Futuro della Zona Industriale: Ruolo Strategico a Rischio

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Un’industria che si svuota, aziende in crisi e un territorio che rischia di perdere il suo ruolo strategico nella raffinazione e nella chimica. Giuseppe Carta, sindaco di Melilli e deputato regionale all’Ars, non fa sconti a nessuno, dal governo nazionale ai parlamentari siracusani a Roma. In un’intervista a tutto campo, Carta traccia un quadro netto: le politiche adottate finora, compresa la Golden Power sulla raffineria Isab, sono state un fallimento.

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Uno dei primi temi affrontati è il ruolo dell’Arpa, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale. Carta si dice sorpreso che, nonostante l’area industriale di Siracusa sia ad alto rischio ambientale, non esistesse un progetto dedicato. Ora, grazie a una nuova norma, saranno assegnati 20 tecnici in più e due milioni di euro per il rafforzamento dell’ente di controllo.

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Rafforzare interventi

L’allarme più grave riguarda la zona industriale, che sta perdendo pezzi. “Se i grandi player continuano a esternalizzare appalti in giro per il mondo per risparmiare pochi euro, le aziende locali non hanno modo di investire, né di formare operai” – spiega il parlamentare Ars. Il risultato? Fabbriche che chiudono e comuni che vedono crollare il gettito Imu. Di fronte a questa crisi, Carta lancia una proposta chiara: un “patto per l’industria” tra aziende, politica e sindacati.

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Sul futuro del petrolchimico siracusano, il deputato regionale parla di “rigenerazione”, citando come esempio Eni, che ha avviato progetti innovativi come la produzione di BioFuel e il riciclo delle plastiche. Tuttavia, sottolinea l’importanza della raffinazione: “In Italia mancano raffinerie, eppure Siracusa e Messina coprono il 40% della produzione nazionale”. Ma la sfida più grande riguarda i costi dell’energia e le multe sulle emissioni di CO2. Carta definisce “inconcepibile” la sanzione da 50 milioni di euro imposta ad alcune industrie per le emissioni: “Da un lato gli diamo limiti, dall’altro li multiamo per quelle stesse emissioni. Così è impossibile lavorare”.

Carta chiede maggiore attenzione per il polo industriale siracusano e si rivolge ai ministri Urso e Tamajo: “Le rassicurazioni vanno bene, ma qui servono fatti. Golden Power non ha funzionato, l’Ias è bloccato, Priolo Servizi commissariata, Sasol licenzia, Isab Energy ferma, Sonatrach perde Eni come cliente”. La richiesta è chiara: un intervento strutturale che includa incentivi sull’energia elettrica e la sospensione della tassa sulla CO2, ma solo se quei fondi verranno investiti nel rinnovamento degli impianti. Senza queste misure, secondo il presidente della commissione Territorio e Ambiente all’Ars, il destino dell’industria siracusana è segnato.

Non manca un passaggio sulla situazione finanziaria della ex Provincia regionale di Siracusa, da anni in difficoltà. “Chi andrà a governare troverà una situazione drammatica”, avverte il sindaco di Melilli, ringraziando il commissario La Rocca per l’impegno. “A Siracusa non c’è stata alcuna legge di salvaguardia: la tassa sul bollo auto è stata addirittura pignorata!”. Per salvare l’ente, Carta propone un intervento finanziario straordinario: servono 30-40 milioni di euro in tre anni per evitare il collasso.

Sul caso Pillirina, il leader provinciale di Mpa conferma che il governo regionale ha dato il via libera: la riserva sarà istituita. Inoltre, è prevista una partnership pubblico-privata, e nei prossimi giorni si terrà un’audizione con il sindaco di Siracusa e l’assessore regionale per definire i dettagli.

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L’annuncio

Conclusione dedicata sul rapporto tra Fratelli d’Italia e Mpa, Carta minimizza le tensioni legate alle recenti elezioni a Siracusa: “possiamo dirci tutto, ma il secondo turno è stata un’azione personale. Il ballottaggio non ha voto di trascinamento e i consiglieri comunali non erano più in campo”.

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Ad Augusta, invece, il dialogo è più sereno: Biagio Tribulato sarà vicesindaco, e Carta conferma la collaborazione con Giuseppe Di Mare di FdI, con cui ha ottimi rapporti.





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