Chi è Andrea «Tarzan» Alzetta, il leader delle occupazioni romane che ha aggredito Luca Telese: gli scontri di piazza, gli amici politici, la lettera del Papa

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di
Erica Dellapasqua

Alzetta, 57 anni, fu candidato con Sel e gestisce una delle più grandi occupazioni romane. Il legame con la politica, la lotta al fianco dei movimenti per la casa

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In queste ore dopo l’aggressione a Luca Telese, chi è vicino ad Andrea Alzetta – il leader barricadero delle occupazioni romane che proprio per il suo approccio impetuoso e «selvaggio» viene soprannominato «Tarzan» – racconta che lui, abituato a vedersi al centro della scena, non ci ha pensato neppure un attimo, prima di affrontare il giornalista, al putiferio che il suo gesto avrebbe potuto suscitare. E del resto, aggiungono dal suo entourage, «Andrea» ha agito ugualmente nonostante la piazza gremita e, soprattutto, le telecamere della Digos, che avrebbero ripreso la scena clou del suo pugno mancato contro Telese. «Perché lui è così, si accende e quando capita non ce n’è per nessuno, mica ci ha pensato che c’erano anche i poliziotti lì a guardarlo…»

Alzetta, 57 anni portati bene (testa rasata, orecchino al lobo sinistro, magliette con slogan di lotta e popolo, ottimo nuotatore), è molto conosciuto, non solo a Roma. Arriva dalla galassia militante dei movimenti di sinistra radicale che, dove serve, partecipa alle azioni di piazza, laddove agiscono anche i cosiddetti antagonisti. Quando nel 2011, l’anno degli Indignati che volevano ribaltare Atene, nella Capitale arrivarono manifestanti da tutta Europa, proprio Alzetta spiccava tra i referenti del blocco sociale romano, un giro che ruotava attorno al centro sociale Acrobax e ad Action-Diritti in movimento, di cui Alzetta è espressione.




















































«Io non faccio la spia, e i conti preferisco regolarli dentro casa – diceva Alzetta al Corriere – ma quei ragazzi incappucciati che hanno fatto gli scontri sono i nostri figli e fratelli minori. Sono ragazzi arrabbiati e disperati ai quali non basta la sponda politica che noi cerchiamo di offrire. E se la politica non cambia, se neppure il movimento antagonista riesce a individuare una prospettiva credibile, lo scenario purtroppo è e sarà questo».

Una formazione «di strada» che però, a Roma, dove le piaghe dell’emergenza abitativa e delle occupazioni non sono mai state risolte, si intreccia ad un’ascesa verticale, che entra in contatto con la politica e – è successo – pure col Vaticano.

Alzetta, che continua ad attivarsi ad ogni tornata elettorale e nella foto profilo su Fb si presenta assieme al nuovo assessore alla Cultura del Comune di Roma Massimiliano Smeriglio di Alleanza Verdi-Sinistra, fu candidato con Sel al consiglio comunale ma decadde per incompatibilità ai sensi della legge Severino, una condanna sempre per scontri di piazza.

Era il 2013 e lui, dopo che il Tar respinse il suo ricorso, dichiarava: «Berlusconi e Dell’Utri sono eleggibili, io no, è incredibile! Fui condannato in via definitiva nel 1996 a due anni con pena sospesa, ancora non sono stato proclamato e mi stanno già facendo fuori».

Il suo nome, ora, è però legato ad una delle realtà-manifesto delle occupazioni giudicate «riuscite» della Capitale, Spin Time Labs, un palazzone di 10 piani e 20mila metri quadrati ex sede dell’Inpdap che Tarzan e gli altri antagonisti si presero nel 2013 al termine di una manifestazione e che si innalza proprio vicino alla povera piazza Pepe, zona di degrado e spacciatori dove si è tenuta l’ultima assemblea del pungo mancato. Forzati i lucchetti, scansati i vigilantes, gli occupanti si innestarono là dentro senza uscirne più.

Chi li sostiene descrive l’esperienza come un grande «laboratorio di rigenerazione urbana», che col filo rosso della sinistra ricuce anche altre realtà della scena romana, come il giornale Scomodo, e ospiti politici invitati di frequente: ogni volta una polemica, trattandosi pur sempre di una situazione di illegalità. Il palco di Spin Time ha ospitato anche Ken Loach, l’87enne regista inglese con Palma e Leone d’oro: «State facendo cose fantastiche, siete un modello per il futuro», ha incoraggiato.

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Per chi segue la Procura, invece, Spin Time è il luogo attorno a cui sono circolati anche i soliti problemi delle occupazioni romane: alloggi a pagamento, discoteche e altre attività abusive per incamerare denaro in nero, una rigida selezione all’ingresso che taglierebbe fuori i veri bisognosi.

Alzetta è diventato dunque un veterano dei blitz nei palazzi in disuso e, addirittura, gli rispose via lettera anche Papa Francesco. Era il 2015 e, a proposito dell’occupazione di due edifici della tenuta Vaselli, vicini alla residenza papale di Castel Gandolfo, Francesco scrisse di «paterna comprensione e vivo incoraggiamento».

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4 febbraio 2025 ( modifica il 4 febbraio 2025 | 10:08)

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