“A Piacenza 133 lavoratori sfruttati. Fenomeno più diffuso in edilizia e agricoltura”

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Lotta allo sfruttamento del lavoro e alla violazione delle normative in materia di sicurezza: sono questi i due principali filoni dell’attività svolta, nel 2024, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Piacenza, che è riuscito ad aumentare l’attività di controllo nonostante sia sotto organico. Sono state 475 le pratiche ispettive svolte, contro le 392 del 2023, di cui 285 quelle in cui sono state riscontrate irregolarità (in lieve calo, del 2,5% rispetto al 2023).

Quello che viene messo in evidenza dal direttore Alberto Gardina, insieme al comandante del nucleo carabinieri in forze all’Ispettorato, Paolo Taurino, e al responsabile dell’ufficio legale e contenziosi Manuel Sartori e Luigi Maddaloni, responsabile processo vigilanza, è un incremento delle violazioni prevenzionistiche in termini di sicurezza, intesa anche come mancata formazione – obbligatoria – per i lavoratori e mancata predisposizione del documento della valutazione dei rischi, così come quelle legate a violazioni delle normative contrattuali, in particolare legate allo sfruttamento del lavoro e a fenomeni di caporalato, “un fenomeno in aumento nell’edilizia e soprattutto nell’agricoltura”.

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Nel dettaglio, sono state 289 le violazioni prevenzionistiche accertate nel 2024. L’anno precedente erano state 164. Sono complessivamente 53 i provvedimenti di sospensione dell’attività, di cui 18 per lavoro nero (in calo rispetto alle 27 del 2023), e 35 per motivi di sicurezza (in crescita, lo scorso anno erano stati 15). Le persone denunciate sono state 202, cui 183 proprio per la violazione di normative di prevenzione e 13 invece per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, reato che è tornato ad essere penale dallo scorso marzo. Complessivamente, i lavoratori interessati a fenomeni di sfruttamento (nero o illecitamente ‘somministrati’) sono stati 133.

Il direttore Gardina sottolinea la gravità delle violazioni in materia di sicurezza. “Spesso ci si nasconde dietro alla parola burocrazia perché in realtà non si vuole sottostare alle regole, che tutelano i lavoratori e consentono di ridurre i costi sociali che, in seguito a un infortunio, possono ricadere sia su loro stessi che sulle famiglie”. “Da parte dei datori di lavoro ci deve essere maggiore consapevolezza sia sul rispetto della sicurezza per il lavoratore, sia per le conseguenze che possono avere penali per loro stessi e anche per la collettività. Senza trascurare il fatto – sottolinea – che è concorrenza sleale, nei confronti delle aziende che invece investono nella formazione per la tutela della sicurezza”. Altro aspetto da non trascurare, l’incremento del ‘caporalato’. “Solo le agenzie riconosciute possono svolgere l’attività di lavoro somministrato – ricorda il comandante Taurino -. Capita invece che alcune imprese si rivolgano a soggetti non titolati per reperire manodopera, in particolare nel settore dell’agricoltura, dove i lavoratori vittima di questo tipo di sfruttamento sono per lo più stranieri”.

Il direttore Gardina fa notare, infine, la situazione ‘migliorata’ nel mondo della logistica, “da un paio d’anni a questa parte”, questo grazie a una riduzione della conflittualità tra sigle sindacali e soprattutto grazie alla stipula in Prefettura del protocollo d’intesa sulla movimentazione delle merci. Il comparto della logistica ha tuttavia perso, negli anni, alcune realtà importanti. “Una situazione che si può leggere anche in un altro modo: qui a Piacenza resta chi accetta di operare in un sistema condiviso di regole” conclude il direttore Gardina.

IL COMUNICATO STAMPA

L’Ispettorato Territoriale del Lavoro (I.T.L.) di Piacenza presenta il bilancio delle attività di vigilanza per l’anno 2024, mettendo in evidenza i risultati raggiunti e le differenze rispetto al 2023. L’organico dell’I.T.L. attualmente è pari a 31 complessivi di cui n° 13 funzionari di vigilanza effettivi, n° 4 Carabinieri del Nucleo Ispettorato Lavoro. L’organico del personale impiegato in funzioni di vigilanza nel corso del 2024 è stato pari a 14, di cui n. 4 militari del Nucleo Ispettorato Lavoro dell’Arma dei Carabinieri, rispetto al 2023 quando era pari a 11 di cui sempre n. 4 Militari del NIL. Il totale delle imprese attive in Provincia di Piacenza era pari a 25.557 nel 2024. Il totale dei lavoratori in attività in provincia di Piacenza era pari a 222.000 nel 2022.

Attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ed in ambito giuslavoristico – Nel 2024, sono stati effettuati 744 accessi ispettivi, un incremento significativo rispetto ai 544 del 2023, evidenziando un maggiore impegno per garantire la legalità nei luoghi di lavoro. Tra questi, 491 hanno riguardato la vigilanza ordinaria (V.O.) e 253 la vigilanza tecnica (V.T.), rispetto ai rispettivi 404 e 140 dell’anno precedente.

