Come specificato dall’Unità di Informazione Finanziaria la riduzione del numero complessivo si affianca all’incremento della complessità delle segnalazioni
Nel secondo semestre del 2024 l’Unità di Informazione Finanziaria (Uif) istituita presso la Banca d’Italia ha ricevuto 75.375 segnalazioni di operazioni sospette, in aumento del 3,5% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente: nel complesso dell’anno le segnalazioni ricevute sono state 145.401, in calo del 3,3% rispetto al 2023. Nello specifico, nel secondo semestre del 2024 è stato registrato un significativo incremento delle segnalazioni trasmesse dagli istituti di pagamento (+42,7% rispetto allo stesso semestre dell’anno precedente), dagli istituti di moneta elettronica (+16,9%) e dai professionisti (+12,9%), trainati dalla categoria dei notai che, anche per il tramite del Consiglio Nazionale del Notariato, ha aumentato il proprio flusso segnaletico del 14,1% sul semestre omologo. Tra gli altri operatori non finanziari si evidenzia l’incremento dei prestatori di servizi per le criptoattività (passati da 514 a 1.812 segnalazioni) e degli operatori del settore dell’oro (da 650 a 1.349). Viceversa, per il comparto bancario, che trasmette la quota maggioritaria delle segnalazioni, si conferma la tendenza di continua flessione (-8,3 per cento); in calo anche il flusso segnaletico dei prestatori di servizi di gioco (-15,9 per cento). Sotto il profilo della ripartizione territoriale rileva l’aumento della quota di segnalazioni relative alla Lombardia (al 19,7 per cento); è quasi raddoppiata l’incidenza di quelle concernenti operazioni effettuate all’estero (al 2,1 per cento). A livello provinciale, Milano, Napoli, Prato, Reggio Emilia e Trieste si collocano ai primi posti per numero di segnalazioni in rapporto alla popolazione. Gli importi delle operazioni complessivamente segnalate nel semestre superano i 51 miliardi di euro (di cui 48,3 relativi a transazioni effettivamente eseguite), sostanzialmente in linea con gli importi segnalati nel secondo semestre del 2023 (51,5 miliardi di cui 46,3 relativi a operazioni eseguite).
I DATI LUCANI
Per quanto riguarda le segnalazioni di operazioni sospette relative alla Basilicata, i dati complessivi annuali se confrontati restituiscono come risultato un calo: dalle totali 993 del 2023 si è passati alle totali 730 del 2024. Se nel 1° semestre del 2024 si era registrato un aumento in Basilicata delle segnalazioni di operazioni sospette, 402 rispetto alle totali 392 del 1° semestre del 2023, nel 2° semestre dell’anno scorso la tendenza è stata inversa: 328 segnalazioni, ovvero in misura minore di quelle totali dello stesso periodo del 2023 (601). Per quanto riguarda il 2024, dal Potentino la maggior parte delle segnalazioni di operazioni sospette: 290 nel 1° semestre del 2024 e 204 nel secondo semestre per un totale di 494. Nel Materano, invece, 112 segnalazioni nel 1° semestre del 2024 e 124 nel 2° per un totale di 236. I rispettivi dati provinciali annuali sono risultati in calo sia per il Potentino (710 segnalazioni totali di operazioni sospette nel 2023) che nel Materano (283 segnalazioni)
TENDENZA ALLA RIDUZIONE: MENO, MA PIÙ COMPLESSE
La tendenza alla riduzione del numero delle segnalazioni, avviatasi nel 2023 in coincidenza con l’obiettivo strategico della Uif volto ad accrescere la capacità selettiva dei soggetti obbligati, come spiegato dall’Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia, «si è interrotta nell’ultimo trimestre dell’anno, per effetto dell’aumento di segnalazioni provenienti da alcuni operatori del comparto non bancario: la Uif ha quindi avviato interlocuzioni mirate con questi segnalanti per analizzare le cause di tale andamento e definire soluzioni e correttivi volti a perseguire la qualità del flusso segnaletico». La riduzione del numero complessivo delle segnalazioni «si affianca all’incremento della complessità delle stesse sia in termini di numerosità dei soggetti e delle operazioni segnalati sia, soprattutto, con riferimento alla crescente sofisticazione delle tecniche e degli schemi di riciclaggio rilevati». A livello nazionale, nel secondo semestre del 2024 la Uif ha analizzato e trasmesso agli Organi investigativi 74.017 segnalazioni, in aumento dello 0,9 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo così le 143.850 Sos analizzate nell’intero anno. Nel periodo di osservazione, l’Unità ha avviato 83 procedimenti amministrativi finalizzati all’adozione di un eventuale provvedimento di sospensione di operazioni sospette e ha adottato 11 provvedimenti di sospensione (13,3 per cento delle istanze analizzate) per un valore di 2,9 milioni di euro (erano 94 le istanze valutate nel secondo semestre 2023, di cui 11 con esito positivo, per un valore complessivo di 5,5 milioni di euro). Rispetto al secondo semestre 2023, la quota di segnalazioni classificate dalla Uif a rating alto o medioalto registra un incremento di oltre 5 punti percentuali; il dato riflette principalmente l’aumento della complessità e la maggior ricchezza delle informazioni che vengono sottoposte alla Uif tramite le segnalazioni di operazioni sospette. «Si osserva, parallelamente – si apprende dal report -, una graduale diminuzione delle quote di segnalazioni con rating basso o medio-basso (-4 punti percentuali) e medio (- 1 punto percentuale). Questo andamento mette in evidenza una tendenza piuttosto generalizzata dei segnalanti a contenere i flussi meno significativi, privilegiando informative più ampie e articolate per i contesti a maggior rischio; nel corso dell’anno, ulteriore impulso potrebbe venire dall’entrata in funzione di sistemi di monitoraggio qualitativo della Uif attualmente in fase di studio».
- CARPONI
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