L’ordine esecutivo “palesemente incostituzionale” di Trump (non tutte le ciambelle escono col buco) – I quaderni del Corallo

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Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 


Il grande piano di deportazione (???) degli immigrati illegali degli Stati Uniti prende forma. Centinaia di persone sono caricate sugli aerei militari diretti in Messico, Columbia e altri Paesi dell’area. I minori, compresi i neonati, non saranno più cittadini statunitensi e non si sa quale destino sarà il loro. Ma qualcuno si è messo di traverso.

Eraldo Rollando
02-02-2025

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

Contestualmente al suo giuramento per l’insediamento alla Casa Bianca, il presidente Donald Trump ha firmato alcune decine di “ordini esecutivi”. Diversi riguardano, a vario titolo, l’immigrazione irregolare, cavallo di battaglia della campagna elettorale e probabile principale fattore di vittoria.
Uno di questi ordini  nega la cittadinanza automatica ai figli di immigrati irregolari nati sul suolo statunitense, garantita in Costituzione dallo Ius Soli. Un diritto stabilito dal 14esimo emendamento della Costituzione americana, secondo cui “Tutte le persone nate o naturalizzate negli Stati Uniti e sottoposte alla relativa giurisdizione sono cittadine degli Stati Uniti” . Emanato nel 1868, al termine della Guerra civile, per dare piena cittadinanza agli ex schiavi, in 156 anni ha subito varie interpretazioni da parte dei tribunali che hanno finito per  adattarlo a situazioni particolari rendendo la sua applicazione critica e a rischio di contestazione giuridica.
Il primo caso di interpretazione “estesa” si è verificato nel 1898 quando un tribunale riconobbe la cittadinanza a un cuoco 21enne, figlio di immigrati cinesi, per i quali c’era il divieto di naturalizzazione (1)

Contro l’ordine di revoca della cittadinanza, che entrerà in vigore il 20 di febbraio, sono insorti i procuratori generali di 18 stati,  due città statunitensi e vari gruppi per i diritti delle persone migranti.
In un articolo della CNN, nell’edizione on line del 23 gennaio 2025, Tierney Sneed da conto del ricorso presentato dagli Stati di Washington, Arizona, Illinois e Oregon al Tribunale federale di Seattle (Stato di Washington).
Nell’istanza, il team di avvocati chiede che vengo emesso un “ordine restrittivo” per sospendere gli effetti dell’ordine del presidente Trump.
Tierney Sneed  riferisce che l’avvocato Polozola , componente del team dei querelanti, ha avanzato alla Corte la richiesta di una decisione urgente in quanto i bambini sono esposti ad alcune gravi ripercussioni . “Oggi nascono bambini qui, negli stati querelanti e in tutto il paese, con una nube sulla loro cittadinanza … I bambini a cui viene negata la cittadinanza in base all’ordine di Trump dovranno affrontare “sostanziali impatti negativi a lungo termine” . e  “le nascite non possono essere sospese” mentre la Corte esamina il caso.
Sempre secondo la CNN  “Polozola ha anche sostenuto che l’amministrazione Trump non solo ha ignorato tali danni nelle memorie presentate finora nella controversia, ma che tali danni “sembrano essere lo scopo” dell’ordine esecutivo.”
In aggiunta a questo, il ricorso presenta al Tribunale anche  l’impatto negativo che l’ordinanza di Trump avrebbe sulle finanze dei singoli Stati. Essi, infatti, dovranno assumere su di loro un pesante onere finanziario e logistico difficile da sostenere, essendo al momento in carico al Bilancio federale, per il fatto che questi bambini saranno esclusi dai benefici federali a cui avrebbero diritto in quanto cittadini.
Il giudice federale John C. Coughenour, a chiusura della sessione, ha ritenute fondate le argomentazioni dei ricorrenti e ha concesso la sospensione per 14 giorni dell’Ordine esecutivo del presidente, in modo da dare tempo alle parti di presentare una documentazione dettagliata delle implicazioni finanziarie presentate, tale da potere emettere una sentenza definitiva entro il 20 febbraio, data nella quale entreranno in vigore le disposizioni della Casa Bianca.
Il presidente, da parte sua, sembra che abbia deciso di opporsi e di chiedere al Tribunale una sentenza in suo favore. Staremo a vedere cosa accadrà nei giorni a venire.
Se il Tribunale federale deciderà in favore dei quattro Stati querelanti, tutti i diritti dei minori saranno ripristinati. Ma cosa succederà, nel resto del Paese, in quegli Stati che non si saranno opposti agli ordini presidenziali?
Ogni anno nascono circa 150mila piccoli non-cittadini che, assieme a quelli già presenti sul territorio, saranno i componenti di una cospicua parte di popolazione privi di carta di identità, passaporto e tessera della previdenza sociale e, dunque, non avranno accesso a servizi essenziali.

A parte ogni ovvia considerazione di carattere etico e umanitario, è questa “l’età dell’oro” fantasticata dal presidente Trump?
Una modalità indubbiamente inusuale per rendere l’America  “nuovamente grande”, come dice lo slogan elettorale di Donald Trump “Make America Great Again”.
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Note:

In apertura la foto, postata sul sito della Casa Bianca, di migranti incatenati che sono fatti salire su un aereo che li riporterà al paese di origine.

    1. E’ stata una decisione storica della Corte Suprema degli Stati Uniti che ha stabilito che “un bambino nato negli Stati Uniti, da genitori di discendenza cinese, che, al momento della sua nascita, sono sudditi dell’Imperatore della Cina, ma hanno un domicilio e una residenza permanenti negli Stati Uniti, e vi svolgono attività commerciali, e non sono impiegati in alcuna funzione diplomatica o ufficiale sotto l’Imperatore della Cina”, diventa automaticamente cittadino statunitense alla nascita. Questa decisione ha stabilito un precedente importante nella sua interpretazione della clausola sulla cittadinanza del quattordicesimo emendamento della Costituzione (Estratto da Wikipedia USA)

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