A distanza di oltre un mese dalle dichiarazioni del sindaco Amedeo Bottaro, la città di Trani attende ancora l’ufficializzazione dell’acquisto del Supercinema da parte del Comune. Durante l’incontro dello scorso 14 dicembre, organizzato dalla “Associazione Prof. Mauro Cignarelli Odv ETS” presso la Biblioteca Comunale G. Bovio, il primo cittadino aveva assicurato che il rogito dell’atto pubblico sarebbe stato stipulato “entro fine gennaio”. La stessa promessa è stata ribadita anche dal palco del concerto sinfonico di Capodanno in piazza Quercia. Tuttavia, ad oggi, non si hanno ancora conferme ufficiali sulla conclusione dell’operazione.
L’acquisto del Supercinema, insieme a quello del Cinema Impero, è stato deliberato dal Comune nel dicembre 2023. Per finanziare l’acquisizione, l’ente ha contratto un mutuo da 1,7 milioni di euro con la Cassa Depositi e Prestiti, da restituire in 29 anni. L’obiettivo dichiarato è quello di restituire alla cittadinanza due importanti spazi culturali, da tempo inutilizzati, e avviare un progetto di ristrutturazione e gestione condivisa con le associazioni locali.
Proprio su questo punto, il sindaco aveva assicurato che, una volta completata l’acquisizione dell’immobile, sarebbe stato convocato un tavolo di discussione con le associazioni interessate per definire una linea progettuale di ristrutturazione e gestione del teatro. L’intento è quello di realizzare un modello pubblico-privato capace di garantire un ritorno sia culturale che economico per la città, colmando l’annosa carenza di spazi culturali adeguati.
Un importante sostegno finanziario potrebbe arrivare dalla Regione Puglia, che ha già stanziato fondi per la “rigenerazione culturale” nell’ambito del Programma Nazionale Metro Plus e Città Medie del Sud 2021-2027. Tali risorse sono destinate a progetti mirati alla creazione di nuovi contenitori culturali pubblici e alla sperimentazione di forme innovative di gestione.
Nel frattempo, dal 10 dicembre 2024 al 7 gennaio 2025, presso la Biblioteca Comunale si è svolta una mostra fotografica dedicata al glorioso Supercinema, organizzata sempre dalla “Associazione Prof. Mauro Cignarelli Odv ETS”. L’iniziativa ha suscitato grande interesse e nostalgia tra i numerosi visitatori. In occasione della chiusura della mostra, è stata aperta un’urna contenente i risultati di un sondaggio lanciato durante l’evento, finalizzato a scegliere un possibile nome per il rinnovato Teatro Comunale di Trani.
Le opzioni tra cui i cittadini potevano scegliere erano quattro:
- Domenico Sarro (Trani 1679 – Napoli 1744), compositore di drammi in musica, tra cui “Didone Abbandonata” su libretto di Pietro Metastasio;
- Giovanni Bovio (Trani 1837 – Napoli 1903), politico repubblicano, filosofo del diritto e commediografo;
- Luigi Chiarelli (Trani 1880 – Roma 1947), commediografo, iniziatore del genere grottesco contemporaneo, celebre per “La maschera e il volto”;
- Astor Pantaléon Piazzolla (Mar del Plata 1921 – Buenos Aires 1992), musicista e compositore, inventore del Nuevo Tango e figlio di un emigrato tranese in Argentina.
Il sondaggio ha visto prevalere nettamente Astor Piazzolla, noto per il forte legame affettivo con la città natale del padre. L’artista, infatti, visitò più volte Trani con la moglie Laura Escalada, mantenendo sempre un profondo attaccamento alle proprie origini.
L’intitolazione del teatro a Piazzolla potrebbe anche riaprire la questione legata ai cimeli e agli strumenti musicali appartenuti al Maestro, che la vedova aveva manifestato l’intenzione di donare alla città anni fa, senza che la proposta trovasse un seguito concreto. Inoltre, Trani è ormai riconosciuta come una delle capitali europee del tango e ospita ogni anno, nel mese di luglio, un festival internazionale dedicato a questa forma d’arte.
L’amministrazione comunale, in accordo con le associazioni e i cittadini, sarà chiamata a prendere una decisione definitiva su questo aspetto. Resta il fatto che, con il Supercinema e il Cinema Impero, Trani potrebbe finalmente tornare a godere di due grandi teatri, luoghi fondamentali per la vita culturale della città.
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