“Tra gli obiettivi di Trentino Film Commission – evidenzia Francesca Gerosa, vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all’Istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità – vi è quello di valorizzare il patrimonio culturale, naturalistico e storico del nostro territorio. Per questo siamo molto attenti a sostenere progetti di qualità, che possano anche rispecchiare i valori trentini, oltre a far conoscere i nostri splendidi territori e la nostra storia, e possano distinguersi anche nei maggiori festival internazionali”.
“Trentino Film Commission è anche volano per il settore produttivo e imprenditoriale locale – sottolinea Giuseppe Consoli, presidente di Trentino Sviluppo – e ha l’obiettivo di far crescere e formare una filiera locale di aziende e professionisti del settore, di stimolare l’indotto sul territorio, di attrarre realtà che negli ultimi anni hanno anche scelto di insediarsi in Trentino, generando altre occasioni di lavoro, assunzioni e ulteriore indotto”.
Sono seguiti gli interventi di Mauro Casotto, direttore Ambito Infrastrutture Abilitanti di Trentino Sviluppo, Giampaolo Pedrotti, presidente del Comitato tecnico-scientifico di Trentino Film Commission e Luca Ferrario, direttore Area Film Commission di Trentino Sviluppo che ha illustrato nel dettaglio numeri ed attività.
I numeri della filiera
Sono 335 i professionisti iscritti alla guida alla produzione di Trentino Film Commission, e una recente mappatura rivela 52 imprese trentine operanti nel settore audiovisivo e 86 aziende che forniscono servizi di supporto all’audiovisivo. Le giornate di riprese nell’anno da poco concluso sono state 245 e ognuna di esse ha generato una ricaduta media di 13.544 euro al giorno. I contributi erogati alle produzioni cinematografiche nel 2024 hanno raggiunto la cifra di 1 milione e 12 mila euro, generando una spesa complessiva sul territorio pari a 3 milioni e 318.380 euro, pari quindi a tre volte il finanziamento pubblico ricevuto. In Trentino, per iniziativa della locale Film Commission, è nato poi il marchio “Green Film” che va a certificare e a sostenere le produzioni attente all’ambiente. Diffusa ormai in tutta Italie e in diversi Paesi nel mondo, la certificazione ha registrato nel 2024 ben 116 richieste da parte di altrettante produzioni.
Le singole produzioni e il loro valore aggiunto
La lavorazione di Vermiglio ha portato una ricaduta economica di oltre 750 mila euro nei 30 giorni in cui la troupe è stata impegnata in Val di Sole, ben più del doppio rispetto al contributo di 288 mila euro concesso. Oltre a Vermiglio, anche altre produzioni stanno portando il Trentino sui piccoli e grandi schermi. Le montagne di Vanoi, Primiero e Val Canali sono protagoniste proprio in questi giorni su Rai1 della seconda stagione di “Blackout”, che sta raggiungendo oltre 3 milioni di spettatori a puntata.
“Campo di Battaglia” di Gianni Amelio, altro film in concorso a Venezia 81, è stato girato a Rovereto, fra Palazzo Betta Grillo e l’ex Manifattura Tabacchi a Borgo Sacco, alcune scene hanno coinvolto Forte Cherle a Folgaria, Forte Busa Granda a Vignola Falesina e il comune di Bleggio Superiore. In questo caso la spesa sul territorio è stata di oltre 1 milione e 900 mila euro in 33 giorni di riprese, a fronte di un contributo pubblico concesso di 316 mila euro.
“Un oggi alla volta” di Nicola Conversa, con il noto influencer Tommaso Cassissa e la comica Katia Follesa, uscito al cinema a luglio, è stato girato in varie location della città di Trento, come il Muse, il Castello del Buonconsiglio, il Liceo Galilei e la clinica Villa Rosa di Pergine. Ha ricevuto 187 mila euro di contributo e ne ha spesi oltre 468 mila in 24 giorni di riprese.
Stessi produttori e regia per la serie TV Rai “Tutta scena”, protagonista Giorgio Panariello, girata sempre in Trentino, le cui riprese si sono concluse a dicembre.
Un’altra produzione particolare, per Rai Yoyo e RaiPlay, è stato il cartoon Gateway 66 del Gruppo Alcuni. Grazie ad un importante lavoro di animazione e alla consulenza scientifica del Muse, che è diventato anche location di questo programma di divulgazione per ragazzi, sono stati spesi in Trentino più di 420 mila euro, a fronte di un contributo di 204 mila euro.
Nel vasto panorama delle produzioni cinematografiche una crescita significativa la fanno registrare anche le produzioni locali. Ne è un esempio “Undercut, l’oro di legno”, famosa serie tv in onda su DMAX, prodotta dalla trentina GiUMa Produzioni e giunta alla settima stagione. Girata anche tra i boscaioli della Val di Fiemme, è stata sostenuta con 36 mila ed ha prodotto una spesa stimata in Trentino pari a 155 mila euro.
I numeri dell’ultimo quinquennio (2020-2024) parlano chiaro: quasi 14 mila giornate uomo di impegno per i lavoratori trentini sui set allestiti in provincia, una spesa generata sul territorio dalle produzioni cinematografiche pari a 18,2 milioni di euro a fronte di un contributo pubblico percepito di 5,4 milioni di euro. L’industria cinematografica in Trentino muove numeri sempre più importanti e grazie agli investimenti pubblici ed al grande lavoro dell’Area Film Commission di Trentino Sviluppo riesce a generare un’importante leva economica sul territorio.
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