“Non è possibile pensare che le competenze di una persona possano essere legate a condizioni di disabilità”. Lo afferma don Carmine Arice, superiore generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo, commentando al Sir le parole pronunciate dal presidente Stati Uniti Donald Trump in seguito all’incidente aereo avvenuto a Washington.
In seguito al tragico evento nei pressi dell’aeroporto Ronald Reagan, il presidente Trump ha suggerito che la colpa potrebbe essere attribuita ai dipendenti con disabilità della Federal Aviation Administration (FAA). Queste affermazioni sono state ampiamente criticate da organizzazioni per i diritti delle persone con disabilità, che le hanno definite infondate e irresponsabili.
Le organizzazioni hanno sottolineato che i programmi di assunzione mirati alla diversità non compromettono le qualifiche richieste per i ruoli specifici e che i dipendenti con disabilità sono assunti perché soddisfano gli standard rigorosi necessari per le loro posizioni. Hanno inoltre evidenziato che tali commenti rafforzano stereotipi dannosi e distolgono l’attenzione dalle vere cause dell’incidente, che sono ancora oggetto di indagine.
Inoltre, il presidente Trump ha criticato le politiche di diversità, equità e inclusione (DEI) della FAA, affermando che queste iniziative hanno reso i cieli meno sicuri.
Le organizzazioni per i diritti delle persone con disabilità hanno risposto affermando che tali dichiarazioni sono fuorvianti e rafforzano pregiudizi infondati contro i lavoratori disabili. Hanno ribadito che l’attenzione dovrebbe essere rivolta al supporto delle famiglie colpite e a un’indagine approfondita sulle cause dell’incidente, piuttosto che a colpevolizzare ingiustamente i dipendenti con disabilità.
“Dopo aver provato una grande tristezza e davvero un grande dolore per le vittime, ho provato anche una grande tristezza per la dichiarazione del presidente”, ha confidato don Arice. “Comprendo – ha aggiunto il religioso – che in situazioni simili ci sia a volte una ricerca di colpevoli, ma il rispetto per le persone e per quei principi sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sulla dignità incondizionata di ogni persona avrebbe dovuto maturare”.
“Mi pare che questi decenni siano passati in vano per qualcuno”, prosegue don Arice, ribadendo che “il discorso da fare è sull’accertamento delle competenze, siano esse di persone con disabilità o di persone non disabili”. “Evidentemente il fatto di essere parte di una grande democrazia non significa anche aver maturato un’adeguata riconoscenza della persona umana, dei suoi diritti e della sua dignità. C’è ancora molta strada da fare”, ha poi concluso Arice.
L’incidente aereo
Il 29 gennaio 2025, un aereo passeggeri e un elicottero militare Black Hawk si sono scontrati in volo nei pressi dell’aeroporto Ronald Reagan di Washington, D.C. L’aereo, un Bombardier CRJ700 operato da PSA Airlines per conto di American Airlines, stava effettuando l’avvicinamento alla pista 33 quando è avvenuta la collisione con l’elicottero Sikorsky H-60.
A bordo dell’aereo si trovavano 60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, mentre l’elicottero trasportava 3 soldati dell’esercito americano. Purtroppo, non ci sono stati sopravvissuti tra le 67 persone coinvolte nell’incidente.
Le autorità stanno indagando sulle cause dell’incidente, inclusa la possibilità di problemi di comunicazione o errori di controllo del traffico aereo. È emerso che, in passato, ci sono stati casi in cui aerei passeggeri hanno dovuto compiere manovre evasive per evitare collisioni con elicotteri durante l’atterraggio all’aeroporto Reagan.
Il National Transportation Safety Board (NTSB) sta conducendo l’indagine, con l’assistenza dell’esercito e della Federal Aviation Administration (FAA). Sono stati recuperati i registratori di volo (“scatole nere”) dell’aereo, che saranno analizzati per determinare le cause dell’incidente.
L’aeroporto Ronald Reagan è stato temporaneamente chiuso a seguito dell’incidente, causando ritardi e cancellazioni di voli. Le operazioni sono riprese dopo alcune ore, ma le indagini sull’accaduto sono ancora in corso.
S.C.
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