Borgo ZeroSei, dieci Comuni umbri contro il divario educativo

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L’Umbria è un territorio dove prevalgono i piccoli Comuni. Comunità che pur nel loro fascino, presentano diverse criticità che vanno dallo spopolamento alla carenza di alcuni servizi. Proprio per colmare il divario nei servizi educativi, da quasi tre anni ha preso vita Borgo ZeroSei, un progetto che coinvolge i bambini e le bambine da zero a sei anni in dieci borghi rurali umbri nelle due province della regione.

Guidato dalla Fondazione l’Albero della Vita in partnership con Cooperativa Sociale ASAD, Cooperativa Sociale CIPSS, Casa Editrice Pulci Volanti e finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini nel campo del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, è partito nel 2022 nei Comuni di Narni, Guardea, Avigliano Umbro, Fossato di Vico, Montone, Citerna, Lisciano Niccone, Perugia, Città di Castello e Gubbio. Nei giorni scorsi su questa innovativa esperienza educativa, che a giugno 2025 volgerà al termine, si è fatto il punto a Perugia presso la Sala della Fondazione Sant’Anna, nell’ambito dell’evento “Borgo ZeroSei: crescere comunità, costruire e narrare relazioni” alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte.

Borgo ZeroSei: l’impegno per l’educazione nelle zone rurali dell’Umbria

La povertà educativa è un fenomeno complesso e altrettanto sfaccettato. Si tratta di una condizione in cui un bambino o un adolescente viene privato del diritto all’apprendimento, ovvero delle opportunità culturali e educative al diritto al gioco. In questo scenario, l’isolamento geografico o il vivere in zone dove scarseggiano i servizi educativi, può contribuire in maniera determinante ad alimentare la povertà educativa.

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Borgo ZeroSei, nato per contrastare tale fenomeno, rappresenta a pieno titolo una buona pratica sotto diversi aspetti. Nei piccoli borghi dell’Umbria alcuni servizi, soprattutto quelli destinati alla prima infanzia, sono carenti se non del tutto assenti. I genitori che per qualsiasi motivo si trovassero nella condizione di usufruirne, sono costretti a doversi spostare con i figli piccoli in altri Comuni con tutti i disagi che ne conseguono.

Nei dieci borghi rurali compresi dall’esperienza di ZeroSei, pur nelle loro peculiarità, i bisogni infatti sono gli stessi. Tra gli interventi messi in campo, ci sono il potenziamento dei servizi educativi, il supporto alla genitorialità e il coinvolgimento della comunità in aree caratterizzate da difficoltà e isolamento. Con l’obiettivo di ampliare e potenziare l’offerta educativa tramite soluzioni innovative, introdurre di modelli di welfare di comunità e sperimentare nuove pratiche educative.

Tutte le novità di Borgo ZeroSei

Tra i risultati raggiunti da Borgo ZeroSei c’è il potenziamento del servizio sperimentale per la prima infanzia Piccolo Orto di Sismano con 8 nuovi posti nido a prezzi calmierati, il prolungamento gratuito dell’orario di apertura degli asili nido di Montone e di Lisciano Niccone e della scuola dell’infanzia di Citerna. Misure che hanno consentito la conciliazione dei tempi di lavoro delle famiglie, attraverso la realizzazione di percorsi di laboratori di lettura e la realizzazione di sportelli di ascolto e di supporto alla genitorialità in tutti i borghi, oltre a gruppi di auto-mutuo-aiuto e incontri tematici rivolti ai genitori.

Il lavoro si è orientato su più fronti e ha coinvolto attivamente i soggetti della comunità educante. Da sottolineare, in questo senso, anche le collaborazioni con gli esercenti dei territori per offrire prodotti per la prima infanzia a prezzi calmierati.

La lettura al centro dell’azione educativa per i piccoli borghi dell’Umbria

Nelle attività di Borgo ZeroSei la lettura come strumento di relazione è diventata uno dei pilastri. In particolare si sta lavorando alla realizzazione di un libro sonoro che raccoglierà le esperienze dai territori coinvolti. Al suo interno ninne nanne, canti e filastrocche provenienti dai vari borghi che costituiscono un vero patrimonio collettivo.

Altra iniziativa di rilievo in questo senso, il “Dono del Libro”. Ovvero la donazione di un volume a tutti i bambini e le bambine da 0 a 3 anni dei borghi coinvolti. Al momento sono stati già acquistati, grazie al sostegno di NpL Umbria, ACP Umbria e AIB Umbria, 570 libri per la prima infanzia che saranno distribuiti anche grazie alla collaborazione dei comuni di riferimento.



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