La droga del Freddo e le concessionarie gestite dagli Iannello, 42 indagati TUTTI I NOMI

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Nomi nuovi invischiati nell’operazione Mowing sui traffici di droga e le truffe automobilistiche tra Barcellona, Spagna, Roma e Catania.

Messina – Ci sono nomi nuovi tra i 42 indagati finali dell’operazione Mowing, uno dei tre filoni di inchiesta confluite nei 112 arresti dei Carabinieri a Barcellona e Messina a giugno scorso. I Pm titolati dell’inchiesta, Fabrizio Monaco della Dda di Messina e Veronica De Toni della Procura di Barcellona, hanno siglato l’atto che conclude gli accertamenti, avvisando diverse persone in più rispetto ai 29 indagati iniziali, 28 dei quali erano statati arrestati su ordinanza della giudice Simona Finocchiaro.

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Alla fine delle intercettazioni telefoniche e dell’annalisti delle registrazioni effettuate attraverso le “cimici” audio e video, infatti, gli investigatori considerano invischiati nei traffici degli Iannello altri soggetti rispetto a quelli inizialmente individuati, sia per quanto riguarda il filone della droga che per un giro, inedito, di false pratiche automobilistiche.

Nella rete dell’inchiesta sono rimasti invischiati, oltra a Er Freddo, ovvero Filippo Benenati, uno dei protagonisti dei fatti raccontati dagli investigatori dei Carabinieri, anche il pentito messinese Settimo Corritore, ex spacciatore del clan di Mangialupi, che ha contribuito alla retata di giugno svelando i traffici di droga dell’altro gruppo coinvolto nel blitz, quello dei Milanese di Giostra, al centro dell’operazione Dinamite. Tra gli indagati anche Salvatore Iannello, al 41 bis, e la moglie Ketty Imbesi (31 anni). I carabinieri lo scorso 17 gennaio hanno sequestrato alla coppia beni per 500 mila euro circa. Agli atti dell’inchiesta anche un intenso traffico di droga in carcere, gestito dagli Iannello.

I sequestri tra Italia e Spagna

A giugno era anche scattato il sequestro di quattro concessionarie di auto di lusso tra Barcellona, Milazzo, Malaga e Giarre, società agricole, immobili, conti correnti e polizze attivi tra Italia e Spagna e 8 autovetture. Oggi tra i 42 indagati figurano anche le presunte “teste di legno” per l’attività legata alla rivendita e noleggio di auto e le truffe automobilistiche.

Tutti i nomi

Ecco l’elenco dei soggetti sospettati delle ipotesi di reato di associazione finalizzata allo spaccio di droga, intestazione fittizia di beni, falso e ricettazione (contestate a vario titolo): Giuseppe Amendolia (44 anni di Milazzo), Rosario Alessandrino (47, Sant’Agata Militello), Vincenzo Bartuca (45, Catanzaro), Guido Bonanno (37, Catania), Gabriele Cacace (34, Lipari), Mario Camedda (45, Roma), Felice Castellano (48), Filippo Castellano (21), Provvidenza Chillemi (31), Salvatore Condello (44, Gioia Tauro), Carmine Di Natale (50), Giuseppe Di Natale (21), Nancy Di Salvo (21), Simona Elisei (36, Roma), Giuseppe Filardi (56, di Taurianova residente a Roma), Salvatore Galeno (64, Terme Vigliatore), Carmelo Genovese (67, Milazzo), Marco Gionne (33, Roma), Salvatore Imbesi (42), Filippo Iannello (68), Giuseppe Iannello (34), Maurizio Iannello (36), Marco Leone (59), Yuri Licopoli (34, Rizziconi), Rosy Maiorana (25, Milazzo), Daniele Marguccio (34, Terme Vigliatore), Antonio Moreno Mazzitelli (31, Joppolo), Marco Milone (44), Vito Napoli (56, Roma), Salvatore “Colposecco” Parasole (38, Milazzo), Enrico Paratore (36), Giuseppe Recupero (56, Furnari), Vincenzo Rodriguez (32, Riposto), Nado Russo (46, Santa Venerina), Sebastiano “Napoleone” Russo (50, Mascali), Davide Santoro (33, Roma), Elisabetta Sidoti (54, Oliveri), Angelo Sgrò (49, Catanzaro).

 I viaggi in Spagna dal Freddo

Gli Iannello, secondo il pentito Corridore, si rifornivano dai calabresi e dai catanesi, e avevano un autonomo canale in Spagna, insieme a U“friddu” che vive in Spagna. Il pentito parla anche di truffe sulla vendita di auto che gli Iannello gestivano tramite la rivendita Sj e di armi nascoste per i barcellonesi.

La droga dal Marocco lanciata in mare dagli elicotteri

Nel 2023 i carabinieri seguono tramite le cimici una trasferta di Salvatore Iannello in Spagna, dove si incontra con “u friddu” e dove parla di “affari” con un catanese: secondo gli investigatori stavano trattando una fornitura di droga. Il 2 febbraio del 2023 gli investigatori captano un incontro nella concessionaria Sj degli Iannello a Barcellona tra gli stessi Iannello e un gruppo di catanesi, che trattano una fornitura di grosse partite di droga: i barcellonesi sono pronti a fornire almeno 400 kg di hashish e una ventina di altra droga e i catanesi trattano sul prezzo. Con loro c’è anche Benenti. Iannello e Benenati negli stessi giorni vengono intercettati a programmare un approvvigionamento di droga dal Marocco, da trasportare in elicottero e poi lanciare in mare, dove poi sarebbe stato recuperato.



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