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Con otto rassegne ricche di eventi che abiteranno la città da aprile a ottobre, la 44esima edizione del Bologna Festival attraverserà la città emiliana passando dai musei alle chiese, dalle birrerie ai palchi più tradizionali, con una straordinaria varietà di generi musicali e la partecipazione di orchestre di fama mondiale e artisti di calibro internazionale. Non mancherà, come sempre, un focus sulla musica antica e la scoperta dei giovani talenti del panorama europeo. Introdotta dagli eventi speciali del 19 febbraio con Stefano Bollani e con Evgeny Kissin il 30 e 31 marzo, l’edizione 2025 del Bologna Festival si preannuncia come una vera e propria celebrazione della musica in tutte le sue forme, una festa che coinvolgerà il pubblico di ogni età, abbracciando la tradizione e le sfide artistiche più innovative. “Ogni anno la sfida per riempire di musica di qualità la nostra città, di lavorare con tutte le istituzioni del territorio, da quelle pubbliche alle private, di continuare nella necessaria opera di divulgazione del repertorio che amiamo, è per noi un impegno costante che non permette soste. Ma ci sostiene la convinzione etica che di bellezza ed arte alla portata di tutti non ce ne sia mai abbastanza per migliorare la qualità della nostra vita e della nostra comunità” ha dichiarato Maddalena da Lisca, Sovrintendente e Direttore Artistico dell’istituzione. Si parte il 2 aprile con i Carteggi Musicali, rassegna che vedrà protagonisti Fabio Sartorelli, Luca Ciammarughi ed Enzo Restagno, impegnati in una serie di eventi che combinano parole, letture e musica al Museo della Musica. Il 2 maggio, per la rassegna Grandi Interpreti – cuore pulsante della stagione – al PalaDozza arrivano i Berliner Philharmoniker, che si esibiranno sotto la direzione di Riccardo Muti, un legame che dura da oltre mezzo secolo, da quando Herbert von Karajan lo invitò sul podio della celebre compagine. La serata, intitolata Muti e i Berliner: il dialogo tra Italia e Germania, offrirà una selezione di brani di Rossini, Verdi e Brahms, un impaginato che dialoga tra le due anime musicali di Muti. L’incasso della serata è destinato a scopi benefici, l’evento, sostenuto da Illumia, vedrà infatti tutto l’incasso devoluto a favore di ANT, Fondazione Policlinico Sant’Orsola, Associazione La Mongolfiera odv. Grandi Interpreti prosegue poi il 7 maggio al Teatro Auditorium Manzoni con il duo cameristico d’eccellenza Sol Gabetta al violoncello e Bertrand Chamayou al pianoforte con un originale programma da Mendelssohn fino ai meno frequentati Wolfgang Rihm e Jörg Widmann; quindi i Cameristi della Scala con la pianista Angela Hewitt e il corno di Emanuele Urso, poi Andrea Lucchesini al pianoforte tra Berio, Schumann e Chopin; e ancora l’ensemble barocco di solida fama Europa Galante guidato al violino da Fabio Biondi per tornare poi al grande sinfonismo d’eccellenza il 9 giugno con la London Symphony Orchestra diretta da Antonio Pappano e Lisa Batiashvili al violino con Richard Strauss, Mozart e Berlioz. Si chiude il 17 ottobre con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI diretta da Kirill Petrenko, dal 2019 Direttore Musicale dei Berliner. Oltre alle rassegne principali, il Bologna Festival 2025 ospiterà anche una serie di eventi speciali e progetti unici. Tra questi, il 17 maggio è di scena un appuntamento speciale dedicato a Padre Stanslao Mattei, in occasione del bicentenario della sua morte. Il concerto, che si terrà presso la Chiesa di Santa Cristina della Fondazza, presenterà l’Oratorio della Passione, un’opera raramente eseguita che vanta una storica partecipazione del giovane Rossini. Dal 3 giugno all’8 luglio, la rassegna Talenti anima poi il Chiostro della Basilica di Santo Stefano con sei concerti cameristici che danno voce ai giovani musicisti più promettenti d’Europa, selezionati attraverso i prestigiosi concorsi Premio Trio di Trieste e Premio Venezia. Non manca, come di consueto, la musica antica, con l’affascinante Il Nuovo, l’Antico, l’Altrove, che esplora sia la musica antica che quella contemporanea, con un programma che include una nuova commissione per la compositrice italiana Daniela Terranova. Molto atteso è infine il programma Baby BoFe’, destinato a famiglie, bambini e scuole, mentre grazie all’originalissima rassegna il festival offre anche un’occasione unica per il pubblico più giovane di avvicinarsi al repertorio classico in un contesto informale e innovativo. Iniziative che confermano l’impegno del festival nel cercare di abbattere le barriere culturali e coinvolgere le nuove generazioni nella scoperta della grande musica. Bologna Festival 2024 è realizzato con il contributo di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna, Comune di Bologna e di un nutrito gruppo di partner.
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