La tecnologia sta rivoluzionando il real estate

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Durante la seconda edizione dell’International Real Estate Symposium, evento che ha riunito a Milano oltre 500 operatori del settore immobiliare, è emerso chiaramente come la tecnologia stia trasformando profondamente il mondo del real estate. L’evento, organizzato dall’imprenditore Andrea Maurizio Gilardoni, ha visto la partecipazione di 30 relatori tra accademici, professionisti e rappresentanti delle principali associazioni del settore, focalizzandosi su temi cruciali come sostenibilità, proptech, affitti brevi, interior design, smart building, intelligenza artificiale, blockchain e rigenerazione urbana.

La tavola rotonda dedicata all’innovazione tecnologica, moderata dal giornalista Marco Pietro Lombardo, ha evidenziato come il settore immobiliare stia attraversando una fase di profonda trasformazione digitale. Charlie Cinolo, CEO di Facile Immobiliare, ha sottolineato come l’intelligenza artificiale stia diventando uno strumento fondamentale per ottimizzare le attività degli agenti immobiliari. “Al momento solo il 2,6% delle applicazioni di IA viene utilizzato effettivamente nel settore, ma è fondamentale andare avanti”, ha evidenziato Cinolo, sottolineando come questa tecnologia permetta di migliorare il controllo delle attività, effettuare analisi predittive e verifiche documentali più efficienti, pur mantenendo centrale il ruolo della componente umana.

Un aspetto particolarmente rilevante è emerso dall’intervento di Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, che ha presentato dati significativi sul mondo della domotica. “La semplice adozione di dispositivi smart home per il controllo della climatizzazione e dei consumi elettrici può generare una riduzione dei consumi energetici fino al 20-23%”, ha dichiarato Salvadori. Un dato ancora più interessante riguarda la percezione dei consumatori: 7 persone su 10 conoscono il mondo della smart home, e una percentuale significativa sarebbe disposta a investire tra 5.000 e 10.000 euro in più per una casa dotata di tecnologia smart.

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La rivoluzione tecnologica sta trasformando anche la presentazione degli immobili. Mattia Colangelo di Lightmap Creative ha evidenziato come il rendering e le animazioni CGI stiano cambiando radicalmente il modo di proporre le proprietà. “Il legame sentimentale è fondamentale per la vendita”, ha spiegato Colangelo, sottolineando come le nuove tecnologie permettano di visualizzare e “vivere” gli spazi ancora prima della loro realizzazione, combinando sia l’aspetto analitico (posizione, dimensioni, prezzo) che quello emozionale nella decisione d’acquisto.

“L’utilizzo dei droni sta diventando sempre più cruciale nel settore” sono le parole di Luca Rossi di Udrone. Questi strumenti non sono solo utili per il marketing immobiliare, ma si rivelano fondamentali per il monitoraggio dei cantieri, le ispezioni tecniche di tetti, grondaie e pannelli solari, permettendo interventi rapidi e sicuri in aree difficilmente accessibili.

Stefano Bellintani, Professore Associato del Politecnico di Milano e Fondatore dell’Italian Proptech Network, ha offerto una prospettiva più ampia sul fenomeno del proptech, descrivendo che esistono “25 diverse concezioni di proptech” a livello globale. “La tecnologia oggi non si può ignorare”, ha affermato, la crescita esponenziale delle startup nel settore, passate da poche unità nel 2018 a circa 200 realtà innovative oggi. Bellintani ha anche introdotto il concetto di “transcalarità”, rilevando come la tecnologia stia influenzando tutti i livelli del real estate, dal singolo edificio alla pianificazione urbana.

Andrea Maurizio Gilardoni, organizzatore del Symposium, ha enfatizzato come la tecnologia sia diventata un’“estensione del nostro modo di lavorare” e un elemento indispensabile per mantenere la competitività sul mercato. “La tecnologia è un semplificatore”, ha affermato, “ma non dobbiamo dimenticare che le persone non comprano realmente una casa, comprano le emozioni che quella casa gli dà.” Gilardoni ha anche sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare nel settore immobiliare moderno, dove velocità, ottimizzazione dei costi e capacità di adattamento al cambiamento sono diventati fattori critici di successo.

Un aspetto particolarmente interessante emerso durante il dibattito riguarda la sostenibilità e il ruolo dell’IA in questo ambito. Salvadori ha evidenziato come la casa del futuro sarà caratterizzata da due elementi principali: autonomia ed efficienza. I sistemi smart home non si limiteranno al controllo base degli elettrodomestici, ma saranno in grado di prendere decisioni autonome basate sulle abitudini degli abitanti, ottimizzando i consumi energetici e contribuendo significativamente al raggiungimento degli obiettivi della direttiva europea sulle case green.

Un aspetto innovativo emerso durante il Symposium riguarda l’utilizzo delle criptovalute e della blockchain. Federico Monti, Founder e CEO di Notarify, ha evidenziato come i proprietari immobiliari stiano superando le iniziali diffidenze, gestendo le prime transazioni in criptovalute. Un’opportunità significativa, specialmente per gli operatori interessati a transazioni dirette in cripto, evitando la conversione in euro e il relativo prelievo fiscale del 33%. La tecnologia blockchain sta inoltre dimostrando la sua utilità anche in operazioni quotidiane, dalla certificazione dei contratti alla documentazione fotografica negli affitti brevi.

Tuttavia, gli esperti hanno anche evidenziato alcune criticità da considerare. La necessità di personale qualificato per la gestione dei sistemi domotici, la dipendenza dall’energia elettrica e l’importanza di selezionare le tecnologie realmente utili e scalabili sono stati identificati come punti di attenzione cruciali.

La conclusione condivisa è che il futuro del real estate sarà caratterizzato da una sempre maggiore integrazione tra tecnologia e competenze tradizionali. Come sottolineato da Bellintani, “il primo nemico della tecnologia è l’abitudine“, e il settore immobiliare deve essere pronto ad abbracciare questa trasformazione mantenendo sempre al centro le esigenze delle persone e la sostenibilità ambientale.

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Enzo Rimedio



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