(Teleborsa) – I mercati del segmento “Growth” europei si sono dimostrati piĆ¹ attivi rispetto ai mercati regolamentati in termini di transazioni, nonostante un contesto macroeconomico complesso. Questi mercati hanno continuato a sostenere l’innovazione e le imprese emergenti, mantenendo l’attivitĆ in termini di capitalizzazione di mercato, capitale raccolto e numero di nuove quotazioni, a dispetto dell’aumento dei delisting, indotto dalle sfide economiche e dalle basse valutazioni, che hanno reso molte societĆ delle opportunitĆ attraenti il capitale privato. E’ quanto emerge dal consueto report annuale di EnVent, societĆ dāinvestment banking specializzata sui mercati europei “Growth” riservati alle Small & Mid Cap.
Il contesto macroeconomico
Nel 2024, l’economia europea ha dovuto affrontare sfide significative, caratterizzate da una crescita debole e da pressioni strutturali in settori chiave. L’inflazione persistente, l’aumento dei costi dell’energia e le interruzioni della catena di approvvigionamento hanno creato un ambiente difficile per le imprese, con la produzione manifatturiera e industriale che ha registrato una notevole contrazione in diversi grandi settori. Queste dinamiche hanno sottolineato la fragilitĆ della ripresa economica europea e la necessitĆ di risposte politiche coordinate.
Sfide e ottimismo per i mercati in crescita
Nonostante i numerosi ostacoli, tra cui il calo delle valutazioni e l’incertezza del clima economico, i mercati del segmento Growth hanno mostrato segni di ottimismo. Il calo delle valutazioni ha creato opportunitĆ interessanti per gli investitori, mentre la prospettiva di una riduzione dei tassi di interesse offre il potenziale per un nuovo slancio. L’alleggerimento dei costi di finanziamento renderebbe le opzioni di finanziamento alternative piĆ¹ accessibili e convenienti, contribuendo a sostenere la traiettoria di crescita di questi mercati nel prossimo futuro.
I numeri del mercato Euronext Growth Milan
La capitalizzazione del mercato EGM ĆØ rimasta relativamente stabile, aumentando leggermente da 8.020 milioni di euro nel 2023 a 8.125 milioni di euro nel 2024, dopo un calo piĆ¹ pronunciato dagli 11.519 milioni di euro del 2021. Questa stabilitĆ negli ultimi anni suggerisce che le condizioni di mercato si sono in qualche modo stabilizzate, nonostante le pressioni. Il numero di societĆ quotate ĆØ cresciuto in modo modesto, passando da 203 nel 2023 a 210 nel 2024, riflettendo una graduale ripresa dell’attivitĆ di mercato e delle nuove quotazioni. Nel corso dell’anno si sono verificati 14 delisting, di cui 6 OPA, facendo segnare una diminuzione rispetto ai 21 delisting dellāanno precedente.
Il capitale raccolto ha registrato un significativo calo da 835 milioni di euro nel 2021 a 180 milioni di euro nel 2024. Il numero di quotazioni ha seguito un’analoga tendenza al ribasso, passando da 44 nel 2021 a 21 nel 2024. CiĆ² indica un contesto difficile per le aziende che intendono quotarsi, influenzato dalle incertezze macroeconomiche e dalle condizioni finanziarie piĆ¹ rigide.
Guardando all’andamento del mercato italiano, il FTSE MIB ĆØ stato in testa con un guadagno del 12,6%, in gran parte guidato dalla forte performance del settore bancario, sostenuto dall’aumento dei tassi d’interesse e da un’attiva di M&A. Il FTSE Italia Mid Cap ha seguito con un aumento del 7,2%, riflettendo la tenuta delle aziende di medie dimensioni. Al contrario, l’Euronext Growth Milan ha registrato un calo del -4,8%, evidenziando le sfide per le aziende piĆ¹ piccole, focalizzate sulla crescita in un contesto finanziario piĆ¹ rigido. Il FTSE Italia Small Cap ĆØ rimasto piatto.
Si prevede una crescita significativa tra il 2024 e il 2026 per ricavi, EBITDA e utile netto, a testimonianza della forte performance finanziaria e di una prospettiva positiva per il mercato. I ricavi sono previsti in aumento da 10.784 milioni di euro nel 2024 a 15.672 milioni di euro nel 2026, grazie alla robusta attivitĆ commerciale e all’espansione. L’EBITDA si prevede che segua questa traiettoria, crescendo da 1.630 milioni di euro a 3.446 milioni di euro, a testimonianza di una maggiore efficienza operativa e della capacitĆ di generare maggiori profitti. L’utile netto dovrebbe piĆ¹ che triplicare, passando da 578 milioni di euro nel 2024E a 1.897 milioni di euro nel 2026E, evidenziando una maggiore stabilitĆ finanziaria e redditivitĆ . Nel frattempo, la posizione finanziaria netta (PFN) ĆØ destinata a migliorare in modo significativo, passando da 794 milioni di euro nel 2024E a una posizione di cassa netta di 131 milioni di euro nel 2026E. Questo miglioramento indica una riduzione della leva finanziaria e una maggiore flessibilitĆ finanziaria, posizionando il mercato in una crescita sostenibile.
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