Lucca la sblocca al 47′, Lovric al 52′ raddoppia. Ma Nicolussi Caviglia (64′) e Gytkjær (78′) trovano il pari. Nel finale lo spagnolo regala i tre punti alla squadra di Runjaic che esce dal periodo no
L’Udinese torna alla vittoria in casa. Un successo che mancava da più di tre mesi quando superò, il 2 ottobre il Cagliari, 2-0. Un successo strasofferto perché Eusebio Di Francesco, al quale va fatto un applausone, ha messo in campo un Venezia con le pezze, senza un attaccante vero, visto che si è dovuto arrendere e perdere il leader Pohjanpalo, ma combattivo, mai domo che è riuscito a rimontare due reti ai bianconeri. A sei minuti dal termine il Venezia che già aveva fatto una rimontona all’andata da 0-2 a 3-2, era in partita piena e poteva addirittura sognare il colpo grosso ma una prodezza di Iker Bravo, già in gol all’andata, confezionata da un sontuoso Solet ha dato i tre punti ai friulani e a Kosta Runjaic che sentiva già i criticoni. Ora DiFra deve aspettarsi qualcosa dal mercato perché sennò, anche con l’impegno e la generosità, non può farcela.
IN CAMPO
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Runjaic sorprende un po’ tutti e schiera i tanto attesi tre attaccanti, Thauvin, Sanchez e Lucca tutti insieme, anzi porta a supporto anche Ekkelenkamp. Così il Niño Maravilla, che pretende di giocare, ha un’altra occasione, ma con un centravanti vero e non insieme a Thauvin come con Atalanta e Como. Insomma, dopo una settimana un po’ movimentata (Udinese in ritiro a Buttrio da giovedì sera), il tecnico tedesco accontenta chi vuole le tre stelle insieme, decide di puntare sulla qualità escludendo gli esterni, cioè l’anello debole, ad eccezione di Kamara che gioca dietro nella difesa a quattro. Davanti a loro Lovric e Payero, mentre Thauvin, Sanchez ed Ekkelenkamp stanno dietro a Lucca. Di Francesco perde del tutto Pohjanpalo che domani andrà a Palermo e non va neppure in panchina. Accanto a Oristanio mette Yeboah. Mentre in difesa rilancia dopo quasi cinque mesi il 2002 belga Joël Schingtienne che era stato titolare il 14 settembre nella disfatta contro il Milan e che deve stare a guardia di Sanchez. Mentre Haps va a fare l’esterno alto. Di Francesco non ha altra scelta che quella di arrangiarsi. Anche perché in panchina il piatto piange.
primo tempo
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L’Udinese non entra in campo con il piglio di chi è obbligato a vincere in casa dove non lo fa dal 25 ottobre. Senza Karlstrom manca l’equilibrio in mezzo, Sanchez da sottopunta non rende, non trova spazi e sbocchi, Ekkelenkamp porta un po’ di energia a sinistra. Il Venezia tiene e anzi prova a dar fastidio con pressione alta sui portatori e i suoi due attaccanti, ma i difensori bianconeri evitano il peggio. E in fase di possesso che la squadra di Runjaic combina poco, pochissimo. Sanchez non rispetta la fama che ha, Lucca è imbottigliato, Thauvin regala qualche unico lampo di classe, pur marcatissimo. ll Venezia al 16’ perde il portiere Stankovic che si fa male da solo, ma Joronen, pure lui sul piede di partenza, se la cava perché sull’unico vero tiro di Ekkelenkamp al 34’ è attento nel deviare in angolo. E’ lì alla mezzora che l’Udinese produce qualcosa, il resto è tanta noia. E così, dopo i 2’ di recupero, la curva non può che fischiare. Perché il pari è salvo solo per la poca qualità avversaria.
SECONDO TEMPO
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E infatti all’intervallo si immagina che Runjaic si sia fatto sentire perché dopo 56 secondi Lorenzo Lucca mette il nono timbro portando in vantaggio l’Udinese che entra decisa: cross splendido di Kamara che scavalca l’incerto Joronen e Lucca non perdona. Mariani estrae due gialli: per Haps e Kamara. Ma al 7’ i bianconeri sfruttano le debolezze dell’avversario e raddoppiano: cross di Thauvin da destra, pasticciano Haps e Joronen che non se la chiamano, il portiere respinge su Lovric che segna al volo riscattando un brutto primo tempo. Il terzo gol può arrivare ma il tiro di Thauvin va fuori. Al 17’ DiFra ne cambia tre: dentro per la prima volta Perez, poi Ellertsson e Gytkjaer. Fuori Doumbia, Busio e Oristanio. E dopo 2’ il Venezia la riapre prima che Runjaic faccia pure lui i tre cambi insieme. Punizione defilata a sinistra che Nicolussi Caviglia calcia benissimo, ma Sava non appare impeccabile. E così, sul 2-1 ecco le sostituzioni: Bravo per un Sanchez non in splendida forma, Atta per Payero, Zemura per Kamara. L’Udinese sembra scuotersi nuovamente si riaffaccia davanti, Joronen manda in angolo un tiro non difficile di Lucca. Ma il Venezia non molla e al 33’, su angolo, Sava esce male su Candè e Gytkjaer appoggia in rete per il pari: 2-2. Non è finita. L’Udinese gioca la carta Pafundi per l’ottimo Ekkelenkamp. E al 39’ ritorna in vantaggio con uno splendido assolo di un gigantesco Solet che entra in aera e serve Iker Bravo che la piazza di fioretto imprendibile per Joronen. Fioccanogialli, un accenno di rissa, Mariani sembra in difficoltà. Sono cinque i minuti di recupero. Yeboah, scatenato, va vicino al 3-3. Ancora un brivido per una punizione finale per il Venezia ma l’Udinese porta a casa i tre punti fondamentali e a questo punto la curva applaude. Per la vittoria e per lo scampato pericolo.
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