Principali risultati conseguiti:

Pratiche ispettive definite: 475 nel 2024 +21,17% rispetto alle 392 del 2023
Pratiche irregolari: 285 (60% del totale) – 2,50% rispetto al 62,50% del 2023 (n. pratiche 245)

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Lavoratori irregolari individuati: 587 di cui:
67 in nero (-9,34% rispetto agli 82 del 2023);
56 per somministrazione irregolare (+21,17% rispetto alle 46 del 2023);

230 riqualificazioni da lavoratore autonomo a subordinato (+230% rispetto al 2023 ).

Violazioni prevenzionistiche: 289 accertate nel 2024, 164 nel 2023.
Documento valutazione dei rischi;
Designazione medico competente;
Attrezzature – idoneità ai fini della sicurezza;
Impianti e apparecchiature elettriche – procedure uso e manutenzione;
Sorveglianza sanitaria;
Formazione dei lavoratori;
Cadute dall’alto;
Impalcature e opere provvisionali.

Provvedimenti di sospensione dell’attività:
53 nel 2024 di cui 42 nel 2023 di cui
18 per lavoro nero lavoro 27 per lavoro nero
35 per motivi di sicurezza 15 motivi di sicurezza

Richieste d’intervento (denunce presentate) n. 184
Persone deferite all’A.G. n. 202
Di cui:
Denunciati per violazioni prevenzionistiche n. 183
Denunciati altri motivi n. 19
Persone denunciate ai sensi dell’art. 603 bis c.p. n. 13
Numero lavoratori interessati a fenomeni di sfruttamento (nero e somministrati) n. 133

ITL

L’attività di vigilanza in materia giuslavoristica vale a dire finalizzata a rilevare situazioni di lavoro nero, irregolare o di sfruttamento della manodopera, ha interessato principalmente i seguenti settori merceologici in percentuale rispetto al totale delle aziende ispezionate:
Agricoltura 8,45%;
Attività manifatturiera 7,87%;
Edilizia 20,43%;
Commercio all’ingrosso e al dettaglio 29,15%;
Trasporto e logistica 16,62%;
Attività di servizi di alloggio e ristorazione 16,91%

ITL

Impatto economico:
Recupero di imponibili non dichiarati: € 2.180.000 (+174% rispetto a € 1.252.400 nel 2023).
Sanzioni amministrative e penali: € 1.209.000, di cui € 896.000 amministrative e € 313.000 penali, contro i € 1.336.846 totali del 2023.

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Contenzioso amministrativo/giudiziario – Dal momento che non sempre i datori di lavoro scelgono il pagamento” agevolato” delle sanzioni contestate, che comporterebbe la loro applicazione nella misura minima, l’Ispettorato Territoriale del Lavoro deve adottare provvedimenti amministrativi finalizzati alla riscossione delle somme dovute. Tali atti sono adottati anche in conseguenza di rapporti pervenuti da altri organi di vigilanza (INPS, INAIL, Guardia di Finanza). Nel corso dell’anno 2024 l’ufficio ha adottato 220 Ordinanze per un importo ingiunto complessivo di € 822.132,53. Sono state inoltre iscritte a ruolo 298 partite per un importo complessivo iscritto a ruolo di € 1.010.808,13. Le somme riscosse nel 2024 a titolo di sanzioni amministrative da ingiunzioni ammontano ad € 79.341,00. Le sanzioni amministrative riscosse da cartelle a seguito di iscrizione a ruolo sono invece pari ad € 474.607,38. Sono stati inoltre adottati 7 provvedimenti di rateizzazione e 2 di rideterminazione. Sempre nel 2024, si sono concluse positivamente 3 cause in primo grado, con incasso dell’I.T.L. per spese legali pari ad € 6.500,00. Sono stati decisi 6 ricorsi avverso provvedimenti di diffida accertativa con conferma degli atti adottati.
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Attività di servizio all’ Utenza – In tale ambito sono stati adottati

Provvedimenti di astensione Pre e post partum: N. 700

Convalide di dimissioni di Lavoratori e/o lavoratori madri/padri: N. 595

Provvedimenti autorizzativi ex art 4 L 300/1970 impianti di controllo a distanza: N. 237

Provvedimenti autorizzativi all’impiego di minori nel settore dello spettacolo: N. 11

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Pareri di competenza per ingressi di lavoratori/trici Extra U.E.: N. 220

Tentativi di conciliazione, ex art 410 e 411 c.p.c, trattati: N. 235 (esito positivi n. 156)

Contratti di lavoro certificati: N. 21

Dichiarazione del Direttore dell’Ispettorato di Piacenza: “I dati del 2024 testimoniano un deciso rafforzamento dell’attività di vigilanza, grazie anche a una pianificazione più efficace e all’impegno costante del nostro personale. La nostra azione ha contribuito non solo a individuare irregolarità ma anche a promuovere la cultura della legalità e della sicurezza nei luoghi di lavoro.” L’Ispettorato del Lavoro di Piacenza rinnova il proprio impegno nella lotta alle irregolarità e invita le aziende del territorio a collaborare attivamente per garantire un ambiente lavorativo rispettoso delle normative vigenti.





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