10 milioni di famiglie sognano una casa

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L’emergenza abitativa in Italia continua a crescere, colpendo un numero crescente di famiglie. Recenti dati rivelano che circa 10 milioni di nuclei non riescono ad accedere né all’acquisto né all’affitto di un’abitazione, creando un copione drammatico su cui l’ANCE, l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili, ha gettato luce con il suo Osservatorio congiunturale 2025. La situazione è critica non solo per i meno abbienti, ma anche per coloro che si trovano in una sorta di limbo economico, esclusi dalle opzioni di edilizia popolare ma senza la possibilità di permettersi il mercato libero.

Situazione attuale delle famiglie italiane

Le statistiche presentate dall’ANCE mostrano numeri allarmanti, con quasi la metà delle famiglie italiane, su un totale di circa 25 milioni, in difficoltà ad accedere al mercato abitativo. La crisi non si limita solo a chi vive in emergenza, ma coinvolge anche quei nuclei familiari il cui reddito è sopra il limite per l’edilizia sociale, ma inferiore ai prezzi richiesti per le case in affitto o vendita. Concentrandosi sulle principali città italiane, siamo davanti a un fardello pesante per una generazione sempre più in difficoltà.

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L’analisi evidenzia che le città come Milano, Roma, Napoli e Firenze risultano particolarmente proibitive. Questo fenomeno ha radici profonde, da fattori economici a speculazioni immobiliari, che contribuiscono ad una situazione sempre più precaria per le famiglie. La domanda di abitazioni è in crescita, ma l’offerta non riesce a tenere il passo con le necessità, creando un vero e proprio paradosso.

Costo della casa e l’indice di accessibilità

Un dato fondamentale per comprendere la situazione è il cosiddetto “indice di accessibilità“. Questo indice misura la percentuale del reddito familiare necessario per il pagamento delle rate di un mutuo. Per le famiglie nel primo quintile di reddito, quelle con guadagni annuali fino a 15.000 euro, la quota destinata all’acquisto di un’abitazione supera il 38,8% a livello nazionale. In alcune metropoli, la situazione è ancora più drammatica: a Milano, il dato si attesta all’82,9%, mentre a Roma e Firenze si raggiungono rispettivamente il 61,4% e il 61%.

Le famiglie più fortunate, appartenenti al secondo quintile di reddito, riescono a mantenere la soglia sotto controllo, con un indice che si attesta al 24,9% in media. Tuttavia, anche in questo caso, le grandi città svelano una realtà diversa, con Milano che registra un indice del 54%, seguita da Napoli e Firenze, entrambe con il 41%.

Il mercato degli affitti e i canoni insostenibili

Se l’acquisto di un’abitazione è complicato per molti, la situazione non è migliore nel settore degli affitti. L’ANCE ha messo a punto un indice di accessibilità per il mercato locativo, che confronta il canone annuo di affitto di un immobile standard di 80 mq con il reddito disponibile delle famiglie. Anche se i dati per gli affitti sono meno allarmanti rispetto agli acquisti, rimangono comunque scoraggianti. Per le famiglie del primo quintile, la media nazionale raggiunge il 36,1%, con picchi del 70% a Milano e 60% a Roma e Firenze.

Le famiglie del secondo quintile, sebbene godano di una situazione migliore con un indice medio del 23,2%, devono comunque misurarsi con canoni insostenibili in metropoli come Milano, dove il 46% del reddito viene destinato all’affitto, e Firenze, dove questo dato è del 40%.

L’emergenza abitativa in un contesto europeo

La crisi abitativa non è un problema esclusivamente italiano. Anche in Europa, sebbene ci siano differenze significative tra i vari stati membri, la situazione è difficile ovunque. L’ANCE osserva con attenzione gli sviluppi a livello europeo, dove l’emergenza abitativa sta diventando sempre più rilevante nel dibattito politico. I recenti sviluppi includono l’assegnazione dell’incarico di Commissario per l’energia e l’edilizia abitativa a Dan Jørgensen, un passo che potrebbe portare più attenzione e risorse su questo tema.

In parallelo, la Banca Europea di Investimenti sta cercando di fornire strumenti finanziari per incentivare l’offerta di abitazioni a canoni accessibili. Queste misure sono essenziali poiché è chiaro che, senza interventi mirati, il futuro di molte famiglie europee, in particolar modo dei più giovani, appare sempre più incerto.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Laura Rossi

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