IA e sicurezza scolastica, un binomio possibile?

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Aggressioni ai docenti, attentati da parte di studenti dotati di armi bianche, violenza fisica. Le scuole europee stan divenendo – vedasi l’ultimo caso in Croazia – teatro di feroci avvenimenti a danno della popolazione scolastica, studenti e docenti. Le misure preventive includono la sicurezza sociale, aspetto di cui la scuola è naturale supporto e promotrice, l’educazione scolastica, la buona condotta e le politiche nazionali circa la detenzione ed utilizzo di armi da parte di giovani ed adulti. Altre misure dirette ed invasive, di recente adottate nelle scuole francesi più a rischio, comprendono metal detector all’ingresso delle scuole e guardie armate nei corridoi a vigilanza degli ambienti comuni. Un’alternativa discussa e messa in pratica negli USA concerne l’IA: questa riconoscerebbe comportamenti sospetti e sarebbe in grado di identificare individui sospetti nelle vicinanze dell’istituto; dando l’allarme verrebbero avvertite istantaneamente le Forze di Polizia che sopraggiungerebbero sul posto effettuando controlli mirati di individui ritenuti sospetti dalla stessa IA. I dubbi circa il suo utilizzo comprendono il rispetto della riservatezza e l’efficienza delle segnalazioni, per evitare di inondare i canali delle Forze di Polizia di falsi allarmi o condotte sospette.

Il caso statunitense di Nashville

Un distretto scolastico di Nashville ha investito circa un milione di dollari in un software per l’identificazione delle armi, ha dichiarato il suo direttore alla CNN. Tuttavia, dopo una recente sparatoria in una scuola, molti si chiedono cosa sia andato storto. Più di una settimana fa, il diciassettenne Solomon Henderson ha aperto il fuoco all’interno della Antioch High School, nella periferia di Nashville, uccidendo un compagno di classe e ferendone un altro. Successivamente, si è tolto la vita, secondo quanto riferito dalla polizia. Il sistema di rilevamento delle armi non è riuscito a individuare l’arma di Henderson il 22 gennaio perché si trovava fuori dal campo visivo delle telecamere di sorveglianza, hanno spiegato i funzionari del distretto. Il responsabile del sistema di sorveglianza basato su intelligenza artificiale ha aggiunto che la pistola non è stata rilevata semplicemente perché non era visibile. La tecnologia, chiamata Omnilert, è stata implementata in tutte le scuole del distretto nel febbraio 2024 per migliorare la sicurezza, ha dichiarato alla CNN la portavoce delle scuole pubbliche di Nashville. Utilizzando l’intelligenza artificiale, il sistema è progettato per individuare armi potenzialmente pericolose prima che vengano esplosi colpi, permettendo così alle forze dell’ordine di intervenire tempestivamente per prevenire tragedie, secondo quanto riportato dal sito web dell’azienda. Tuttavia, si tratta solo di uno strumento che deve essere affiancato ad altre misure di sicurezza. Il software Omnilert è relativamente nuovo e non sempre funziona in modo impeccabile, ha ammesso il suo responsabile, Dave Fraser, che ha espresso le sue condoglianze alla scuola e alla comunità. Gli esperti di sicurezza e sorveglianza sottolineano che, sebbene la tecnologia possa essere un supporto utile, al momento non esiste un software in grado di prevenire con certezza le sparatorie scolastiche.

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Utilizzo corretto dell’IA per prevenire la violenza

Recentemente, l’intelligenza artificiale (IA) ha dimostrato il suo potenziale nella prevenzione della violenza scolastica attraverso diverse iniziative. Ad esempio, un progetto dell’Università di Torino, denominato PAUSE (Prevention of Assault Under Scientific Evidence), utilizza l’IA per analizzare i referti dei pronto soccorso al fine di identificare potenziali casi di abuso, contribuendo così a prevenire episodi di violenza.  Inoltre, un recente studio ha evidenziato come modelli linguistici basati sull’IA possano essere impiegati per rilevare risposte preoccupanti degli studenti, come minacce di violenza o segnali di depressione, permettendo interventi tempestivi da parte del personale scolastico. Queste applicazioni sottolineano l’importanza dell’IA come strumento complementare nelle strategie di prevenzione della violenza nelle scuole, pur richiedendo un’attenta considerazione delle implicazioni etiche e della privacy degli studenti.





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