Presentata poco fa alla Sala Alessi di Palazzo Marino, nel cuore di Milano, miart 2025. Alla sua 29.ma edizione, in programma dal 4 al 6 aprile, la fiera si presenta in gran forma, con una serie di nuove gallerie e grandi ritorni ad arricchire un parterre di 179 partecipanti: MASSIMODECARLO, grande assente dall’edizione del 2019, ritorna alla fiera, insieme a Ben Brown, Sadie Coles HQ, Esther Schipper, Victoria Miro (che in Italia ha la sua sede a Venezia) e anche Meyer Rigger.
Tre sezioni, Established, Portal e Emergent, sotto il cappello tematico di “Among Friends” [titolo dell’esposizione di Rauschenberg nel 2017, al MOMA, ricorda il direttore Nicola Ricciardi], pensato per l’importanza del mettere insieme relazioni, consolidando miart come un contesto culturale internazionale oltre che fieristico, dove la città di Milano sarà a sua volta protagonista del week end.
Come del resto ha ricordato anche il Sindaco, Giuseppe Sala, rimarcando il punto forte della sua città: la collaborazione tra pubblico e privato, dal PAC all’HangarBicocca, da Prada a Palazzo Reale, «per una metropoli epicentro dell’arte moderna e contemporanea». Sala non nasconde le criticità cittadine, ma cita le classifiche del Financial Times e il New York Times, che hanno dichiarato Milano come città imperdibile tra le mete culturali dell’anno appena cominciato. E la cultura, ovviamente, non è solo importante “fattore economico”, ma anche momento di crescita dei cittadini.
Tommaso Sacchi, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, parla invece dell’Art Week, che sarà preceduta dall’inaugurazione a marzo delle mostre del MUDEC, del Premio Acacia, del Poldi Pezzoli e accompagnata da una serie di eventi legati proprio a Robert Rauschenberg, in collaborazione con la fondazione dell’artista, e che culminerà al Museo del Novecento in una personale che metterà in relazione grandi opere dell’artista statunitense con la collezione dell’istituzione, a cura di Gianfranco Maraniello e Ricciardi. E sempre in omaggio all’artista americano, Michele Coppola, Direttore, Gallerie d’Italia, ha ricordato che “Il caveau delle Gallerie d’Italia di piazza Scala sarà eccezionalmente aperto per mostrare le opere di Rauschenberg presenti nella collezione della banca”. Convincente, in generale, il palinsesto di aperture ed esposizioni, tra cui spiccano Shirin Neshat al PAC, John Giorno in Triennale, Nico Vascellari alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale e Bob Wilson al Castello Sforzesco. Con quest’ultima che funge da ponte ideale con la settimana del design.
Più nel dettaglio, le sezioni: dentro Established continua Timescape, incentrata su micro-esposizioni dedicate alla prima metà del Novecento, mettendo in scena i grandi Maestri con opere dell’attualità. Emergent, curata da Attilia Fattori Franchini, si comporrà di 25 partecipanti, tra cui le milanesi zazà, MATTA, eastcontemporary e ArtNoble. Portal, a cura di Alessio Antoniolli, mette insieme dieci gallerie per una serie di progetti monografici assolutamente svincolati da categorizzazioni rigide.
Confermato, a proposito di premi, il Fondo di Acquisizione di Fiera Milano per un valore di 100 mila euro, oltre a Premio Herno (per il miglior stand, valore di 10 mila euro); LCA Studio Legale per Emergent (migliore galleria della sezione, valore 4 mila euro); Premio Orbital Cultura Nexi Group per la fotografia; Premio Matteo Visconti di Modrone che offrirà 10 mila euro e la possibilità a un artista di realizzare un proprio progetto alla Fonderia Artistica Battaglia. E ancora, Premio SZ Sugar miart commission, per la miglior interpretazione artistica, e il ritorno del Premio Rotary Club Milano Brera per l’Arte Contemporanea e Giovani Artisti e, infine, ancora dedicato ai giovani artisti, il Premio Massimo Giorgetti, del valore di 5 mila euro. Appuntamento dal 4 al 6 aprile.
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