttura e la qualità della nostra squadra.

In secondo luogo, ci rimproverate mancanza di rispetto: forse dovrebbe essere la nostra Società a rammaricarsi per questo, ma in ogni caso, evitando ogni polemica, basta solo ricordare il percorso comune compiuto negli ultimi vent’anni e l’innalzamento del livello di considerazione e di dignità della tifoseria collegato alla realizzazione del nuovo stadio.

In terzo luogo, chiedete lealtà: non mi sembra che la nostra Società ed i suoi tesserati abbiano mai promesso niente che poi non abbiano mantenuto e/o che si siamo macchiati di comportamenti o azioni fondate sulla disonestà, sulla falsità o sulla mancanza di senso del dovere e di responsabilità. Mi dispiace, ma non condivido questo addebito.

Infine, mentre da un lato vi confermo tutto il mio dispiacere per le ansietà e le tensioni che vi stiamo procurando, dall’altro vi assicuro il mio massimo impegno e quello di tutti i miei Collaboratori per provare ad uscire il prima possibile da questa delicata situazione.

Sono sicuro che SOLO INSIEME ce la potremo fare.

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Con l’affetto di sempre».



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