Il 7 gennaio 2025, due vasti incendi (Palisades ed Eaton) sono divampati nell’area di Los Angeles, in California, diffondendosi rapidamente nei giorni successivi. Questi incendi rappresentano tra i più distruttivi della storia della California meridionale per danni a proprietà e vite umane. Sono passate settimane, ma gli incendi non sono ancora completamente contenuti, mentre nuovi focolai sono stati segnalati nell’area di San Diego.
Il bilancio provvisorio è drammatico: almeno 28 vittime e oltre 16.000 strutture distrutte.
L’area costiera della California meridionale, caratterizzata da un clima mediterraneo, è da sempre soggetta a incendi naturali, spesso innescati da venti secchi e caldi noti come Santa Ana. Tuttavia, questa volta l’eccezionale velocità di propagazione del fuoco è stata favorita da condizioni climatiche estreme, tra cui una forte siccità e venti eccezionalmente intensi: una combinazione letale. Lo afferma uno studio di “attribuzione rapida”, in cui gli scienziati climatici del consorzio World Weather Attribution (WWA) indagano e quantificano il ruolo dei cambiamenti climatici nel rendere più frequenti, intensi e devastanti eventi climatici estremi che si verificano in tutto il mondo.
Tradizionalmente, afferma lo studio, la stagione degli incendi si estende da luglio a settembre, ma alcuni degli episodi più devastanti si verificano in autunno o all’inizio dell’inverno, quando iniziano a sentirsi i venti di Santa Ana che si formano quando l’aria dalle montagne interne fluisce verso la costa, generalmente tra ottobre e marzo.
Nel caso degli incendi del gennaio 2025, il fenomeno è stato amplificato da un sistema meteorologico anomalo (“cut-off low”) che si è spostato dal jet stream ad alta quota fino alla Bassa California.
Normalmente, le piogge stagionali tra ottobre e dicembre contribuiscono a ridurre il rischio di incendi, ma nel 2024 non sono state registrate precipitazioni significative sin da maggio. Inoltre, l’abbondante vegetazione cresciuta durante gli inverni piovosi del 2022-23 e 2023-24 ha fornito un combustibile ideale per gli incendi.
Studi scientifici hanno evidenziato come il riscaldamento globale causato dall’uomo stia aumentando il rischio di incendi in molte regioni del mondo, inclusa la California meridionale.
Gli scienziati climatici del consorzio WWA hanno associato gli incendi di gennaio 2025 a un indice meteorologico estremo chiamato Fire Weather Index (FWI), che tiene conto di temperatura, umidità, velocità del vento e precipitazioni.
Secondo le osservazioni, tali condizioni estreme si verificano oggi circa una volta ogni 17 anni, con una probabilità aumentata del 35% rispetto a un clima più freddo di 1,3°C (pre-industriale).
Le simulazioni climatiche indicano che il riscaldamento globale ha reso queste condizioni non solo più probabili, ma anche più intense (+6% nell’indice FWI).
Sfide future e resilienza
La crisi ha messo in evidenza le debolezze infrastrutturali della gestione delle risorse idriche di Los Angeles, progettate per incendi ordinari e non per eventi estremi. È emersa la necessità di investimenti strategici in sistemi idrici più resilienti, una gestione migliorata della pressione dell’acqua e misure di adattamento climatico per affrontare futuri incendi su vasta scala.
Le comunità vulnerabili, inclusi anziani, persone con disabilità e popolazioni a basso reddito, hanno subito un impatto sproporzionato. In quartieri come Altadena, con una significativa popolazione afroamericana, gli incendi hanno distrutto beni immobiliari fondamentali per il patrimonio generazionale di famiglie già colpite da pratiche discriminatorie del passato.
Gli esperti concordano: il cambiamento climatico, in gran parte dovuto alla combustione di combustibili fossili, ha aumentato la probabilità e la gravità di eventi come gli incendi devastanti di Los Angeles. Senza interventi tempestivi, questi episodi rischiano di diventare sempre più frequenti e distruttivi.
Sintesi dei principali risultati
- Rischio di incendio e uso del suolo: La California del sud costiera è altamente vulnerabile agli incendi, con l’incendio di Palisades che si è verificato in una zona ufficialmente designata ad altissimo rischio di incendi. Le strategie di gestione degli incendi e le normative edilizie mirano a ridurre i rischi, con valutazioni post-incendio per verificare la conformità.
- Impatto del cambiamento climatico sulle condizioni meteorologiche: Le condizioni estreme dell’Indice Meteorologico degli Incendi (FWI), che hanno contribuito agli incendi di LA, sono più probabili a causa del riscaldamento globale (1,3°C). L’intensità dell’FWI è aumentata del 6% e la probabilità di occorrenza è aumentata del 35%. I modelli climatici confermano che il riscaldamento indotto dall’uomo ha intensificato queste condizioni, sebbene permangano alcune incertezze dovute alla variabilità dei modelli.
- Proiezioni future: Se il riscaldamento globale raggiunge i 2,6°C entro il 2100, si prevede che l’FWI raggiunga un’intensificazione del 3%, con una probabilità del 35% maggiore di condizioni di fuoco estreme.
- Condizioni di siccità: La siccità prima degli incendi, misurata tramite l’indice di precipitazione standardizzato, è ora più probabile (2,4 volte più frequente) rispetto all’era preindustriale, sebbene la sua attribuzione al cambiamento climatico resti incerta. I modelli climatici sono discordi sulle tendenze delle precipitazioni nella regione.
- Cambiamenti nella durata della stagione secca: La stagione secca è aumentata di 23 giorni rispetto all’epoca preindustriale, con un maggiore sovrapporsi ai fattori di rischio di incendio come i venti di Santa Ana.
- Circolazione atmosferica e incendi: La frequenza di modelli atmosferici che rinforzano i venti di Santa Ana è aumentata, accrescendo i rischi di propagazione degli incendi. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per confermare se il cambiamento climatico stia guidando questa tendenza.
- Modelli di incendio e area bruciata: I modelli di incendio basati su processi mostrano che l’area potenziale bruciata è aumentata a causa del cambiamento climatico. Tuttavia, i cambiamenti reali nell’area bruciata derivano sia dal cambiamento climatico che dalle modifiche apportate dall’uomo nel paesaggio.
- Evidenze di un aumento del rischio di incendi: Nel complesso, ci sono prove solide che le condizioni che rendono più probabili incendi estremi stanno peggiorando a causa del cambiamento climatico, in linea con i risultati dell’IPCC che mostrano temperature più elevate e condizioni di aridità.
- Popolazioni vulnerabili: Gruppi vulnerabili, tra cui anziani, persone disabili e a basso reddito, sono stati colpiti in modo sproporzionato dagli incendi. Comunità come Altadena, con una grande popolazione afroamericana, hanno subito perdite significative, colpendo la ricchezza generazionale a causa della discriminazione storica.
- Sfide per le infrastrutture idriche: Gli incendi hanno messo in evidenza le debolezze nelle infrastrutture idriche di Los Angeles, evidenziando la necessità di investimenti in sistemi idrici resilienti e di un miglioramento della preparazione per incendi futuri su larga scala.
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