Papa Francesco celebra i Primi Vespri alla Giornata Mondiale della Vita Consacrata

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Il 1° febbraio, Papa Francesco ha presieduto i Primi Vespri nella Basilica di San Pietro, un’importante celebrazione che coincide con la Festa della Presentazione del Signore e la Giornata Mondiale della Vita Consacrata. Durante la cerimonia, il Papa ha messo in evidenza il valore del voto di povertà, sottolineando la necessità di una vita caratterizzata da sobrietà e generosità. Ha anche avvertito sulle forme distorte di affettività che possono generare ambiguità nelle relazioni, portando a situazioni di cosiddette “doppie vite”. L’importanza dell’obbedienza è emersa come un invito all’ascolto, riconoscendo il “tesoro” nelle conversazioni quotidiane.

Celebrazione e rituali significativi

Il rito dei Primi Vespri si è aperto con l’antico rito del lucernario, una tradizione che risale a secoli fa. Questo gesto simbolico di accendere le luci al tramonto rappresenta non solo un rito di comunità, ma anche un riconoscimento della necessità di ritrovarsi e pregare insieme. Nella Basilica di San Pietro, le candele dell’altare e della balaustra della Confessione sono state accese per illuminare la celebrazione. Successivamente, è avvenuto l’offerta dell’incenso, un simbolo biblico che rappresenta la preghiera che si eleva a Dio. Questo momento di lode ha accompagnato la lettura tratta dalla Lettera agli Ebrei e l’omelia del Papa.

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Il valore della povertà e della sobrietà

Papa Francesco ha riflettuto intensamente sui tre voti fondamentali della vita consacrata, partendo dal voto di povertà. Ha descritto la povertà come una luce che illumina l’esistenza, permettendo un “uso libero e generoso di tutte le cose”. Questa scelta di vita, a suo avviso, non solo allevia le ombre dell’egoismo e della cupidigia, ma promuove anche valori essenziali come la solidarietà e la condivisione. In un mondo dominato dal consumo e dalla ricerca di beni materiali, la povertà si configura come un atto controcorrente, essenziale per un’esistenza autentica.

Quadro di relazioni sane: il ruolo della castità

Un altro aspetto fondamentale della vita consacrata è la castità, che Papa Francesco presenta come simbolo dell’amore vero e puro, una virtù che contrasta con le distorsioni dell’affettività contemporanea. In un tempo in cui molti cercano relazioni basate sulla soddisfazione personale e sull’egoismo, il Papa invita a riscoprire l’amore come una forma di liberazione piuttosto che di possessività. Descrive il modello della castità come antidoto a relazioni superficiali che portano a isolamenti emotivi e sociali. La castità, quindi, diventa un invito a costruire relazioni piene di rispetto e autenticità, dove l’amore si esprime attraverso il dono.

Obbedienza e ascolto: un cammino verso il dialogo

Il terzo voto, quello dell’obbedienza, è stato descritto da Papa Francesco come una chiave per garantire relazioni significative e feconde. L’obbedienza non deve essere interpretata come semplice sottomissione, ma piuttosto come un’opportunità di ascolto profondo nel contesto delle varie relazioni, dalla famiglia al lavoro. In un’epoca in cui le comunicazioni sono spesso superficiali e affrettate, il Papa mette in guardia contro il rischio di essersi scambiati solo parole senza mai entrare realmente in contatto con l’altro. Un ascolto autentico permette di comprendere il valore delle parole altrui, creando opportunità per agire in modo significativo e consapevole.

Verso un ritorno alle origini nell’adorazione

Infine, il Papa ha auspicato un “ritorno alle origini” per ogni persona consacrata, non in senso museale ma come un viaggio verso la riscoperta della vera essenza della vita. Secondo il Papa, questo rinnovamento deve avvenire attraverso la pratica dell’adorazione, un atto che richiede silenzio e riflessione. Negli ultimi tempi, la società ha smarrito il senso dell’adorazione, preferendo attività frenetiche a momenti di contemplazione. Quindi, riscoprire la capacità di adorare diventa cruciale per tornare a una vita di profonda connessione con il divino e con l’essenza dell’esistenza umana.

Ultimo aggiornamento il 1 Febbraio 2025 da Armando Proietti





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